«Le sineddochi»
Moderatore: Cruscanti
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«Le sineddochi»
Scopro solo ora che anche le parole femminili (non composte) in -che fanno regolarmente un plurale in -chi - pensavo fossero invariabili -, ma la prima volta m'è venuto un coccolone, tanto che sono andato a controllare tutti i dizionari non trovandolo, però, né sul Treccani né sul DOP. Capisco che i dizionari siano (giustamente) portati a tralasciare le informazioni più scontate e banali, ma possiamo considerala così scontati e banali questi plurali?
Se i dizionari non indicano «inv.», vuol dire che la parola segue la regola generale per la formazione del plurale. E le parole femminili in -e fanno il plurale in -i. Tuttavia, credo anch’io che, per chiarezza (e conoscendo la poca dimestichezza che la gente ha col vocabolario), il plurale dovrebbe essere precisato (come fa il Gabrielli bivolume).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Souchou-sama
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- Sandro1991
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Ma il verbo compulsare non vuole sempre l’oggetto diretto? non è telico e bivalente come compilare? o può −la tua− essere considerata una frase «ellittica»¹ del tipo: Quell’uomo beve tanto (alcolici, ma non tè), o Il bambino mangia (qualcosa di non specificato)?Souchou-sama ha scritto:se ho ben compulsato
Mario sta compulsando: la facciamo precedere da un «*», da un «ˀ», o da nulla?
¹Nella quale si sopprime un elemento nucleare.
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