ll titolo rischia di fungere da specchietto per le allodole, tuttavia non è cosa negativa: tranquilli, non apro una discussione di attualità, parlo sempre di lingua.
Da qualche anno (in realtà almeno 27, anche se sembrano di meno) si parla sempre di nucleare. Orbene a me non sembra grammaticalmente corretta come espressione "Anche io sono sceso in piazza contro il nucleare" benché (accento giusto, stavolta ) questa forma pseudoastratta sia molto usata: un conto è che si parli di cellulare, di portatile, di impermeabile, in cui il soggetto sottointeso è ovvio oppure, leggendo il contesto, lo si evince (telefono, computer, cappotto). Se nucleare è riferito all'energia, sottointesa, si dovrebbe dire, a rigor di logica, la nucleare. La stessa cosa sta accadendo, forse per compensazione, al biologico.
Vi siete posti il problema? Cosa ne dite?
Discutereste di nucleare?
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Forse nucleare sottintende combustibile, o forse no. Personalmente, preferisco spiegarlo rifacendomi a quanto scrisse Infarinato in un altro filone - "in italiano il genere maschile è quello non marcato (ed è quindi avvertito come «piú neutro»)". Nel passaggio dall'uso di nucleare come aggettivo a quello come aggettivo sostantivato (per indicare un concetto più generale e astratto) è normale che si opti per il maschile. Idem per biologico.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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