Euro o euri?

Spazio di discussione su questioni di carattere morfologico

Moderatore: Cruscanti

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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Che, probabilmente, c'è sotto qualcosa di losco. :mrgreen:
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Magari noi s'è vinto il superenalotto... :wink:
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
CarloB
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Intervento di CarloB »

Allora vi accontenterete anche di 500.000 euro in contanti. :wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

CarloB ha scritto:Allora vi accontenterete anche di 500.000 euro in contanti. :wink:
Io, già ai tempi del vecchio foro della Crusca, ho sempre caldeggiato la forma invariata al plurale. Gli euri per me evocano gli scirocchi. :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Mi ricordo che, quando introdussero la lira, qualcuno caldeggiò la forma invariata dicendo che il plurale gli evocava lo strumento musicale. :D
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

O anche il solco, o il pesce, o l’uccello. :mrgreen:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Rilevo una contraddizione nella scheda del sito Treccani:
i sostenitori di “euro” basano le loro argomentazioni su un presupposto errato, e cioè che “euro” sia uno scorciamento di “Europa” [...] euro non significa Europa [...] ed Europa non è una parola composta. “Euro” deriva da [...] “Euro-currency” (cioè “eurovaluta”)
L'autore ha appunto dimostrato che euro può intendersi come accorciamento di eurovaluta, proprio come bici da bicicletta, per via della facilità con cui è usato come prefisso (come disse Sabatini, se non erro).
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Federico ha scritto:L'autore ha appunto dimostrato che euro può intendersi come accorciamento di eurovaluta, proprio come bici da bicicletta, per via della facilità con cui è usato come prefisso (come disse Sabatini, se non erro).
Riapro la discussione non perché ci sia qualcosa di nuovo da aggiungere (dopo quattordici anni, e dopo la messe d’ottimi interventi in questo filone, è difficile), ma perché vedo che permane la convinzione che euro sia l’abbreviazione di qualcosa. Infarinato ha già dimostrato, eccellentemente come sempre, che non può essere cosí; oggi però la Crusca, sul Prosopologo, ha riproposto la risposta di Nencioni alla domanda di un lettore sul plurale di euro. Occorre dire, con buona pace della buon’anima del linguista fiorentino, che euro non è l’abbreviazione di europeo, bensí un prefissoide che si è reso grammaticalmente autonomo. Ma bisogna precisare che non è nemmeno la forma accorciata di un’altra parola, perché «non avrebbe nemmeno senso: e.g., *‹L’ho pagato 10 euromonete›» (Infarinato). (Non parliamo poi di *«L’ho pagato 10 eurovalute»!) Dopo quattordici anni, teniamoci euro al plurale, cosí come abbiamo accettato l’invariabilità di video: nessuno si sognerebbe di dire *videi, se non per scherzo.
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