Stra-: normale evoluzione o abuso?

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Moderatore: Cruscanti

domna charola
Interventi: 1624
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Mi associo, se non all'orrore, per lo meno al senso di fastidio di cui sopra. Io percepisco l'uso attuale di questo superlativo come un abuso.

Anche se i sacri testi li danno come sinonimi, io percepisco una differenza fra "buonissimo" e "strabuono", forse dettata dal fatto che una volta il primo prevaleva nell'uso. Per cui, quando era necessario esprimere un grado ancora superiore, straordinario, il prefisso stra- veniva in aiuto, automaticamente differenziandosi nella sfumatura.
Intendo dire, una cosa strbuona la percepisco come più buona di una buonissima, raggiunge un livello extra, oltre ogni possibilità.

Insomma, quando sento le sfilze di strabello, strabravo, strainverno etc. (si sente anche su sostanitivi...), percepisco un'esagerazione, l'espressione di un grado veramente massimo. Questo mi dà fastidio, proprio perché appiattendo verso l'alto la percezione, non resta più lo spazio per un eventuale, straordinario, grado superiore che potrebbe sempre manifestarsi.
Alla fin fine, viene sempre comodo, nella comunicazione, lasciarsi un margine di strumenti da usare solo in caso di emergenza...
Lizard
Interventi: 78
Iscritto in data: ven, 01 ago 2014 7:58

Intervento di Lizard »

GFR ha scritto:Non solo paiono normali, sono corretti. Dalla Treccani alla voce accrescitivo:
... Infine, molto produttivi con aggettivi sono i prefissi ultra- e extra-: ultramoderno, ultrarapido, extrasottile, extravergine, ecc., mentre stra-, oltre ad aggettivi (strabello, strapieno), si combina anche con verbi (stragodere, stravincere) e in qualche raro caso con nomi (stracittà, strapaese) o avverbi (strabene). Diffuso, ma meno produttivo, è invece il prefisso arci-: arciconvinto, arcinoto, arcistufo, che in qualche caso sfocia nel valore peggiorativo (arcicattolico, arciprudente).

Ovvio che non cambio opinione sull'orrore che mi fanno certe accoppiate. Ma sono un libertario: a chi piace lo stra- ne goda :).
Per Serianni però non sembra essere così consueto:

78. Un procedimento speculare all'affissione di un suffisso elativo, ma molto più raro, consiste nel ricorso a un prefisso elativo, quale arci-, stra-, ecc.
Avatara utente
GFR
Interventi: 310
Iscritto in data: ven, 10 ott 2014 21:39

Intervento di GFR »

Gli ultimi due interventi (domna charola e Lizard) mi hanno un po' confortato. Non è solo una piega mentale la mia avversione allo stra-.
Una regola che mi potrei applicare è l'usare termini con il prefisso trattato solo se compaiono in un vocabolario. :roll:
Lizard
Interventi: 78
Iscritto in data: ven, 01 ago 2014 7:58

Intervento di Lizard »

Riprendo la discussione per segnalare un paio di note reperite nella "Storia della lingua italiana" del Migliorini (Bompiani); nel capitolo dedicato al Primo Ottocento, cito:
Per formare l'elativo, i puristi hanno esumato il prefisso tra- (trasuperbo, Cesari, tragrande, Gioberti, Giordani, Mamiani, Farini) e ancora gli Amici Pedanti lo difendono.
Poche pagine avanti:
Tra i prefissi elativi, abbiamo visto che i puristi hanno cercato di rimettere in vigore tra-, ma rimane prevalente stra- (gli Straultra, Giusti, 1848), ...
In effetti, pare che ci fosse già qualcuno che spingeva per l'uso dello stra-, ma non avevo proprio idea che si potesse estendere l'uso del tra- per ottenere lo stesso effetto
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