«L’Allama» o «il Allama»?

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Moderatore: Cruscanti

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sempervirens
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Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

«L’Allama» o «il Allama»?

Intervento di sempervirens »

Buongiorno! Parto subito in tromba. Allama con l'articolo L' o IL? Boh!

A parte il fatto che rintracciare questa parola nei dizionari italiani è cosa ardua, quasi facesse ribrezzo, ma un po' di coerenza non guasta.
Negli scritti in italiano compare però questo termine. Su Google (ricerca libri avanzata) , nel quaderno della rivista Oriente Moderno (del 2002) viene citata tale parola accompagnata dall'articolo IL. Il 'Allama ...

Nel programma in rete Il Persiano per voi, lezione 115, della italian.irib.ir /radio-cultura viene usato invece un altro articolo: "Paolo, questa grande raccolta è Tafsir al Mizan che è stata scritta dall’allama Tabatabai."

Ora, abbiamo un esempio nostrano con un articolo e un altro di non madrelingua con quell'articolo che a me parrebbe appropriato. Forse c'è l'inghippo che giustifica un articolo rispetto ad un altro. Mi aiutereste a capirci meglio? :D
Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

L'allama, senz'ombra di dubbio.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Animo Grato ha scritto:L'allama, senz'ombra di dubbio.
Sì, pure io ho avuto la stessa impressione, e nutro pochi dubbi al riguardo.

Mi chiedo però, è possibile che nella trascrizione della parola araba, che comincia con la lettera ayn , forma iniziale , (allama, علامه‎), lettera che ha un suono intraducibile in italiano, e spesso trascritta come un lettera 'A preceduta da un apostrofo, si fosse tenuto di conto di questo segno diacritico e per non ripetere la forma L''allama si fosse scelto l'articolo IL?
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Sí, direi senz’altro l’Allama per l’adattamento italiano.

Una scrizione come il ‘Allamah (si noti il ‘ain, che vale [ʕ], cioè sostanzialmente un «g duro aspirato», articolato un po’ piú indietro) può essere al limite giustificata —per ragioni fonetiche, però, non grafiche— come traslitterazione dall’arabo: si veda infatti anche il DOP.
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Meno male, perché quello strano articolo controcorrente mi inquietava non poco. Dopotutto la parola italiana vuole l'articolo con l'apostrofo.

Forse nei tempi antichi si sarebbe usato l'articolo Lo, chissà. Scarto a priori che l'allama possa riferirsi a un membro femminile. Senza volerlo mi ci è venuto anche il giro di parole. :)

Ringrazio tutti per le gentilissime risposte e l'aiuto ricevuto.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Nell'italiano corrente l'h e i segni simili si considerano come «fono zero»: quindi si scrive l'hobby, l'Homo sapiens, l'ḥadīth ecc.
In alcune trascrizioni dell'arabo si usa c per la lettera ʿayin (come in somalo); se fosse scritto callama sarebbe oggettivamente più facile usare l'articolo il, anche se ci si allontanerebbe abbastanza dalla corretta pronuncia [ʕ].
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
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Intervento di Scilens »

Scusino Carnby e Infarinato; Loro, con Sempervirens, sanno di che parlano, però quegli altri? Non sapendo nulla d'arabo, come fa un povero cristo a capire?
Ghallama? Challama?
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Scilens ha scritto:Scusino Carnby e Infarinato; Loro, con Sempervirens, sanno di che parlano, però quegli altri? Non sapendo nulla d'arabo, come fa un povero cristo a capire?
Ghallama? Challama?
No, mi scusi Lei, Scilens, il diretto responsabile sono io. A dire la verità di arabo ne so poco; magari ne so molto di più in fatto di lingua farsi, che usa lettere arabe e molte parole dell'arabo, inclusa quella della discussione.

Per me spiegare la particolarità fonetica di questa lettera non è cosa semplice, perché non saprei che parole usare. Io mi occupo prevalentemente di ingegneria, anche se per diletto mi dedico allo studio delle lingue. Qualora Lei fosse interessato, potrebbe cercare in rete alla voce ayn le spiegazioni che purtroppo non ha trovato qui.
Ultima modifica di sempervirens in data lun, 04 mag 2015 17:19, modificato 1 volta in totale.
Ivan92
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Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
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Intervento di Ivan92 »

Si sta parlando della fricativa faringale, la ﻉ, per l'appunto. Se è curioso di sapere a quale suono corrisponda tale lettera, clicchi qui, caro Scilens. :) Ora, essendo l'arabo una lingua consonantica, la ﻉ non potrà che essere una consonante. In italiano, ovviamente, tale fono è inesistente. Quando si traslitterano parole arabe contenti la consonante in questione, si ricorre a una specie d'apostrofo rovesciato —perdoni la terminologia poco tecnica— seguito da a (‘a) o, a volte, alla sola a (nonostante la ﻉ sia una vera e propria consonante, [a] è quella che piú le si avvicina*, anche se si tratta d'una vocale). Di qui il quesito posto dal nostro sempervirens. Come fa notare Infarinato, se tiriamo in ballo la fonetica, la scrizione il ‘Allamah è giustificabile, ﻉ essendo una consonante. Ma l'adattamento piú spontaneo è l’Allama, ché la lettera a attira necessariamente l'articolo apostrofato.

*Ma, si badi bene, si tratta d'una vicinanza... di comodo. La limitatezza del mezzo impone che la ﻉ diventi una a e che [ʕ] si trasformi in [a]. In italiano, non potrebbe essere altrimenti. Ovviamente, però, a e ﻉ son distanti anni luce in termini di pronuncia.
Ivan92
Interventi: 1416
Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
Località: Castelfidardo (AN)

Intervento di Ivan92 »

Per ciò che concerne il genere del termine, credo invece che sia femminile. Solitamente, le parole arabe che si trovano scritte nei libri non riportano mai i diacritici, a meno che non siano strettamente necessari. Se cerchiamo la stessa parola in un manuale di grammatica per studenti alle prime armi, troveremo scritto علامة in luogo di علامه. Questa ة è proprio la marca del femminile. Ammesso che ci si riferisca alla stessa parola. L'allama di cui parlo io, significa segno, simbolo.
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