«Disiscrizione»

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Maestro Italiano
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«Disiscrizione»

Intervento di Maestro Italiano »

Recentemente mi sono disiscritto da un sito. Come ho fatto? Semplice! Ho cliccato sulla voce disiscrizione.

Che disicrizione sia una nuova formazione non ci sono dubbi, e di dubbi sulla sua utilità non ne ho, pertanto raccoglie il mio consenso, per quel che conta. Il significato poi mi sembra abbastanza chiaro: il prefisso dis- e il sostantivo iscrizione.

Ora, al di là dei discorsi sulla produttività di questo o quel prefisso, o della "garbabilità", o di altro ancora, prima di intercalare un anglicismo nudo e crudo tra le parole di un dizionario di lingua italiana, io preferisco di gran lunga disiscrizione a unsubscribe.
Peccato che non si trovi sui dizionari di nostra madre lingua. Forse è parola del linguaggio settoriale e non meritevole di entrare a far parte del linguaggio quotidiano? Oppure è una parola che non si vede spesso nei quotidiani e pertanto non presa in considerazione? Oppure è una parola dialettale camuffata da italiano, e quindi bandita?
Oppure, per paradosso, la sua colpa è quella di essere italiana?

Gradirei sapere che cosa ne pensano, cioè del perché dell'assenza di questa parola nei dizionari in linea, i colti frequentatori di Cruscate; ormai l'ultima spiaggia della lingua italiana e dei dialetti della Penisola.
Arriveremo al giorno in cui, per chiamare "pietre" le pietre bisognerà sguainare la spada. La mia mano stringe l'impugnatura.
Avatara utente
marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Non è necessario che tutti i derivati delle parole siano messe a lemma.
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Maestro Italiano
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Intervento di Maestro Italiano »

Ma allora se uno come me consulta un dizionario per controllare se una data parola esiste, non trovandola, rimarrà nel dubbio circa l'effettiva esistenza della parola.
Mah, fa specie riconoscere che con un italiano poco più che mediocre come il mio posso leggere il Cantico delle creature di otto secoli fa e, cribbio, al presente devo barcamenarmi a capire se questa o quella parola italiana possa o non possa sostituirne altre prese oltreconfine, e spesso con il dizionario d'inglese alla mano.
Lo chiamino dizionario, vocabolario, tesauro o come vogliono, ma che almeno ce le mettessero tutte le parole italiane! :evil:
Arriveremo al giorno in cui, per chiamare "pietre" le pietre bisognerà sguainare la spada. La mia mano stringe l'impugnatura.
Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Maestro Italiano ha scritto:Lo chiamino dizionario, vocabolario, tesauro o come vogliono, ma che almeno ce le mettessero tutte le parole italiane! :evil:
Il fatto è che, per fortuna, in italiano ci sono ancora dei prefissi (come dis- o neo-) e suffissi (-ismo su tutti) cosiddetti produttivi: in poche parole, possono attaccarsi praticamente ad ogni vocabolo e crearne uno nuovo, perfettamente intelligibile. Se si mettessero a lemma tutte queste formazioni (spesso occasionalismi), la mole dei dizionari aumenterebbe esponenzialmente per ogni prefisso/suffisso.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Maestro Italiano
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Intervento di Maestro Italiano »

Anche per disiscrizione, la parola presa in esame? In un ambito sensibile come quello informatico, dove l'italiano è maggiormente esposto? Se dipendesse da me ce la metterei eccome! A prescindere dalle sue giuste osservazioni sulla produttività di alcuni prefissi ce la metterei lo stesso.
Arriveremo al giorno in cui, per chiamare "pietre" le pietre bisognerà sguainare la spada. La mia mano stringe l'impugnatura.
Daphnókomos
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Re: «Disiscrizione»

Intervento di Daphnókomos »

Lo Zingarelli registra disiscrizione (e il verbo disiscrivere/disiscriversi) dall'edizione 2016. L'hanno seguito da poco Devoto-Oli e Treccani.
Teo
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Re: «Disiscrizione»

Intervento di Teo »

Daphnókomos ha scritto: dom, 17 dic 2023 13:22 Lo Zingarelli registra disiscrizione (e il verbo disiscrivere/disiscriversi) dall'edizione 2016. L'hanno seguito da poco Devoto-Oli e Treccani.
Zingarelli 2023:
di–si–scri–zio–ne
diṣiscrizione 🔊/diziskritˈtsjone/
[1999]
☞Flessione
s. f.
❖il disiscrivere, il disiscriversi
❖atto formale con cui si revoca la propria iscrizione a qlco.
Teo Orlando
Teo
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Re: «Disiscrizione»

Intervento di Teo »

La Treccani non lemmatizza "disiscrizione" nel suo vocabolario (tanto meno nel ridottissimo nuovo vocabolario monovolume), bensì nel repertorio dei neologismi:
https://www.treccani.it/vocabolario/neo ... ologismi)/

Disiscrizione
Neologismi (2023)


disiscrizione (dis-iscrizione) s. f. La revoca dell’iscrizione a una attività, associazione, servizio, piattaforma web, newsletter, ecc. ◆ La sentenza crea un precedente e la Rete commissioni mensa di Genova mette subito in guardia da facili entusiasmi: «Attenzione, il rischio è una dis-iscrizione di massa al servizio mensa. Ovvero un fallimento del pasto come momento educativo». Di fatto la Corte d'Appello stabilisce che il diritto-dovere costituzionale di andare a scuola e in modo gratuito confligge con l'imposizione, alle famiglie, di una tariffa a pasto. (Michela Bompani, Repubblica, 23 giugno 2016, p. 2, Cronaca) • Sul sito si ricorda che l'iscrizione è annuale e va rinnovata «effettuando il login almeno una volta ogni 15 mesi: la mancata effettuazione del login alla piattaforma del Movimento nei 15 mesi antecedenti il 4 giugno 2021 ha comportato l'automatica disiscrizione». (Corriere della sera, 24 luglio 2021, p. 11, Politica) • Una delle cause sta certamente nella disaffezione causata dagli scandali sessuali nella Chiesa cattolica, che hanno provocato ondate di fuoriuscite di massa. Un fenomeno che in Germania si può seguire con grande precisione perché l’affiliazione religiosa è un atto di diritto pubblico registrato al Comune di residenza che ha diverse conseguenze, fra cui il pagamento delle cosiddette Kirchensteuer, le tasse alla organizzazione religiosa di appartenenza (alla quale i bambini vengono iscritti all’atto del battesimo). Affinché la fuoriuscita abbia degli effetti concreti, a partire dal non pagare più le Kirchensteuer, per esempio, è necessario recarsi al Comune e dichiarare ufficialmente la propria disiscrizione. (Cinzia Sciuto, Micromega.net, 19 maggio 2022, Laicità o barbarie) • […] sembra essere la musica perfetta per accompagnarsi al bisogno di quiete che stiamo manifestando in numero sempre maggiore e sotto vari nomi sempre inglesi: il quiet quitting, la great resignation, la “grande disiscrizione” dalle piattaforme di streaming che potrebbe indicare l’inizio della fine per la moda del rincoglionimento da “Netflix and chill” e il bisogno di una pace più profonda e meno “spegni-il-cervello”. (Davide Coppo, Rivista Studio.com, 6 febbraio 2023, Cultura, Musica).

Derivato dal s. f. iscrizione con l’aggiunta del prefisso dis-.
Teo Orlando
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Re: «Disiscrizione»

Intervento di Teo »

Teo Orlando
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