«Eh certo» o «e certo»?
Moderatore: Cruscanti
«Eh certo» o «e certo»?
Quale delle due forme è corretta? Quella con l'interiezione o quella con la congiuzione? Ho sempre dato per buona la prima, ma, influenzato forse dal mio italiano regionale, l'ho sempre pronunciata con raddoppiamento (una sorta di eccerto). Dunque: l'errore sta nella pronuncia o nella grafia?
- Millermann
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- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Quello che lei (e io ) pronunciamo eccerto, io l'ho sempre pensato scritto e certo!, con la congiunzione; è un po' la stessa cosa di eccome, che è la grafia unita di e come:
- Ti piace Cruscate?
- E certo [che mi piace]!
- [Mi piace] eccome!
Invece «eh, certo!» con l'interiezione, almeno per me, richiede una virgola (o altro segno d'interpunzione), non presenta alcun raddoppiamento e va pronunciato sempre con una pausa, che corrisponde a un allungamento (piú o meno marcato) della e.
- Sarebbe bello se gli anglicismi passassero di moda...
- Eh... certo [che lo sarebbe]!
- Ti piace Cruscate?
- E certo [che mi piace]!
- [Mi piace] eccome!
Invece «eh, certo!» con l'interiezione, almeno per me, richiede una virgola (o altro segno d'interpunzione), non presenta alcun raddoppiamento e va pronunciato sempre con una pausa, che corrisponde a un allungamento (piú o meno marcato) della e.
- Sarebbe bello se gli anglicismi passassero di moda...
- Eh... certo [che lo sarebbe]!
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
- Millermann
- Interventi: 1644
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Eh già! Lo dico anch'io: «essí, eggià».
Eh sí, eh già... Eh certo!
Ho trovato una risposta della Treccani che mi ha, in parte, fatto cambiare idea. Dopo averla letta, credo proprio che sia ammissibile scrivere anche eh certo (e pronunciarlo col raddoppiamento), se è vero che, in tal caso, l'interiezione rappresenta un "segnale discorsivo", un'"istruzione" che regola lo scambio di informazioni tra parlante e ascoltatore.
Immagino che tale ruolo possa essere svolto anche dalla congiunzione, tuttavia l'interiezione potrebbe rivelarsi piú versatile, potendo ammettere o no la presenza di una virgola posposta (a seconda di ciò che si vuol comunicare):
- Ti piace Cruscate?
- Eh certo /eʧˈʧɛrto/ [che mi piace]!
- Eh, certo! /ˈɛ:ˈʧɛrto/ (che domande sono?)
Riguardo al raddoppiamento sintattico, in assenza della virgola, risulta possibile pure con l'interiezione, come specifica il DiPI (nella terza sequenza):
Eh sí, eh già... Eh certo!
Ho trovato una risposta della Treccani che mi ha, in parte, fatto cambiare idea. Dopo averla letta, credo proprio che sia ammissibile scrivere anche eh certo (e pronunciarlo col raddoppiamento), se è vero che, in tal caso, l'interiezione rappresenta un "segnale discorsivo", un'"istruzione" che regola lo scambio di informazioni tra parlante e ascoltatore.
Immagino che tale ruolo possa essere svolto anche dalla congiunzione, tuttavia l'interiezione potrebbe rivelarsi piú versatile, potendo ammettere o no la presenza di una virgola posposta (a seconda di ciò che si vuol comunicare):
- Ti piace Cruscate?
- Eh certo /eʧˈʧɛrto/ [che mi piace]!
- Eh, certo! /ˈɛ:ˈʧɛrto/ (che domande sono?)
Riguardo al raddoppiamento sintattico, in assenza della virgola, risulta possibile pure con l'interiezione, come specifica il DiPI (nella terza sequenza):
Pur convinto della bontà delle grafie con eh, comunque, continuo a preferire e trovare piú naturale la grafia e certo, che è quella che userei spontaneamente.Il DiPI ha scritto:eh
ˈɛ°, ˈe-, -*, -h, ˈʔ-h, ˈh-,
ˈʔ-, ˈhɛʔ, ˈheʔ
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
In questa versione dei Promessi sposi si trovano sia interiezioni con al virgola, sia senza; personalmente ho trovato pure un'occorrenza di «Eh sí» e una di «Eh, sí».
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