*«C’ho»

Spazio di discussione su questioni di grafematica e ortografia

Moderatore: Cruscanti

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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Marco1971 ha scritto:Gadda usava, se ben rammento, ciò, ciai, ciavevi, ecc.
Posto che le forme «c'ho», «c'ha», «c'abbiamo», ecc. sono aberranti, la soluzione che proponeva già Gadda, e che io seguo scrupolosamente, mi pare la migliore. Peccato che in tv e sui giornali, per non parlare del linguaggio degli sms, prevalga nettamente l'orribile «c'ho». È mai possibile che nessuno di coloro che lo scrivono si accorga che le regole ortografiche italiane danno di «c'ho» una pronunzia del tutto differente da quella che s'intende riprodurre?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Siamo ormai nell’era della «puffocrazia»: non si riflette piú, si accoglie e si giustifica tutto, e piú una cosa è inverosimile, piú probabilità ha di riscuotere successo. La maggior parte dei linguisti si sono legati le mani col pretesto dell’«indagine scientifica» (come se questa impedisse di formular giudizi informati...) e cosí la lingua finalmente si evolve in modo «naturale»... Che civiltà! Distruggiamo tutte le cose innaturali che l’uomo ha creato, presto! ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Ci hanno liberati
Anche qualora avessimo a che fare con una frase del genere (nella quale ci funge da clitico accusativo) dovremmo scrivere Cianno liberati?
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

No.
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Dunque andrebbe bene c'hanno liberati?
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Questo mai!
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Ivan92 ha scritto:Dunque andrebbe bene c'hanno liberati?
Caspiterina, no! :) C’hanno, secondo le nostre regole ortografiche, si legge solo /ˈkanno/. Una grafia come cianno sarebbe tollerabile solo per il verbo avere in unione col ci attualizzante, ma avrebbe comunque una connotazione popolaresca e non sarebbe pienamente soddisfacente perché renderebbe meno riconoscibile il verbo avere, e alla prima persona si confonderebbe col pronome dimostrativo ciò. Con ci pronome personale, la grafia è solo ci hanno, indipendentemente dalla pronuncia.
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Benone! Avevo solamente bisogno che le mie ipotesi venissero suffragate! La ringrazio. :)
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Se non fosse complicato, si potrebbe ricorrere a č: č'ho, č'avresti, che č'azzecca? So già la risposta: non č'azzecca col nostro alfabeto...

A parte gli scherzi, considerando che "dieci anni" si pronuncia (di solito) die/tʃ/anni senza che nessuno senta il bisogno di scrivere *diec'anni o diecianni, non vedo perché scrivere diversamente da "ci ho".
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Diacritico per diacritico, allora perché no: cî ho o diecî anni?
Novizio
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Re: *«C’ho»

Intervento di Novizio »

A questo punto:
Infarinato qui ha scritto:
bubu7 ha scritto:Il tutto non accompagnato da alcuna nota sulla problematicità di questa grafia.
L’unica soluzione accettabile rimane per me l’espediente canepariano cj ho, ma mi rendo conto che è una grafia «per pochi»…
PersOnLine
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Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

E poi scrivere diecj anni, sarebbe comunque "cacografico".
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

PersOnLine ha scritto:Diacritico per diacritico, allora perché no: cî ho o diecî anni?
Se riesco a decifrare correttamente quel segnetto a occhio nudo, mi pare quello che in italiano si usa - sempre meno - per indicare l'"assorbimento" della seconda di due "i" consecutive nei plurali: principî (da principio), spurî (da spurio) ecc. Un uso opposto a quello che serve qui, e che suggerirebbe, ad esempio, l'esistenza di un aggettivo *diecio.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

PersOnLine ha scritto:E poi scrivere diecj anni, sarebbe comunque "cacografico".
Non più di dizionarj, grafia proposta più volte nella storia della lingua italiana.
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Però è una grafia che non ha mai attecchito, mi pare.
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