Una scoperta «allucinante»

Spazio di discussione su questioni di grafematica e ortografia

Moderatore: Cruscanti

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Fausto Raso
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Una scoperta «allucinante»

Intervento di Fausto Raso »

Ho scoperto che il DOP marca con meno bene i numerali composti con il 'tre' non accentati (ventitre, cinquantatre ecc.). Ho sempre saputo che i numeri composti con il tre devono essere accentati; omettere l'accento è un errore gravissimo. Come mai il DOP, invece, è permissivo?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Probabilmente perché il composto è talmente trasparente che nessuno leggerebbe /ven'titre/ invece di /venti'tre/. Però son d'accordo con lei: avrebbero dovuto mettere «non ventitre».
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Concordo con Andrea sul motivo (assurdo) per cui qualcuno omette l'accento; tuttavia le parole ossitone in italiano richiedono il segnaccento. Anche perché, ad esempio, è perfettamente analizzabile, cionnonostante perche è una grafia ovviamente inaccettabile.
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Non voglio sconvolgere ulteriormente il nostro Raso, ma la stessa cosa è anche per viceré, i composti di -blu e chissà quali altri compisti da monosillabi.
Fausto Raso
Interventi: 1725
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Intervento di Fausto Raso »

Gentile PersOnLine, ho dovuto prendere un cardiotonico...
Sarebbe il caso che i responsabili del DOP rivedessero attentamente le varie voci messe a lemma. Quel "meno bene" induce in errore gli studenti che consultano il dizionario, rischiando di prendere un'insufficienza nei loro elaborati se vengono vagliati da docenti degni di questo nome. :evil:
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PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Fausto Raso ha scritto:Sarebbe il caso che i responsabili del DOP rivedessero attentamente le varie voci messe a lemma. Quel "meno bene" induce in errore gli studenti che consultano il dizionario, rischiando di prendere un'insufficienza nei loro elaborati se vengono vagliati da docenti degni di questo nome. :evil:
Bisognerebbe avere una copia cartacea del DOP ante revisione e capire se anche prima era così permissivo.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

PersOnLine ha scritto:Bisognerebbe avere una copia cartacea del DOP ante revisione e capire se anche prima era così permissivo.
Purtroppo sí. Anche prima era cosí permissivo. Ho il dizionario cartaceo edito nel 1981. :oops: :twisted: :(
Le sorprese, però, non sono finite. Al lemma viepiú scrive 'meglio che vieppiú'. L'unica grafia corretta, invece, è con una sola 'p'. 'Vie' è un avverbio (oggi in disuso) che serve per rafforzare un comparativo e non dà luogo a rafforzamento sintattico. Il Treccani ha l'accortezza, per lo meno, di scrivere 'meno corretto vieppiú': viepiù (o vie più; meno corretto vieppiù) avv., letter. – Ancor più, sempre più: L’astuto lupo vie più si rinselva (Poliziano). V. anche vie. In lingua, però, un termine o è corretto o non lo è; non può essere corretto 'a metà'. Il Gabrielli, nel suo Dizionario Linguistico Moderno, avverte: «Attenti a non scrivere "vieppiù" (...), perché dopo "vie" non è sottintesa una congiunzione "e" che giustificherebbe il raddoppiamento». Il Gabrielli in rete, ritoccato, lo smentisce. Ma tant'è.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Caro Fausto, per fortuna il DOP proscrive la forma pressocché, addirittura messa a lemma nel Sansoni bilingue italiano-inglese:

pressoché [pressoké] (meno com. presso che [id.]) avv. — non pressocché
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