Auto motivarsi, auto-motivarsi o automotivarsi?

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personaggio
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Auto motivarsi, auto-motivarsi o automotivarsi?

Intervento di personaggio »

Salve,
volevo sapere se "auto" in riferimento a se stesso prevede una regola ben precisa.
Ad esempio è corretto dire "auto motivarsi", "auto elogiarsi" e così via? O ci vuole necessariamente il trattino dopo auto (ad esempio "auto-motivarsi"). O, infine, è necessario unire le due parole (ad esempio "autoelogiarsi")?
Grazie
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Prima di domandarmi se queste forme debbano scriversi attaccate oppure no e se ci voglia il trattino mi chiederei se auto- seguito da un verbo riflessivo costituisca un pleonasmo o un ammissibile rafforzativo. Io mi elogio, tu ti deprimi, mi sembrano preferibili a "io mi autoelogio", "tu ti autodeprimi".
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Fermo restando quanto giustamente osservato da Zabob, la grafia piú raccomandabile è senz’ombra di dubbio quella univerbata senza trattino, come ci conferma autorevolmente il DOP.

P.S. Benvenuto! :D
personaggio
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Zabob ha scritto:Prima di domandarmi se queste forme debbano scriversi attaccate oppure no e se ci voglia il trattino mi chiederei se auto- seguito da un verbo riflessivo costituisca un pleonasmo o un ammissibile rafforzativo. Io mi elogio, tu ti deprimi, mi sembrano preferibili a "io mi autoelogio", "tu ti autodeprimi".
Questo è vero, ma dipende dalla frase. Immagino ad esempio una frase come: "in un momento di auto celebrazione". Torniamo al discorso della mia richiesta: che si fa?
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Autocelebrazione va benissimo, ma lei ha ristretto la prima domanda e l'argomento del filone ad auto- seguito da verbi riflessivi.
Sullo Zingarelli ci sono una ventina di questi verbi: forse quello che s'incontra più di frequente è autotassarsi. Autoelogiarsi non c'è, ma si trova autoincensarsi.
Ultima modifica di Zabob in data mer, 05 nov 2014 17:18, modificato 1 volta in totale.
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Infarinato ha scritto:Fermo restando quanto giustamente osservato da Zabob, la grafia piú raccomandabile è senz’ombra di dubbio quella univerbata senza trattino, come ci conferma autorevolmente il DOP.
Grazie. Quindi se la forma univerbata è raccomandabile, mi rimane comunque il dubbio sulla correttezza delle altre due soluzioni.
personaggio
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Intervento di personaggio »

Zabob ha scritto:Autocelebrazione va benissimo, ma lei ha ristretto la prima domanda e l'argomento del filone ad auto- seguito da verbi riflessivi.
Sullo Zingarelli ci sono una ventina di questi verbi: forse quello che s'incontra più di frequente è autotassarsi. Autoelogiarsi non c'è, ma si trova autoincensarsi.
Quindi magari si può usare la forma univerbata per quei termini che il vocabolario porta così e magari usare un'altra forma laddove la forma univerbata non è riportata? Però mi rimane sempre il dubbio se sia corretto staccare le parole senza trattino o se il trattino sia comunque obbligatorio.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

personaggio ha scritto:Quindi se la forma univerbata è raccomandabile, mi rimane comunque il dubbio sulla correttezza delle altre due soluzioni.
La forma non univerbata è impossibile (auto in questo caso è un prefisso e non può assolutamente figurare come parola a sé stante) e quella col trattino sarebbe inusuale in italiano.
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Sul Neologismi Treccani in rete sono presenti auto-raccomandarsi e auto-screditarsi con il trattino, auto-ripararsi sia col trattino che senza (tutti assenti sullo Zingarelli). Gli esempi proposti sono per lo più di àmbito giornalistico.
Noto che per auto-riparazione può avere un senso il trattino, per distinguere la forma col trattino ("riparazione di sé stessi") da quella senza ("riparazione di un'automobile").
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Zabob ha scritto:Sul Neologismi Treccani in rete sono presenti auto-raccomandarsi e auto-screditarsi con il trattino, auto-ripararsi sia col trattino che senza (tutti assenti sullo Zingarelli). Gli esempi proposti sono per lo più di àmbito giornalistico.
Sí, e ricordiamoci che i Neologismi Treccani non hanno la stessa autorevolezza del Vocabolario Treccani
personaggio
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Intervento di personaggio »

Zabob ha scritto:Prima di domandarmi se queste forme debbano scriversi attaccate oppure no e se ci voglia il trattino mi chiederei se auto- seguito da un verbo riflessivo costituisca un pleonasmo o un ammissibile rafforzativo. Io mi elogio, tu ti deprimi, mi sembrano preferibili a "io mi autoelogio", "tu ti autodeprimi".
un esempio pratico per capirci meglio: "si ama troppo per autodistruggersi", è una frase corretta? O è meglio dire: "si ama troppo per distruggersi"?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Do anch’io il benvenuto a Personaggio.

Quanto a verbi come autoelogiarsi, automotivarsi, ricollegandomi a quel che diceva Zabob sopra, anch’io li ritengo neoformazioni pleonastiche.

Noto però che, istintivamente, mi viene da ricorrere a qualche forma di rafforzativo, perché verbi come elogiare e motivare ricorrono piú spesso con un oggetto diverso dal soggetto: di norma, Tizio elogia o motiva Caio, mentre a qualcuno potrebbe sembrare un po’ falotico che Tizio elogi o motivi sé stesso.

Ma allora, se qualcuno è incline al narcisismo o al solipsismo, i rafforzativi piú naturali sono altri: Tizio si elogia o si motiva da sé o da solo.
personaggio
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Intervento di personaggio »

Grazie per il benvenuto e per il contributo. Penso a una frase del tipo: "tizio non ha bisogno di elogiarsi". Mi suona meglio: "tizio non ha bisogno di autoelogiarsi", piuttosto che "tizio non ha bisogno di elogiarsi da sé (o da solo)".
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GFR
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Intervento di GFR »

"Si ama troppo per autodistruggersi" per me è valida solo se si ipotizza che possa compiere il fatto buttandosi con una Panda in un precipizio. :D
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Zabob
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Intervento di Zabob »

Adesso che ci penso, posso ipotizzare che "autodistruggersi" sia stato introdotto da qualche film come Mission: Impossible.

MODIFICA: più che introdotto, potrei dire divulgato. Lo Zingarelli fa risalire la prima attestazione di "autodistruggersi" al 1983, ma su Google libri si trova usato fin dagli anni '30 del Novecento.
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