«Pregevole»

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Fausto Raso
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Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

«Pregevole»

Intervento di Fausto Raso »

Da "Domande e risposte" del sito "Treccani":
Vorrei sapere perché pregevole si scrive senza i visto che deriva da pregiare. Grazie
L'aggettivo pregevole non deriva dal verbo pregiare, ma dal sostantivo pregio. Ciò detto, non muta la sostanza della questione.
 
Siamo in presenza di due grafie, che rendono conto del suono palatale della lettera g seguìta dalla vocale e: nel suffisso -evole (dal latino -ibilem), preceduto dalla lettera g, anticamente era diffusa la grafia gie (per es., in agievole), mentre da tempo nell'italiano contemporaneo si è affermata la grafia ge.
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Non sarebbe il caso che emendassero il vocabolario?

pregévole agg. [der. di pregiare]. – Che ha pregio, valore, qualità; meritevole di stima, degno di considerazione, di apprezzamento: una p. raccolta di quadri; libri, scritti p.; un lavoro d’oreficeria di pregevolissima fattura; una p. rappresentazione teatrale; una persona p. da ogni punto di vista. ◆ Avv. pregevolménte, in modo pregevole: un affresco pregevolmente restaurato; un avorio lavorato pregevolmente.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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GFR
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Intervento di GFR »

Il vocabolario si limita a registrare la posizione della lingua nel suo viaggio per chissà dove (scopertona :) ). La caduta della i sarà dovuta al fatto che non si pronuncia.
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