Uso della dieresi in estremità di parola

Spazio di discussione su questioni di grafematica e ortografia

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2265
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Uso della dieresi in estremità di parola

Intervento di G. M. »

Per una traduzione poetica che sto facendo, mi trovo nella necessità di segnalare graficamente uno stacco tra due parole, le cui sillabe rispettivamente finale e iniziale si sarebbero lette altrimenti con un'unica emissione di fiato. Le parole sono «gigante eslege», che in poesia normalmente si leggerebbero secondo questa scansione: «gi|gan|te es|le|ge». Io vorrei invece «gi|gan|te | es|le|ge».

La domanda è questa: è lecito l'uso del simbolo della dieresi in estremità di parola? E se sì, devo metterla sulla prima o sulla seconda e? Ovvero: «gigantë eslege» o «gigante ëslege»?
Può darsi che esista una soluzione più facile e pratica per la mia traduzione, ma a prescindere dal caso particolare volevo sentire la vostra opinione su quest'uso grafico.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5078
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Nei casi di dialefe che m’è capitato di vedere non ho mai visto segni grafici particolari che la indicassero.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5246
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

E «gi|gan|te ʔ es|le|ge»? :wink:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Su quest'uso grafico le assicuro che deve mettere la dieresi su ëslege. :-)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2265
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto:E «gi|gan|te ʔ es|le|ge»? :wink:
Se intende che devo usare il simbolo dell'AFI, temo che sarebbe una cosa ancora più inusitata... :wink:
Marco1971 ha scritto:Su quest'uso grafico le assicuro che deve mettere la dieresi su ëslege. :-)
La ringrazio. C'è una regola in proposito? Se non vado errato, per esempio, per avere /*ʎiˈalberi/ anziché /*ˈʎalberi/ devo metterla sulla i («glï alberi»). Come funziona invece in casi come questo?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5246
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

G. M. ha scritto:Se intende che devo usare il simbolo dell'AFI, temo che sarebbe una cosa ancora più inusitata...
Non deve fare nulla, naturalmente. Era solo una mia proposta, almeno per metà scherzosa. Del resto, se non esiste nulla per segnalare questo fenomeno... :wink:
Avatara utente
GFR
Interventi: 310
Iscritto in data: ven, 10 ott 2014 21:39

Intervento di GFR »

Secondo me il fiato con la poesia non c'entra proprio niente.
La poesia è sfuggente al comando/ma so che esiste in ciò che mi circonda/timida basta la cresta di un'onda/per dir che l'attimo si sta annunciando/ A volte il lago mi si apre allorquando/nei suoni colgo il suo canto alla sponda/
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 4 ospiti