Etimologia di «terrone»

Spazio di discussione dedicato alla storia della lingua italiana, alla sua evoluzione e a questioni etimologiche

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Carnby
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Etimologia di «terrone»

Intervento di Carnby »

Questo termine, percepito come dispregiativo, indica gli abitanti del Mezzogiorno d'Italia. La tradizione etimologica italiana lo considera un settentrionalismo, che poi si sarebbe diffuso anche in Italia centrale.
Il DEI ha scritto:terróne m., a. 1945, etn. ; abitante del Mezzogiorno (Terrònia) ; v. sett., cfr. il milan. Terra matta (ballerina, di pipa) per indicare le regioni merid., con allusione ai terremoti e ai vulcani (a. 1931, Panzini). Cfr. 'polentóne'.
Mi è stato fatto notare che Wikipedia cita una fonte del Magliabechi per sostenere l'orgine toscana.
Antonio Magliabechi ha scritto:Quattro settimane sono scrissi a Vostra Signoria illustrissima e l'informai del brutto tiro che ci fanno questi signori teroni di volerci scacciare dal partito delle galere, contro ogni equità e giustizia, già che ho lavorato tant'anni per terminarlo, e ora che vedano il negozio buono, lo vogliono per loro.
Secondo me, questo terone del Magliabechi (nel senso di «latifondista») potrebbe non essere correlato all'attuale terrone. Aggiungo anche che nella mia parlata nativa la parola non esiste: si parla genericamente di meridionali o, per sineddoche, di siciliani (anche se le persone in questione sono della penisola).
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Quand'ero piccolo non conoscevo altra parola per indicare qualcuno originario del Sud, poi mi fu insegnato che era meglio usare 'meridionale', “perché si sarebbero potuti offendere”. Mi sembrava che non avesse connotazioni particolarmente negative e se c'erano, queste erano certo minori di quelle contenute negli epiteti riservati agli abitanti del paese vicino. Mi pare che oggi la connotazione negativa sia molto più forte. I meridionali erano molto pochi e quando si diceva “il ciliano” (siciliano) o “il figliolo del napoletano” (anche se era irpino) si sapeva a chi ci riferisse. Si diceva anche 'sardegnoli' per sardi, poi un sardo infastidito mi spiegò che sardegnola era una razza di asini e le persone invece erano sarde.
Non conosco l'origine del termine terrone. Forse si può mettere in relazione con “di giù” oppure con la locuzione “del tacco” che ho visto dire battendo il piede. Terra come giù, basso.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Scilens ha scritto:Quand'ero piccolo non conoscevo altra parola per indicare qualcuno originario del Sud, poi mi fu insegnato che era meglio usare 'meridionale', “perché si sarebbero potuti offendere”.
Cioè lei, toscano, usava normalmente terrone?
Scilens ha scritto:Si diceva anche 'sardegnoli' per sardi, poi un sardo infastidito mi spiegò che sardegnola era una razza di asini e le persone invece erano sarde.
Ma sarà vera questa storia che ho sentito anch'io?
PaDaSu
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Re: Etimologia di «terrone»

Intervento di PaDaSu »

Scilens ha scritto: Mi sembrava che non avesse connotazioni particolarmente negative e se c'erano, queste erano certo minori di quelle contenute negli epiteti riservati agli abitanti del paese vicino.
:lol: Verissimo!

Si derideva e ci si burlava solo del vicino, quello che "aveva i merli con le corna"... :wink:
Ultima modifica di PaDaSu in data dom, 18 nov 2012 15:09, modificato 1 volta in totale.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Carnby ha scritto:
Scilens ha scritto:Quand'ero piccolo non conoscevo altra parola per indicare qualcuno originario del Sud, poi mi fu insegnato che era meglio usare 'meridionale', “perché si sarebbero potuti offendere”.
Cioè lei, toscano, usava normalmente terrone?
Si, non solo io, era il normale modo di designare gli abitanti del sud Italia. Almeno nel mio ambiente.
Carnby ha scritto:
Scilens ha scritto:Si diceva anche 'sardegnoli' per sardi, poi un sardo infastidito mi spiegò che sardegnola era una razza di asini e le persone invece erano sarde.
Ma sarà vera questa storia che ho sentito anch'io?
Si, è vera, qualunque sardo può confermare, ma il nome vero non è asino sardo, è asino sardegnolo.
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Scilens
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Re: Etimologia di «terrone»

Intervento di Scilens »

PaDaSu ha scritto:Si derideva e ci si burlava solo del vicino, quello che "aveva i merli con le corna"... :wink:
Il campanilismo era una forma patriottica che oggi ha un corrispondente solo nella fede calcistica. Gli altri erano brutti sporchi e cattivi.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Sarebbe interessante una ricerca nei dizionari dialettali dei secoli scorsi, in particolare quelli del settentrione.
Per quanto riguarda sardegnolo, è anche ligure (sardegnolu), come ligure è calabrotu per calabrese (con senso estensivo, meridionale in genere).
Smaralda
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Intervento di Smaralda »

Scilens ha scritto:Quand'ero piccolo non conoscevo altra parola per indicare qualcuno originario del Sud, poi mi fu insegnato che era meglio usare 'meridionale', “perché si sarebbero potuti offendere”. Mi sembrava che non avesse connotazioni particolarmente negative e se c'erano, queste erano certo minori di quelle contenute negli epiteti riservati agli abitanti del paese vicino. Mi pare che oggi la connotazione negativa sia molto più forte. I meridionali erano molto pochi e quando si diceva “il ciliano” (siciliano) o “il figliolo del napoletano” (anche se era irpino) si sapeva a chi ci riferisse. Si diceva anche 'sardegnoli' per sardi, poi un sardo infastidito mi spiegò che sardegnola era una razza di asini e le persone invece erano sarde.
Non conosco l'origine del termine terrone. Forse si può mettere in relazione con “di giù” oppure con la locuzione “del tacco” che ho visto dire battendo il piede. Terra come giù, basso.
Sono assolutamente d'accordo. Questa parola, negli anni '60, a nord veniva usata da tutti, quasi sempre in modo neutro, senza alcuna connotazione negativa; ho saputo dopo, dai miei amici meridionali, che da loro veniva percepita come dispregiativa. Ai più giovani sembrerà impossibile, ma era proprio così, forse perché la mia non era zona di immigrazione, e nessuno vedeva "i terroni" come una minaccia alla propria identità etnoculturale da cui difendersi. :)
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Il termine terrone non indicava solo i meridionali. Mio padre mi raccontava che, dopo la II guerra mondiale, un suo amico (ligure) aveva conosciuto una ragazza veneta e il padre di questa le aveva detto: Te vol sposar un teròn? Per lui tutti quelli che abitavano sotto il Po erano terroni...
Largu de farina e strentu de brenu.
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Intervento di Carnby »

u merlu rucà ha scritto:Per lui tutti quelli che abitavano sotto il Po erano terroni...
E qui anche i marchigiani qualche volta venivano considerati «siciliani»...
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Smaralda ha scritto:Sono assolutamente d'accordo. Questa parola, negli anni '60, a nord veniva usata da tutti, quasi sempre in modo neutro, senza alcuna connotazione negativa...
Le esperienze personali sono importanti ma è meglio far riferimento alle documentazioni dei repertori.
Da queste documentazioni si desume che il termine è stato solitamente usato in senso ironico-spregiativo.
La parola è attestata dal secondo dopoguerra e le sue origini sono incerte: incrocio di terr[emoto] e [meridi]one; derivato di terra...
Anche la serie di presunti antecedenti riportati dal DEI (terra matta, ecc.) aveva, secondo il Panzini (Dizionario Moderno, 1918), significato dispregiativo.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Quando una parola non ha alternative non si ha un termine dispregiativo rispetto ad un altro che non c'è.
Terrone era meridionale nella mia infanzia, e in questo non c'era nulla di dispregiativo, tranne la sfumatura campanilistica che uno fosse "d'altrove", non del posto. I meridionali non erano inferiori, solo non erano "dei nostri".

La parola è precedente al "secondo dopoguerra", io c'ero e lo posso testimoniare.
Anche se non ci sono tracce scritte.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Intervento di bubu7 »

Scilens ha scritto: Terrone era meridionale nella mia infanzia, e in questo non c'era nulla di dispregiativo...
Non lo metto assolutamente in dubbio, caro Scilens.
Però non possiamo estendere questa considerazione a come era usato il termine da tutt'i settentrionali.
Per questo ci sono i repertori linguistici dell'epoca che ho testé citato.
Scilens ha scritto:La parola è precedente al "secondo dopoguerra", io c'ero e lo posso testimoniare.
Anche se non ci sono tracce scritte.
È spesso così... a meno che la parola sia coniata o adottata per la prima volta da un letterato, le attestazioni scritte sono successive all'uso della parola nella lingua parlata.
La sua testimonianza risulta quindi particolarmente preziosa. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Grazie, gentile bubu7. Pensavo da qualche giorno a che parola venisse usata per 'abitante del Nord italia', ma non mi riesce ricordarmelo. Forse si diceva solo 'del Nord'. Qualcuno lo sa?
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Contrapposto a terrone vi è polentone. :wink:
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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