Etimo e sviluppo fonetico di «cupo»

Spazio di discussione dedicato alla storia della lingua italiana, alla sua evoluzione e a questioni etimologiche

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Etimo e sviluppo fonetico di «cupo»

Intervento di Scilens »

[Continua da qui]
Carnby ha scritto:lupo (invece di *lopo)
Lopo?
Allora cupo sarebbe dovuto essere 'copo'?

Se s'osservasse nella vite la crescita d'un tralcio, difficile sarebbe attribuire a quale folata di vento è dovuta una lieve curva, a quale giorno di sole un repentino rialzo, a quale piccola siccità un ispessimento della buccia.

Non si può fare con una vite che vive settant'anni e non si può fare con una parola, che ne vive mille.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5084
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Lopo?
Allora cupo sarebbe dovuto essere 'copo'?
No, perché un ipotetico *CŪPU(M), affine a CŪPA («botte»), ha la u lunga, che dà come esito sempre u.
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Ferdinand Bardamu ha scritto:
Scilens ha scritto:Lopo?
Allora cupo sarebbe dovuto essere 'copo'?
No, perché un ipotetico *CŪPU(M), affine a CŪPA («botte»), ha la u lunga, che dà come esito sempre u.
(: dovrebbe valere lo stesso per 'coppa'...
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5084
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Coppa deriva dal latino tardo CŬPPA, con u breve (si vedano la nota etimologica del Vocabolario Treccani alla voce «Coppa1» e il TLIO, sempre s.v. «Coppa1»).

CŬPPA e CŪPA sono ovviamente imparentate: la prima è una variante tarda della seconda.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5242
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Coppa deriva dal latino tardo CŬPPA, con u breve…
…che dovrebbe dare (e infatti in alcune aree dà) cóppa, e invece [tendenzialmente] dà còppa (si veda il DOP).
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

La mia parlata prevede cóppa e cóppia, a differenza del fiorentino.

E' affidabile quel "latino tardo CŬPPA, con u breve" ? E' attestato? Magari in poesia, in modo che la metrica possa indicare la lunghezza di quella U?

O è possibile un influsso dell'etrusco 'cupe'?
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
Interventi: 1337
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41

Intervento di u merlu rucà »

Sicuramente affidabile. Nel mio dialetto, infatti, dal termine latino con u breve deriva cupeta "tazzina, nuca", mentre da una forma *CŪPU(M) deriva cübu "scuro" con esito ü < ū.
Largu de farina e strentu de brenu.
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Diamola per buona, nonostante che una vocale davanti a una doppia consonante sia da considerarsi lunga e che potrebbe essere una 'traduzione' dal volgare (latino tardo, ma quanto?), ma mi resta il sospetto di spiegazione tirata e forzata. La via etrusca sarebbe più breve e come si dice, economica.

Cupo
dal suono rimbombante del coppo e della botte (lt cupa), cupo, cioè basso e sordo, quindi profondo, aggettivo che si addice anche ad un colore carico e scuro, o a un luogo: profondo, oscuro, opprimente, come uno stato d'animo. Tutto a partire dalla voce in un coppo.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5242
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Scilens ha scritto:Diamola per buona, nonostante che una vocale davanti a una doppia consonante sia da considerarsi lunga…
Nöööööööööö! :D

È la sillaba a essere «pesante» ai fini dell’accento. Il latino classico ammetteva tutt’e quattro le possibilità: sillaba aperta «leggera» CV (FACĬLE), aperta «pesante» CVː (DEPŌNO), chiusa pesante CVC (CONTĬNGIT), chiusa «superpesante» CVːC (STĒLLA).

La differenza tra pesante e superpesante non era rilevante né per il metro né per l’accento. Perdipiú lungo tutto il corso della sua storia si rileva una tendenza del latino a eliminare le sillabe superpesanti.

Infine tra il IV e il V sec. d.C. (a Roma) si realizza (secondo l’Herman) l’allungamento vocalico in sillaba aperta CVː (e il relativo accorciamento in sillaba chiusa CVC) in sede tonica (in sede atona si era già verificato tra il I e il IV), con la conseguente defonologizzazione della quantità vocalica (e la corrispondente fonologizzazione del timbro): è la situazione protoromanza, tuttora valida per l’italiano.
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Eccoci! Devo ringraziarla ancora, mi porto dietro questa lacuna da anni.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 4 ospiti