«Cisma» è una storpiatura di «scisma»?

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Scilens
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È vero che sarebbe facile spiegare cisma con scisma e c'è anche la possibilità di spiegare la variazione fonetica, a quanto vedo. Un po' più difficile diventa spiegare in modo convincente parole come 'cismare' e 'accismare', ma è sufficiente tralasciarle e occuparsene meno che si può, soluzione che in linguistica è stata piuttosto comune.
Non sono convinto dell'origine colta, da scisma, perché tale parola 'storpiata' in cisma sarebbe stata corretta (almeno nello scritto) da chiunque l'avesse sentita, soprattutto, almeno, da quelli che sapevano scrivere, quando perlopiù s'imparava a scrivere nei conventi. Così non avrebbe cambiato genere e non avrebbe creato nessun verbo.
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Ferdinand Bardamu
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Scilens ha scritto:Non sono convinto dell'origine colta, da scisma, perché tale parola 'storpiata' in cisma sarebbe stata corretta (almeno nello scritto) da chiunque l'avesse sentita, soprattutto, almeno, da quelli che sapevano scrivere, quando perlopiù s'imparava a scrivere nei conventi. Così non avrebbe cambiato genere e non avrebbe creato nessun verbo.
Di grecismi storpiati popolarmente e non corretti dall’uso colto vi sono alcuni altri esempi: fisima (probabilmente adattamento popolare di sofisma) e fantàsima (da fantasma). È strano che, nel caso di cisma, una parola di probabile origine popolare non subisca l’adattamento fonetico del suffisso — se di suffisso si tratta: mi correggano i grecisti — -isma con epentesi di -i- nel nesso consonantico -sm-.
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Scilens
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Infatti 'fìsima' è più probabile che sia la lettura italiana di 'physema' (cosa gonfiata), dove s'è conservato anche l'accento, piuttosto che derivare da sofisma. E il "fantasima" pare più un incrocio che un adattamento. Il nesso -sm- non crea problemi, come asma o sisma, non corrotti in alcun dialetto.
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Ferdinand Bardamu
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Scilens ha scritto:Il nesso -sm- non crea problemi, come asma o sisma, non corrotti in alcun dialetto.
In realtà per asma esiste una variante popolare asima, e il nesso -sm- è alterato per anaptissi in alcune altre parole dell’italiano: biasimare (< fr. ant. blasmer), medesimo (< fr. ant. medesme), cristianesimo (< lat. tardo CHRISTIANISMUS).
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Scilens
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Caro Ferdinand, allora dovrei cancellare l'ultima frase del mio intervento precedente. Noto che la tendenza non è uniforme.
'Battesimo' (lat. baptĭsmum) presenta lo stesso fenomeno, mentre in 'medesimo' (lat. metipsĭmum) abbiamo il fenomeno opposto: "medesmo", come anche in "Quaresma" (da quadragesima) o in "biasmo" (biasimare da blasfemare) e per spiegare quest'ultimo caso si suppone un passaggio dal francese.
Qui si parla della possibilità di un'altra etimologia, purtroppo le parti visibili del libro sono molto limitate. Sembra comunque che 'accismare' non sia formato da 'cisma', pare che i verbi e il nome abbiano origini diverse.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Caro Scilens, molto interessante. La ringrazio. Quanto a medesimo, probabilmente la [d] e la [z] ne tradiscono la mediazione francese (anche il Rohlfs ne riporta l’origine al fr. ant. medesme). Una derivazione diretta dal latino volgare *METĬPSĬMUS dovrebb’essere *metéssimo.
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Carnby
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Riporto (in ritardo :oops: ) le definizioni di Carlo Battisti e Giovanni Alessio.
Il DEI ha scritto:accismare tr., ant. (Dante); acconciare, ornare; prov. acesmar a. (fr. acesmer) preparare, ornare, acconciare, dal lat. volg. *accismāre (gr. ákkisma smorfia, smancerìa, verso, da akkízomai faccio il ritroso, faccio smorfie e moine, akkṓ donna smorfiosa, cfr. sanscr. akkā madre, lat. Acca Larentia la madre dei dodici fratelli arvali). Cfr. anche a. gen. acesmar ordinare, apparecchiare.
Il DEI ha scritto:cisma f., ant, XIV sec; 'scisma', separazione, discordia; v. semidotta, cfr. lat. medioev. cisma. cors. cìsimu fracasso, grande moltitudine, bov. sìśimo fracasso, sic. scìsima discordia, roman. sìsema nervosismo, stizza, preoccupazione, còllera repressa, lat. schisma.
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