Eppure ho sentito dire l’ho letto da poco da amici settentrionali. Non sarà un settentrionalismo?
L’ho letto poco [tempo] fa/recentemente, ma da poco?
Naturalmente, col presente, si dà lo leggo da poco, da qualche tempo leggo quella cosa.
Ne approfitto – passando ad altro – per ricordare queste parole di Luciano Satta, sul ‘da’:
...tutti i verbi che indicano cominciamento o cessazione si costruiscono senza la preposizione da. Essa è il segnale di un’azione ripetuta: si guardi la differenza fra «Domani mi alzo alle sette» (una volta sola, quasi un’eccezione) e «Da domani mi alzo alle sette» (ossia prendo questa consuetudine, forse lo farò sempre.) Se da domani mi alzo alle sette vuol dire che continuerò ad alzarmi alle sette. E allora se da domani comincio a studiare l’inglese vuol dire che tutti i giorni comincerò a studiare l’inglese; e ciò significa, in parole povere, o che sono un perditempo o che sono un testone. Dunque un fatto qualsiasi non comincia da oggi (o da domani o da quando volete, oppure è cominciato da ieri eccetera), bensí comincia oggi. (Parlando e scrivendo, Firenze, Sansoni, 1988, p. 66.)