Uso transitivo di "Voler bene"

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Dario Brancato
Interventi: 71
Iscritto in data: mar, 25 set 2007 1:45

Uso transitivo di "Voler bene"

Intervento di Dario Brancato »

E' mai esistito in italiano un uso transitivo di "voler bene" in presenza di clitici o relativi? Es. Lo voglio bene, la voglio bene, Luigi, che tanto la voleva bene, l'ha lasciata. Grazie in anticipo
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

No, non è mai esistito, perché nella locuzione voler bene, bene è un nome e non un avverbio (si dice anche volere un gran bene, un bene matto, un bene dell’anima, ecc.), quindi è necessario il complemento di termine. I piú antichi esempi riportati dal Battaglia sono del Boccaccio:
Accontatosi con una povera femina che molto nella casa usava e a cui la donna voleva gran bene, ...con denari la corruppe.

Lí si rimase e con sommo conforto
Quel possedendo che piú gli piacea,
Ed a cui el tutto ’l suo ben volea.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 27 ospiti