Pronomi con pagare

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Brazilian dude
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Pronomi con pagare

Intervento di Brazilian dude »

Credo di non averlo mai visto e sceglierei l'uso transitivo, ma mi chiedevo se fosse corretto dire pagare a qualcuno con oggetto indiretto, come per esempio in:

Hai pagato alla sarta?
No, non le ho ancora pagato.

Qui si sottintenderebbero i soldi che le devo come oggetto diretto. Che cosa ne pensate?

Grazie.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

No, non è possibile. Si paga sempre qualcuno: l’ho pagato/pagata (per questo lavoro).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Grazie. Come "ricompensa" :) le regalo ciò e ciò.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Si tratta del famoso accusativo/oggetto preposizionale.
Ne abbiamo parlato diffusamente qui. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

bubu7 ha scritto:Si tratta del famoso accusativo/oggetto preposizionale.
In questo caso, non necessariamente: rilegga soprattutto il primo dei riferimenti dati da Brazilian dude. ;)
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Non capisco. :roll:
Pagare a qualcuno mi sembra che si possa interpretare solo come un tipico caso di oggetto preposizionale, diffuso in molti italiani regionali quando l'oggetto è un essere animato.
I collegamenti forniti da Brazilian dude non mi sembra che forniscano elementi per contraddire la mia interpretazione relativa alla situazione italiana.
Le dispiace rendere più esplicita la sua obiezione? :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

bubu7 ha scritto:Pagare a qualcuno mi sembra che si possa interpretare solo come un tipico caso di oggetto preposizionale, diffuso in molti italiani regionali quando l'oggetto è un essere animato.
Sí, nel qual caso, però, sarà bene precisare che d’«italiano [senz’aggettivi]» propriamente non si tratta, ma, appunto, d’«italiano regionale [meridionale]»… Ma, di là dalla pertinenza degli esempi di Brazilian dude, credo che ciò che egli era interessato a sapere fosse se un costrutto di tipo spagnolo/portoghese «pagare qualcosa a qualcuno» esistesse anche in italiano, e la risposta è… sí, nel senso di «offrire assumendosene la spesa», e.g. «ti pago un caffè». ;)
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Ah, ora ho capito il senso della sua precedente osservazione. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Infarinato ha scritto:…Ma, di là dalla pertinenza degli esempi di Brazilian dude, credo che ciò che egli era interessato a sapere fosse se un costrutto di tipo spagnolo/portoghese «pagare qualcosa a qualcuno» esistesse anche in italiano, e la risposta è… sí, nel senso di «offrire assumendosene la spesa», e.g. «ti pago un caffè». ;)
Occorre però precisare che il costrutto esiste solo in quanto pagare viene adoperato, per l'appunto, come verbo vicario di offrire, e in questo senso pagare non è l'unico verbo che dà casi di questo genere. Ad esempio, bada di non cadere, in cui qui badare, che nel suo uso proprio regge il complemento di termine (badare ai bambini) o il complemento diretto (badare le pecore), diventa vicario di guardare o cercare e ne assume la reggenza.
(Vedi La Crusca per voi, n. 9, ottobre 1994, risposta di Giovanni Nencioni a pag. 15.)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Per chi possiede il volume La Crusca risponde (Firenze, Le Lettere, 1995), la (gustosa) risposta di Giovanni Nencioni si trova alle pagine 146-149. (Scandisco volentieri le pagine a chi me ne faccia richiesta in privato.)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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