Infilare a/su/in

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

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Infilare a/su/in

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In genere la preposizione da usare con infilare è in a) quando ci si riferisce a un corpo che viene introdotto all'interno di uno spazio circoscritto: infilare la chiave nella toppa, mentre direi che è su b) quando l'oggetto viene inserito sulla superficie esterna di un altro oggetto, per es. infilare la manica sul braccio.

Mi chiedo se la costruzione infilare l'anello al dito sia un uso cristallizato o se esistono altri casi - a me al momento non ne viene in mente nessuno - in cui si usi la preposizione a con infilare nel significato di 'stabilire un collegamento funzionale dall'esterno verso l'interno'. Cosa ne pensate?

Aggiungo che questo quesito mi è venuto in mente riflettendo su come in genere viene reso dai traduttori il verbo to slide nell'accezione b), ossia con fare scorrere [un oggetto su un altro] e mi chiedo se si tratti dell'ennesimo caso di italiano adoperato dai traduttori ma che non trova riscontro nell'uso della lingua da parte di chi non traduce mai.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Infilare su sinceramente mi suona stranissimo; infatti non capisco «infilare la manica sul braccio», che esprimerei (se significa lo stesso) infilare il braccio nella manica. Sennò porre/appoggiare/adagiare la manica sul braccio... Il verbo infilare reca in sé questo senso di penetrare, che non coincide con questo concetto della manica sul braccio. Cred’io (versione mia di methinks :D).

Per quanto riguarda infilare l’anello al dito, penso come lei che qui sia da ravvisare una forma cristallizzata anello al dito, che impedisce la normale reggenza di infilare con in. Non vedo neanch’io altri casi...

Esiste ancora l’espressione infilare il braccio sotto quello di qualcuno. Ma con su (a parte infilare la carne nello/sullo spiedo), nel senso di «inserire sulla superficie esterna», mi appare davvero inusitato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971 ha scritto:Infilare su sinceramente mi suona stranissimo; infatti non capisco «infilare la manica sul braccio», che esprimerei (se significa lo stesso) infilare il braccio nella manica. Sennò porre/appoggiare/adagiare la manica sul braccio... Il verbo infilare reca in sé questo senso di penetrare, che non coincide con questo concetto della manica sul braccio. Cred’io (versione mia di methinks :D).
Ho cominciato a cercare in rete esempi di infilare su e quello della manica è uno di questi, si tratta di un metodo meno doloroso di quello solito per fare tatuaggi, ossia si inserisce una speciale manica sul braccio per applicare il tatuaggio. Ho anche letto una descrizione di come infilare dei mattoni forati su un tubo, parlando di una certa tecnica costruttiva. Sappiamo anche che su è una preposizione dall'uso in espansione. Comunque il quesito potrebbe ridursi a: quale preposizione usare con infilare quando il collegamento funzionale si stabilisce dall'esterno e non introducendo l'oggetto all'interno? Neanche il Devoto-Oli curato dal Serianni, che copre si suppone esaustivamente le reggenze, mi aiuta.

È vero anche (sto riflettendo a ruota libera) che il movimento può anche essere reciproco, ad esempio si dice (assolutamente) infilare le perle intendendosi che si può introdurre il filo in ciascuna perla tenuta ferma o viceversa tenere fermo il filo e inserire una perla dopo l'altra.

Purtroppo nelle traduzioni tecniche spesso non c'è reciprocità di movimento, ossia esiste un oggetto (equivalente a una sede) perlopiù cilindrico pieno e stazionario, sul quale occorre inserire coassialmente un altro oggetto cilindrico cavo facendolo scorrere (to slide) o, per l'appunto e questo mi chiedo, infilandolo?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Mi dispiace, Roberto, ma proprio non torna questo infilare su, detto della manica sul braccio. Non si può infilare una manica sul braccio; sarebbe come dire che uno infila le dita *sulla bocca. Il verbo è sbagliato. Ci sono altre possibilità, ad esempio quelle proposte sopra. E lei sa meglio di me che la rete non è un modello di buona lingua.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971 ha scritto:Mi dispiace, Roberto, ma proprio non torna questo infilare su, detto della manica sul braccio. Non si può infilare una manica sul braccio; sarebbe come dire che uno infila le dita *sulla bocca. Il verbo è sbagliato. Ci sono altre possibilità, ad esempio quelle proposte sopra. E lei sa meglio di me che la rete non è un modello di buona lingua.
A lei quale verbo italiano suonerebbe bene per slide, leggendo la seguente istruzione?

To attach the camera to the desktop mount, slide the pivot collar on the camera over the pivot on the mount.

dove per l'appunto il pivot collar (un collare, una sorta di anello) è un cilindro cavo da inserire sul pivot (un perno, ossia un cilindro pieno).
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Io direi, come suggeriva lei prima, fare scorrere. Ma ci sto pensando ancora.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971
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Freelancer ha scritto:A lei quale verbo italiano suonerebbe bene per slide, leggendo la seguente istruzione?

To attach the camera to the desktop mount, slide the pivot collar on the camera over the pivot on the mount.
Per collegare/unire la telecamera al (??? Non so cosa sia), fate scorrere il ... della telecamera fino a che si agganci al perno del... Non vedo altro verbo...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:A lei quale verbo italiano suonerebbe bene per slide, leggendo la seguente istruzione?

To attach the camera to the desktop mount, slide the pivot collar on the camera over the pivot on the mount.
Per collegare/unire la telecamera al (??? Non so cosa sia), fate scorrere il ... della telecamera fino a che si agganci al perno del... Non vedo altro verbo...
D'accordo, accetto il suo parere basato sulla sensibilità di un normale utente, che trova normale gli si dica di fare scorrere qualcosa su qualcos'altro allo scopo di fissarli l'uno all'altro. A me invece, che ho un bagaglio tecnico, fare scorrere nel senso di inserire suona strano.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Avevo suggerito fare scorrere fino a che si agganci, per la verità. Ma allora metta inserire, oppure innestare:

innestare 5 (CO) estens., inserire un oggetto in un altro in modo che si incastri perfettamente: i. un obiettivo sul proiettore.

E qui, diversamente da infilare, la preposizione su non urta. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971 ha scritto:Avevo suggerito fare scorrere fino a che si agganci, per la verità. Ma allora metta inserire, oppure innestare:

innestare 5 (CO) estens., inserire un oggetto in un altro in modo che si incastri perfettamente: i. un obiettivo sul proiettore.

E qui, diversamente da infilare, la preposizione su non urta. :)
Veramente una frase di questo genere l'avrò già tradotta centinaia di volte, ma una volta di più mi frullava in testa questo slide reso in genere con fare scorrere e mi chiedevo se la soluzione perfetta o alternativa a inserire su (boccio innestare su in questo caso) non fosse infilare su, ma vedo che incontra resistenze, almeno la sua.
Però devo dire che il suo fare scorrere finché non si aggancia non è affatto male, forse lei Marco ha la stoffa del traduttore, uso dei forestierismi escluso s'intende.
:wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Le dirò che avevo considerato la carriera del traduttore, ma quando m’accorsi che significava tradurre testi tecnici, mi chiamai fuori istintivamente. M’interessava (e tuttora m’interessa) la traduzione letteraria e poetica, colla quale mi cimento talvolta per mero piacere personale.

Ma, scusi la domanda, perché boccia innestare su, che, secondo la definizione del GRADIT, sembrerebbe corrispondere... :roll: Dopo, giuro, m’alletto. :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971 ha scritto:M’interessava (e tuttora m’interessa) la traduzione letteraria e poetica, colla quale mi cimento talvolta per mero piacere personale.
In tal caso penso che troverebbe interessante la lettura di Tradurre l'inglese di Tim Parks, originariamente traduttore tecnico, poi traduttore letterario di scrittori come Moravia, Calvino, Calasso e romanziere lui stesso. Troverà nel libro osservazioni illuminanti, a mio parere, sulla traduzione letteraria.
Marco1971 ha scritto:Ma, scusi la domanda, perché boccia innestare su, che, secondo la definizione del GRADIT, sembrerebbe corrispondere... :roll: Dopo, giuro, m’alletto. :D
Lo sento troppo connotato dal punto di vista tecnico per un'istruzione banale come quella che ho trascritto. Ma potrebbe essere una mia percezione, non ci faccia caso.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Grazie, Roberto. Il libro di Tim Parks (che vedo disponibile su iBS) m’incuriosisce.

Su innestare ha probabilmente ragione, ha un che di tecnico. Comunque ci faccia sapere per quale soluzione ha finalmente optato, dandoci la traduzione completa della frase (io spero però che non sia tornato a quell’infilare su :?).
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Marco1971 ha scritto:Grazie, Roberto. Il libro di Tim Parks (che vedo disponibile su iBS) m’incuriosisce.

Su innestare ha probabilmente ragione, ha un che di tecnico. Comunque ci faccia sapere per quale soluzione ha finalmente optato, dandoci la traduzione completa della frase (io spero però che non sia tornato a quell’infilare su :?).
Purtroppo quando questo filone è iniziato la traduzione era già partita e avevo proprio scritto infilando su, era appunto perché ci rimuginavo sopra che volevo sapere come lo sentivano altri. Comunque qualunque verbo si fosse scritto non avrebbe cambiato granché, dato che le istruzioni erano accompagnate da figure di una chiarezza assoluta, chiunque guardandole e avendo nelle mani i componenti veri saprà cosa fare per infilarli l'uno nell'altro.

Penso che d'ora in poi in casi analoghi continuerò a scrivere inserire su come ho sempre fatto o soluzioni alternative come per l'appunto fare scorrere finché non si blocca o similari, anche se continuo a pensare che si possa estendere il significato di infilare nel senso che abbiamo discusso, soprattutto perché accompagnato dalla preposizione su in fase di larga diffusione. Magari tra un po' di tempo farò altri spogli per vedere se l'uso (sorvegliato) conferma questa mia ipotesi.
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Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Penso che d'ora in poi in casi analoghi continuerò a scrivere inserire su come ho sempre fatto o soluzioni alternative come per l'appunto fare scorrere finché non si blocca o similari, anche se continuo a pensare che si possa estendere il significato di infilare nel senso che abbiamo discusso, soprattutto perché accompagnato dalla preposizione su in fase di larga diffusione. Magari tra un po' di tempo farò altri spogli per vedere se l'uso (sorvegliato) conferma questa mia ipotesi.
A questo punto vorrei sentire cosa ne pensano gli altri. Per me infilare su per indicare che un oggetto s’incastra in un altro risulta del tutto inaccettabile (per motivi di contraddizione semantica) e mi dispiace che lei abbia il proposito di diffondere un tale costrutto attraverso le sue traduzioni. :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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