Pronominalizzazione di «dare un’occhiata a»

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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Pronominalizzazione di «dare un’occhiata a»

Intervento di Marco1971 »

Apro questo filone, che si riallaccia a questa discussione su richiesta di Freelancer.

In realtà la cosa era già stata discussa qui.

Ma aggiungo la citazione di Alfonso Leone, fornitami in privato da Roberto:
Come forma unica di dativo (cioè senza distinzione di genere o di numero, ma anche senza distinzione tra persone o cose) l’Italia popolare usa di solito ci: (Ci dico ‘dico a lui o a lei o a loro’, “Mi venne il pallone tra i piedi e ci diedi un calcio’) che l’italiano comune conosce solo con rifermento alla prima persona plurale (‘a noi’, oltre che ‘noi’ oggetto).
L’energica condanna poi (da parte dei grammatici) di questo ci con riferimento a persona, in luogo di gli le loro, ha fatto sì – come almeno io credo – che queste ultime forme venissero non di rado sentite come adatte solo alle persone... In realtà, vanno invece benissimo anche per le cose: “Mi venne il pallone tra i piedi e gli diedi un calcio”, “Si accosto alla sedia e le posò sopra il fagotto”, “Ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra” (Manzoni).
Mi fermo qui per ora, lasciando la parola a chi vorrà prenderla. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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