Riflessivi apparenti

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Fausto Raso
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Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Riflessivi apparenti

Intervento di Fausto Raso »

Sentite ciò che sostiene il linguista del Corriere della Sera
Ecco la mia risposta:
Il quesito credo che meriti una risposta piú dettagliata, trattandosi di un verbo riflessivo apparente.
Con i riflessivi apparenti (quelli in cui le particelle pronominali sono complemento di termine), dunque, l’accordo con il soggetto si può o non si può fare, dipende dal gusto di chi parla o scrive. Si può, dire, per esempio: mi sono lavato le mani o mi sono lavate le mani; ci siamo voluto bene o ci siamo voluti bene. Nel caso in questione, quindi, tutt’e due le forme sono corrette. Quando, però, l’oggetto è posto prima del verbo ed è nuovamente rappresentato dai pronomi “lo”, “la”, “li”, “le”, “ne” l’accordo si deve fare sempre con il nome al quale si riferisce: le mani me le sono lavate; bene ce ne siamo voluto, eccome.

Fausto Raso
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Condivido la sua necessaria risposta, caro Fausto. Ma aggiungerei che Mi sono lavate le mani appartiene ormai a un registro letterario. Non è, insomma, una formulazione neutra nell’italiano normale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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