Correlazione dei tempi

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

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Ste.Stringa
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Iscritto in data: lun, 09 set 2013 17:17

Correlazione dei tempi

Intervento di Ste.Stringa »

Salve di nuovo, cari amici.
Questa volta vorrei sottoporvi dei quesiti relativi alla correlazione dei tempi e il loro utilizzo in generale (sfumature, obblighi...)

1)

Immagino che quella sera abbia guardato la tv.
Immagino che quella sera avesse guardato la tv.


- In cosa differiscono esattamente? Qualora dovessi riferire di un uomo che stava guardando la televisione, perché dovrei scegliere di usare una forma piuttosto che l’altra?

Chiunque abbia avuto questa idea è pregato di farsi avanti
Chiunque avesse avuto questa idea è pregato di farsi avanti


Come sopra, quando è più corretto usare una delle due forme?

2)

Marco, neanche fosse un meccanico, si mise a trafficare col motore.
Marco, neanche fosse stato un meccanico, si mise a trafficare col motore.


A livello di concordanza si direbbe più corretta la seconda, però in quella che vado a scriverle, sono abbastanza convinto ci vada il “fosse” ma non capisco se si tratti di una questione di consecutio temporum o altro. Qualcuno sa spiegarmi?

Aspettarono il momento giusto, ed entrambi sapevano esattamente quale fosse


3)

Mi chiedevo se i mattoni siano davvero così pesanti
Mi chiedevo se i mattoni fossero davvero così pesanti


Questa è una mia curiosità e cercherò di spiegare questa follia.
Ipotizziamo che io stia parlando con un muratore al lavoro.
Se dicessi “Mi chiedevo se i mattoni siano davvero così pesanti” capisco l'errore, ma mi sembra di indicare che i mattoni sono pesanti tuttora. Dicendo “Mi chiedevo se i mattoni fossero davvero così pesanti” mi sembra di esprimere che i mattoni fossero pesanti prima e adesso non più.
È un dubbio ingiustificato, vero? :lol:

4)

Mi porto un panino in caso

Mi venga fame ?
Mi venisse fame ?


Si portava un panino in caso:

Le venisse fame?
Le fosse venuta fame?

_____

Chiunque volesse venire a casa mia è invitato
Chiunque voglia venire a casa mia è invitato


Nei casi sopra citati, non riesco a capire se si tratti di sfumature riguardanti la formalità o se sia vigente un obbligo relativo alla consecutio temporum.


5)

In cosa differiscono queste due frasi?

1) <<Chiunque>>
2) <<Chiunque>>

In quanto alle prossime frasi, non riesco a concludere correttamente la frase con il trapassato

1) <<Chiunque>>
2) <<Chiunque>>

E come la possiamo rendere al futuro?
Chiunque sarebbe scappato, sarebbe stato catturato?
Francamente mi suona male.


Scusate la mole di "lavoro". Spero possiate aiutare questo povero stolto.
:wink:
Stefano[/b]
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

(1) Immagino che quella sera abbia guardato la tv.
(2) Immagino che quella sera avesse guardato la tv.

La frase (1) è normale; la (2) presupporrebbe l'espressione di un prima di: Immagino che quella sera, prima di andare a letto, avesse guardato la tv. Mentre sarebbe normale col verbo al passato senz'altro aggiunto: Immaginavo che quella sera avesse guardato la tv.

(3) Chiunque abbia avuto questa idea è pregato di farsi avanti.
(4) Chiunque avesse avuto questa idea è pregato di farsi avanti.

Qui la scelta dipende dal grado di probabilità col quale si considera il fatto di aver avuto l'idea. Il congiuntivo imperfetto accentua l'improbabilità (e quindi ci si aspetterebbe sarebbe pregato di farsi avanti).

(5) Marco, neanche fosse un meccanico, si mise a trafficare col motore.
(6) Marco, neanche fosse stato un meccanico, si mise a trafficare col motore.

Mi paiono possibili entrambe le formulazioni, e se consideriamo queste riformulazioni, vediamo che il tempo composto esprime anteriorità:

(7) Marco, anche se non era un meccanico, si mise a trafficare col motore.
(8) Marco, anche se non era (mai) stato un meccanico, si mise a trafficare col motore.

La frase seguente ammette sia il congiuntivo sia l'indicativo.

(9) Aspettarono il momento giusto, ed entrambi sapevano esattamente quale fosse/era.

Mi chiedevo se è una forma attenuativa di Mi chiedo se, quindi la frase (10) si riferisce al momento dell'enunciazione e la (11) al passato (cioè in una situazione nel passato).

(10) Mi chiedevo se i mattoni [in generale] siano davvero così pesanti.
(11) Mi chiedevo se i mattoni [in quella circostanza] fossero davvero così pesanti.

In (12) e (13) abbiamo di nuovo una sfumatura, rispettivamente, di maggiore o minore probabilità.

(12) Mi porto un panino nel caso che mi venga fame.
(13) Mi porto un panino nel caso che mi venisse fame.

Al passato, se si usa l'imperfetto, è d'obbligo il congiuntivo imperfetto, perché si parla di abitudine:

(14) Si portava un panino nel caso che le venisse fame.

Il congiuntivo trapassato si userà col passato remoto (perché si esprime la posteriorità):

(15) Si portò un panino nel caso che le fosse venuta fame.

Per le frasi (16) e (17) valgono le considerazioni fatte per le frasi (3) e (4).

(16) Chiunque volesse venire a casa mia è invitato.
(17) Chiunque voglia venire a casa mia è invitato.

Mi fermo qui per ora.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ste.Stringa
Interventi: 19
Iscritto in data: lun, 09 set 2013 17:17

Intervento di Ste.Stringa »

Dubbi praticamente risolti, mille grazie.
Quindi in una frase tipo:

"Non so cosa darei perché la mia vita sia/fosse così"

si può parlare sempre di sfumature o qualsiasi caso in cui si faccia un'ipotesi (e quindi non solo il periodo ipotetico introdotto da se, nel caso cui in ecc..) vuole che si utilizzi il congiuntivo imperfetto?

Grazie
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ste.Stringa ha scritto:"Non so cosa darei perché la mia vita sia/fosse così"
In dipendenza da un condizionale, è preferibile il congiuntivo imperfetto, tranne effetti speciali. In presenza di due opzioni, se non ci sono particolari intenzioni espressive o artistiche, conviene scegliere quella piú naturale, quella che il lettore o ascoltatore si aspetta.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ste.Stringa
Interventi: 19
Iscritto in data: lun, 09 set 2013 17:17

Intervento di Ste.Stringa »

Quindi, volendo elaborare una frase in cui ipotizziamo che in un tempo anteriore rispetto al periodo che vado a citare, una donna dai capelli biondissimi si aggirava per una valle e veniva scambiata per un angelo tanto era bella, quale delle seguenti frasi sarebbe più corretto scegliere?

- Chiunque l'avesse vista da lontano, l'avrebbe scambiata per un angelo.
- Chiunque la vedesse da lontano, l'avrebbe scambiata per un angelo.
- Chiunque l'avrebbe vista da lontano, l'avrebbe scambiata per un angelo.

Per quanto riguarda le prime due, non riesco a intendere quale sia l'esatta differenza, mentre alla terza riesco a dare, per l'appunto, un valore di futuro nel passato.
"Chiunque l'avrebbe vista -da quel momento in poi- l'avrebbe scambiata...".
È corretto?
Utente cancellato 1998

Re: Correlazione dei tempi

Intervento di Utente cancellato 1998 »

Salve, scusate se il mio intervento non è propriamente convenzionale, ma approfitto del tema in discussione - benché sia molto datato - per chiedere il vostro gentile contributo, a seguito di ricerche - rivelatesi vane - operate dal sottoscritto:
sapreste indicarmi un filone o, eventualmente, un articolo esterno al forum, in cui sia trattato in maniera completa il rapporto tra consecutio e gradi di probabilità di un evento (non conosco il termine esatto, se esiste, che identifichi l'argomento), ai fini della scelta dei tempi verbali nella composizione dei periodi?
Non essendo un linguista né, in generale, un addetto ai lavori, mi capita talvolta di impantanarmi nella sintassi di certe costruzioni complesse o inusuali, e padroneggiare le regole vorrebbe dire ridurre i casi di "blocco" davanti a questo o quel tipo di proposizione.
Mi rendo conto che l'argomento non è di rapida semplificazione, ma ricevere qualche ragguaglio sarebbe comunque un passo in avanti.
Grazie di cuore.
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