Criteri per stabilire se un verbo è servile

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Moderatore: Cruscanti

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Maestro Italiano
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Iscritto in data: mar, 07 ago 2018 12:37

Criteri per stabilire se un verbo è servile

Intervento di Maestro Italiano »

Un caloroso saluto a tutti i cruscanti!
Dunque, incuriosito a seguito di uno scambio di vedute su di una frivola questione linguistica, ho fatto una piccola ricerca sul dizionario Treccani, quello digitale.
Non è che ne abbia poi cavato un granché. Difatti, alla voce verbi servili informa che "...alcune grammatihe considerano verbi servili anche solere, sapere, desiderare, osare, ..." Altro non lascia trapelare.

Orbene, al di là delle risposte non molto esaurienti -a mio parere- , mi chiedevo appunto quali fossero i criteri per stabilire se, ad esempio, sapere è un verbo servile ed un altro non lo è. Tutto qui.
La domanda è banale? Fuori luogo? Nel posto sbagliato? Chiedo venia.
Un augurio di buon proseguimento.

P.S. Ho notato che molti utenti possono mostrare la firma, una frase che li distingue. Forse solo i pezzi grossi di questo forum possono usufruire di questo accessorio?
Avatara utente
Millermann
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Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
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Re: Criteri per stabilire se un verbo è servile

Intervento di Millermann »

Salve, caro Maestro. Le consiglio di leggere anche quest'articolo dell'Enciclopedia dell'Italiano Treccani, che potrà forse chiarire alcuni dei suoi dubbi. :)
Maestro Italiano ha scritto:Ho notato che molti utenti possono mostrare la firma, una frase che li distingue. Forse solo i pezzi grossi di questo forum possono usufruire di questo accessorio?
Credo di sí... bisogna essere abbastanza "grossi", se non erro, da aver già al proprio attivo la bella cifra di 10 interventi! :mrgreen:
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Maestro Italiano
Interventi: 100
Iscritto in data: mar, 07 ago 2018 12:37

Intervento di Maestro Italiano »

Sì, ha ragione. Bastava che avessi cercato meglio...
Però, è curioso il fatto che secondo tali criteri, sui quali non ho niente da contestare, i soli verbi potere, volere e dovere sono servili e tutti gli altri no. Per venire infine a sapere, sempre dalla stessa fonte, che altre grammatiche considerano i verbi come solere, preferire, sapere, ecc., a tutti gli effetti verbi servili. Quest'ultime, evidentemente, lo fanno basandosi su altri criteri.
Uno come me arriva alla conclusione che per alcuni ci sono certi criteri non validi per tutti. Ma d'altra parte si sa, la lingua non è come la matematica dove due più due fa sempre quattro. Lei non trova, caro Millermann? :)

M.I
Avatara utente
lorenzos
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Iscritto in data: lun, 30 mar 2015 15:59

Intervento di lorenzos »

Gentile Millermann, nel collegamento all’Enciclopedia dell'Italiano (2011) si legge
i verbi solere, preferire, osare, desiderare non ammettono la libertà di posizione dei clitici:
(15) *ci sono solito andare → sono solito andarci
(16) *mi preferisco mangiare una mela → preferisco mangiarmi una mela
(17) *non gli oso telefonare → non oso telefonargli
Certo non si può andare solo ad orecchio, soprattutto se sprovvisti di un idoneo bagaglio conoscitivo, ma confesso che non mi suonano stonate frasi come:
- Ci preferisco portare i clienti.
- Lo preferisco leggere prima di addormentarmi.
- Lo preferisco ascoltare alla radio.
- Mi piace molto ma non le oso rivolgere la parola.
- Mi mette soggezione e non le oso stare vicino.
Devo ascoltare più Bach che Wagner?
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1515
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Intervento di Millermann »

Come darvi torto, gentili amici?
Che la lingua non è come la matematica lo sappiamo bene e, andando a orecchio, entrano in gioco altre variabili (il tipo di italiano che siamo abituati a leggere/ascoltare, il retaggio del nostro dialetto, la nostra età...) che influiscono sul fatto che una data frase ci possa suonare piú o meno naturale.

E capita, talvolta, anche a chi si occupa di redigere le grammatiche. :P Alcuni argomenti, come, appunto, i verbi modali e la risalita dei clitici, sono e restano un po' controversi. La stessa Enciclopedia dell'Italiano Treccani, prima citata, non sempre è perfettamente coerente con sé stessa. Ad esempio, abbiamo visto che...
Enciclopedia dell'Italiano Treccani, alla voce [url=http://www.treccani.it/enciclopedia/verbi-modali_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/]Verbi modali[/url], ha scritto:Ad es., i verbi solere, preferire, osare, desiderare non ammettono la libertà di posizione dei clitici:
(15) *ci sono solito
andare → sono solito
andarci
Mentre...
la stessa enciclopedia, alla voce [url=http://www.treccani.it/enciclopedia/clitici_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/]Clitici[/url], ha scritto:La scelta dell’ospite è libera invece con certi verbi che reggono l’infinito: tali verbi sono i verbi modali (dovere, potere, sapere e volere), i verbi di moto a luogo deittici (andare e venire[…]) e i tre verbi aspettuali cominciare, continuare e solere
[…]
(20) c. vi soleva incontrare i compagni = soleva incontrarvi i compagni
Quindi: non solo [l'autore del]la voce Clitici include tranquillamente sapere tra i modali, ma in piú considera solere come uno dei verbi aspettuali che consentono la risalita del clitico (con tanto d'esempio)!
Invece, alla voce Verbi modali, si spiega che il motivo per cui solere non può essere considerato modale è proprio il fatto che «non ammett[e] la libertà di posizione dei clitici», con esempio (asteriscato) anche qui, però basato sulla locuzione «essere solito». :?

Che cosa pensare, dunque? Se perfino la stessa, importante opera mostra opinioni non perfettamente convergenti, credo sia davvero difficile riuscire a trovare (da noi) risposte univoche ai nostri dubbi linguistici. Ecco perché a volte ci serve il contributo dei piú esperti! Giusto? ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Maestro Italiano
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Iscritto in data: mar, 07 ago 2018 12:37

Intervento di Maestro Italiano »

Parole giuste, saggio Millermann.
La ringrazio per la sua buona disposizione a discutere su questi fatti linguistici della nostra amata lingua.

M.I
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