Congiuntivo e condizionale

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Giovanni Ruffini
Interventi: 1
Iscritto in data: mer, 03 apr 2019 9:42

Congiuntivo e condizionale

Intervento di Giovanni Ruffini »

Buonasera a tutti, sono da poco iscritto al forum e ho seguito con interesse diverse discussioni. Colgo l'occasione per proporvi un quesito che, sono sicuro, avrete già affrontato parecchie volte. Pertanto, mi scuso in anticipo per la riproposizione di un argomento già ampiamente trattato, e ringrazio vivamente tutti coloro che parteciperanno attivamente alla discussione.

Mi si propongono le tre frasi:
1) se fossi sicuro che non si arrabbierebbe, gli direi la verità;
2) se fossi sicuro che non si arrabbiasse (il doppio congiuntivo è parecchio ricorrente, si tratta di attrazione modale?), gli direi la verità;
3) se fossi sicuro che non si arrabbia, gli direi la verità.

Quale (o quali), tra questi periodi, è quello corretto.
Il mio dubbio più grande riguarda, in particolare, la prima opzione.
Gran parte delle discussioni analoghe in cui mi sono imbattuto propende a considerare errata la prima scelta.
Ma, scomponendo la frase e ottenendo: 1) se fossi sicuro che 2) "se gliela dicessi" 3) non si arrabbierebbe 4) gli direi la verità, la frase non risulterebbe logicamente e grammaticalmente corretta?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Tutto giusto! Non c'è nulla da aggiungere a quello che ha scritto: sono corrette tutt'e tre le frasi (la terza in un registro piú colloquiale) per le ragioni da lei giustamente esposte.

Un esempio dall’epistolario di Foscolo, col condizionale:

O amami; amami come puoi; amami quand’anche io fossi condannato a un esilio perpetuo lungi da te; – oh se fossi sicuro che tu non ti dimenticheresti di me, che mi ameresti quand’anche il mio cuore non mi battesse più dentro il petto, quand’anche gli occhi miei non potessero più aprirsi a vederti, e ad amarti…

Benvenuto! :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Lutor
Interventi: 39
Iscritto in data: ven, 22 feb 2019 14:06

Intervento di Lutor »

Nella 2, un'opzione con il congiuntivo presente potrebbe essere contemplata?

"Se fossi sicuro che non si arrabbi, gli direi la verità"
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

L’escluderei: l’aggettivo sicuro, nella forma affermativa al presente, regge l’indicativo – e di conseguenza anche il condizionale (Sono sicuro che è/sarà/era/fu/sarebbe possibile). Nella frase in apertura del filone, per attrazione, abbiamo la possibilità del congiuntivo imperfetto; ma il congiuntivo presente appare, qui, del tutto disacconcio – e difficilmente giustificabile anche considerando solo la pura, astratta, algida grammatica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Lutor
Interventi: 39
Iscritto in data: ven, 22 feb 2019 14:06

Re: Congiuntivo e condizionale

Intervento di Lutor »

Un'ulteriore delucidazione: succitata attrazione modale può avvenire in qualsiasi contesto, oppure si può avere solo in alcuni specifici casi? Ad esempio, i seguenti periodi possono ritenersi corretti?
  1. Se vedessi qualcuno che si comportasse/comporta in quel modo, mi arrabbierei.
  2. Se potesse consigliarmi qualcosa che mi aiutasse/aiuta, gliene sarei grato.
  3. Se capiste che vi stessero/stanno prendendo in giro, cosa fareste?
Ultima modifica di Infarinato in data mer, 17 apr 2019 15:36, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Riformattato elenco numerato
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Congiuntivo e condizionale

Intervento di Marco1971 »

Sí, sono frasi corrette.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 38 ospiti