«Trovare che» regge l’indicativo o il congiuntivo?

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Zabob
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«Trovare che» regge l’indicativo o il congiuntivo?

Intervento di Zabob »

Sul vocabolario Treccani in linea ho trovato :P questi esempi: “trovo che hai ragione”, “trovo che ha fatto benissimo”. Ora, io in questi casi avrei usato il congiuntivo, soprattutto nel primo (“trovo che tu abbia ragione”). Spesso poi trovo che ha la stessa valenza di mi pare che (es.: “trovo che tu sia troppo severo nei tuoi giudizi”), in cui il congiuntivo è d’obbligo.
Qual è il vostro parere?
Ultima modifica di Infarinato in data sab, 20 apr 2019 13:31, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Aggiunto collegamento a lemma Treccani
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Marco1971
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Re: «Trovare che» regge l’indicativo o il congiuntivo?

Intervento di Marco1971 »

La cosa ha sorpreso anche me, inducendomi a indagare. Come nel Treccani, trovo esempi con l’indicativo nello Zingarelli 1986 e nel Gabrielli bivolume. I dizionari piú recenti, in genere (Devoto-Oli 2008, DISC 1997), danno il congiuntivo (tranne il Garzanti 1989 e 2005 – esempio immutato: trovo che hai perfettamente ragione).

Tradizionalmente, in effetti, le attestazioni mostrano che trovare nel senso di «ritenere, giudicare» regge l’indicativo:

…poiché, dopo aver fatto un diligentissimo esame sul mio proprio spirito, e pregato altri di fare altrettanto sul loro, trovo che queste immagini non si formano una volta in venti… (Manzoni, Della lingua italiana, 1846)

Io mi rassegnerò a lasciarli sorridere; ma non son persuaso dell’oramai, e trovo che il problema è tutt’altro che superato. (Erminio Juvalta, Per una scienza normativa morale, 1905)

Imperocchè io trovo che a volere ovviare ai pericoli futuri e riscuoterci dei mali presenti, non ci ha se non una via…
…perciocchè io trovo che i nostri antichi con un sì fatto stato si avvantaggiarono di gran lunga dagli altri popoli…
(Leopardi, Operette morali d’Isocrate, 1825)

Tuttavia, nell’italiano d’oggi, mi sembra che, per non creare un’opinabile eccezione, sia preferibile considerare trovare alla stregua di tutti gli altri verbi esprimenti la soggettività ínsita in qualsiasi giudizio e costruirlo con il congiuntivo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Zabob
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Re: «Trovare che» regge l’indicativo o il congiuntivo?

Intervento di Zabob »

Il De Mauro dà esempi solo col congiuntivo ("trovo che sia un’ottima idea", "trovo che la situazione sia migliorata").
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Marco1971
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Re: «Trovare che» regge l’indicativo o il congiuntivo?

Intervento di Marco1971 »

Ovviamente: l’editio maior si noma Grande dizionario italiano dell’uso. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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