«Capire»: quando usare l’indicativo e quando il congiuntivo

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Lady Farinata
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«Capire»: quando usare l’indicativo e quando il congiuntivo

Intervento di Lady Farinata »

Ciao a tutti,

piacere di conoscervi, seppur solo virtualmente. Sono Lady Farinata. Mi trovo in un impiccio: spiegare ai miei alunni stranieri la differenza tra l'uso del verbo CAPIRE con l'indicativo e con il congiuntivo.

Cordiali saluti
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Re: «Capire»: quando usare l’indicativo e quando il congiuntivo

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Benvenuta! :)

Le differenze tra congiuntivo e indicativo per il verbo capire sono le stesse che valgono per gli altri verbi.

Il congiuntivo si usa per lo piú in proposizioni dipendenti. Nelle proposizioni indipendenti, supplisce alle persone mancanti dell’imperativo col valore di comando, preghiera, concessione, ecc. («capiscano quel che vogliono!»); esprime dubbio («che abbiano capito male?») o desiderio («magari capissero!», «l’avessi capito allora!»).

L’indicativo, invece, «serve in genere a esprimere oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto, e, soggettivamente, un’azione o una condizione pensate come reali» (Vocabolario Treccani, «indicativo»): es. «Non capisce una parola d’italiano». Compare anche in proposizioni subordinate: alcuni verbi, come dire, introducono proposizioni oggettive con il verbo di norma all’indicativo, es. «Dice che tornerà domani».

Tutto questo vale come un primissimo e parzialissimo approccio alla questione. Mi dica pure se i suoi dubbi riguardano altri aspetti.
Avatara utente
Animo Grato
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Re: «Capire»: quando usare l’indicativo e quando il congiuntivo

Intervento di Animo Grato »

Forse Lady Farinata* (a cui do il mio personale benvenuto) si riferiva alla doppia possibilità di capire di reggere l'indicativo e il congiuntivo.
Mi pare che Luciano Satta, nel suo Ma Che Modo (che purtroppo ora non ho sottomano), osservi che, mentre la costruzione normale è con l'indicativo (l'ispettore capì che l'assassino non era il maggiordomo), quando capire ha la sfumatura di ammettere, concedere si può avere anche quella con il congiuntivo (capisco che tu sia turbato, ma cerca di controllarti).

* Degli Uberti? Di ceci? Di grano?
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Lady Farinata
Interventi: 2
Iscritto in data: mar, 30 lug 2019 17:45

Re: «Capire»: quando usare l’indicativo e quando il congiuntivo

Intervento di Lady Farinata »

Buonasera e grazie ad entrambi per le risposte. Mi riferivo alla doppia possibilità del verbo "Capire" di reggere l'indicativo ed il congiuntivo.
Quanto al mio nome, esso si riferisce a Farinata degli Uberti, il primo personaggio della commedia dantesca che ho incontrato alle scuole medie. Sono, però, una donna e quindi Lady Farinata.
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