Sinora, ho avuto modo di riscontrare codesta costruzione solo nelle subordinate di tipo temporale, causale, finale, condizionale e relativa (le cosiddette frasi infinitive riscontrabili nella pagina del Treccani, riportata qui); in ordine alla suddetta costruzione, oggetto principale di questa discussione, per mio conto, essa può riscontrarsi (solo) nel linguaggio forense.
Stante (ed omesso) l'ambito giuridico, una siffatta costruzione può considerarsi confacente anche ad un linguaggio sorvegliato più "generico"?
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Di più: codesto uso può riscontrarsi nella letteratura?Cordiali Saluti.