Pronomi relativi e futuro anteriore

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Noctisdomina
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Pronomi relativi e futuro anteriore

Intervento di Noctisdomina »

Buongiorno,
nel corso di una narrazione ho proferito: "Chi avrà accettato la sfida vincerà la sua spada".
Avrei dovuto adoperare il futuro semplice?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Pronomi relativi e futuro anteriore

Intervento di Marco1971 »

Come abbiamo visto qui, il futuro anteriore nella subordinata non è obbligatorio, solo proprio di una lingua piú sorvegliata.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
DON FERRANTE
Interventi: 345
Iscritto in data: sab, 05 set 2020 17:08

Re: Pronomi relativi e futuro anteriore

Intervento di DON FERRANTE »

Bisogna capire cosa vuol intendere, Noctisdomina. Intanto, la vittoria della spada è strettamente legata all'accettazione della sfida? Ovvero, io accetto, che vinca o perda, e tanto basta per farmi ottenere la spada? Così sembra trasparire dalla sua frase.

In secondo luogo, il futuro anteriore (o secondo o esatto) esprime un rapporto temporale, appunto di anterioriorità, rispetto al futuro semplice. È quindi un tempo relativo. O può anche esprimere azione "perfetta", compiuta, anche puntuale. Ma qui è eminentemente questione di rapporto temporale. Non c'è niente di agrammaticale nella sua frase.
Esempio: "chi avrà vinto la finale riceverà una coppa". Ma posso egualmente dire, ed è la formula più usata: "chi vincerà la finale riceverà..." se non voglio sottolineare l'anteriorità.
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