Modo e tempo della relativa nella protasi

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Noctisdomina
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Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di Noctisdomina »

Buonasera,
la relativa dipendente dalla protasi di un periodo ipotetico quali modi e tempi ammette?
In ispecie, ho sentito dire: "Se ci fosse stato un agente che avrebbe potuto sollecitare il mercato..."
Avatara utente
Marco1971
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Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di Marco1971 »

Provi a vedere se questo filone risponde in parte al suo quesito. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Noctisdomina
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Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di Noctisdomina »

Grazie.
Dunque il condizionale (come avevo supposto) è sempre errato?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di Marco1971 »

Dire mai o sempre è difficile e imprudente. Nella frase proposta non saprei giustificare un condizionale (se non si comincia a inventare ellissi all’infinito). Direi che in genere, per un evento «temporale», la relativa dipendente da un periodo ipotetico dell’irrealtà va al congiuntivo imperfetto o trapassato secondo i casi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
DON FERRANTE
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Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di DON FERRANTE »

Certo non possiamo escludere il condizionale dalla relativa, che, per sua natura, aggiunge un'informazione all'antecedente/testa necessaria (restrittive) o non necessaria (appositive), ma autonoma e perlopiù acronica.
Qua si ricade nel gioco delle ellissi o delle improprie o caratterizzanti:
A) Se avessi fatto la scelta che avrei fatto io (+ellissi), ne saremmo usciti vincitori.
B) Se avessi fatto una scelta che ha/abbia/avesse/avesse avuto una logica, ne saremmo usciti vincitori.
Ultima modifica di DON FERRANTE in data dom, 04 ott 2020 0:32, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di Marco1971 »

Qui sconfiniamo nelle frasi da laboratorio, di un’estrema innaturalità: sono frasi teoricamente possibili ma per la maggior parte improbabilissime, direi quasi «inutilizzabili».
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
DON FERRANTE
Interventi: 345
Iscritto in data: sab, 05 set 2020 17:08

Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di DON FERRANTE »

Così inusitato non lo definirei un esempio del tipo A.
Forse un filo più elaborato, perché riapre un'ipotesi ellittica, ma non denigrabile.
Chiaro che bisognerebbe fare un'analisi ben sceverata tra restrittive aperte e restrittive più propriamente caratterizzanti.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di Marco1971 »

Una frase come Se avessi fatto una scelta che ha/abbia una logica, ne saremmo usciti vincitori presenta due incomodi: da una parte, credo che in questo caso sarebbe piú naturale dire Se avessi fatto una scelta logica o che ha/abbia una sua logica; dall’altra, abbiamo un ne che il contesto non permette di ricondurre a un antecedente.

L’ellissi del primo esempio, quale potrebbe essere? Se avessi fatto la scelta che avrei fatto [se mi fosse stata suggerita], ne saremmo usciti vincitori? Ammetterà che qui siamo nel dominio dell’insolito...

È questo lo svantaggio di molti esempi creati a tavolino: se non sono ben congegnati, diventano poco plausibili. Piú proficuo mi pare addurre enunciati reali, prodotti non per un’esemplificazione grammaticale, ma per ragioni comunicative o creative.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
DON FERRANTE
Interventi: 345
Iscritto in data: sab, 05 set 2020 17:08

Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di DON FERRANTE »

Signor Marco, mi ha frainteso (anzi, non ho chiarito io). L'esempio voleva intendere "se tu avessi fatto la scelta che avrei fatto io (se mi fossi trovato al tuo posto)...".
Del "ne" anaforico possiamo fare a meno; si può tranquillamente scrivere "avremmo vinto". Stessa cosa per "una logica" o "una sua logica" o "che abbia (un) senso" o "che abbia un po' di senso". L'esempio prescinde dal contesto e dai dettagli attributivi o circostanziali: è un tipo sintattico e basta.
Più che l'esempio B, in cui ho allineato per scrupolo un'ampia gamma di tempi e modi possibili, è l'esempio A che andrebbe sconfessato.
Avatara utente
lorenzos
Interventi: 652
Iscritto in data: lun, 30 mar 2015 15:59

Re: Modo e tempo della relativa nella protasi

Intervento di lorenzos »

Mi scuso se propongo frasi da laboratorio ma mi piacerebbe avere un'opinione sulla loro correttezza:
1. Se tu avessi preso la decisione che avrei preso io...
2. Se ci fosse stato qualcuno che avrebbe potuto aiutarmi...
Grazie.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
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