Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

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Noctisdomina
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Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Noctisdomina »

Buongiorno,
il verbo della temporale dipendente da un imperativo può essere coniugato al futuro anteriore?
Esempio di enunciazione affermativa: "Appena sarà stata pubblicata l'ordinanza, avvisami".
Esempio di enunciazione negativa: "Non togliere mai la mascherina, quando avrai ricevuto il tecnico".
Ultima modifica di Noctisdomina in data sab, 24 ott 2020 16:25, modificato 2 volte in totale.
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Marco1971
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Marco1971 »

Certo. L’imperativo esprime sotto forma di ordine una principale al presente, e il presente si sostituisce spesso al futuro, specie nella lingua parlata:

Appena sarà stata pubblicata l’ordinanza, devi /dovrai avvisarmi.

Non devi / Non dovrai togliere la mascherina, quando avrai ricevuto il tecnico.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Noctisdomina
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Noctisdomina »

Grazie.
Tra la principale e la subordinata è obbligatoria la virgola?
DON FERRANTE
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di DON FERRANTE »

Nessun inciampo nella frase 1, comunque colloquiale: col futuro anteriore, di solito, esprimiamo, a ragione, sia il compimento dell'azione (azione compiuta, "perfetta") sia la sua anteriorità rispetto al momento di riferimento, sempre collocato nel futuro.
Nel nostro caso, "appena" ci significa un'anteriorità immediata, rispetto al più generale "dopo che":

Tu mi avviserai (momento di riferimento nel futuro), appena sarà stata pubblicata (momento dell'avvenimento futuro, ma anteriore all'altro) .

Da notare che l'imperativo presente può fungere anche da futuro. Nell'esempio l'ho parafrasato con un indicativo futuro iussivo per mettere più in chiaro i rapporti temporali.

La frase 2 mi suona un po' marginale: nel caso specifico l'imperativo accompagnato dal "mai" fa avvertire un obbligo che deve perdurare per tutto il tempo che si prolunga l'azione indicata nella temporale. Opterei per: "Non togliere mai la mascherina, quando( per tutto il tempo che) riceverai (accoglierai, starai con) il tecnico".
Così la interpreto di primo acchito.
Oppure, se voglio sottolineare l'anteriorità: Non togliere mai la mascherina, dopo che avrai/dopo aver ricevuto il tecnico".
Ultima modifica di DON FERRANTE in data sab, 24 ott 2020 16:54, modificato 6 volte in totale.
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Marco1971
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Marco1971 »

Noctisdomina ha scritto: sab, 24 ott 2020 15:40 Tra la principale e la subordinata è obbligatoria la virgola?
In una lingua curata, la virgola tra principale e subordinata è generalmente obbligatoria.
DON FERRANTE ha scritto: sab, 24 ott 2020 15:44 La frase 2 mi suona un po' marginale: nel caso specifico l'imperativo accompagnato dal "mai" fa avvertire un obbligo che deve perdurare per tutto il tempo che si prolunga l'azione indicata nella temporale.
Appunto: qui si invita l’interlocutore a non togliere la mascherina per tutto il tempo che si sarà in presenza del tecnico, dal suo entrare in casa al suo uscirne. Non mi pare affatto un enunciato marginale, direi anzi assai spontaneo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
DON FERRANTE
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di DON FERRANTE »

Infatti, signor Marco. Ho scritto «mi suona un po'», vista la colloquialità. L'interpretazione, almeno la mia e pure la sua, mi sembrerebbe quella della simultaneità. È l'uso del futuro anteriore che, proprio per questo, mi suona stridente.
A meno che si voglia interpretare l'enunciato effettivamente come anterioriorità, e quindi "quando = dopo che", e il futuro anteriore sarebbe più… di casa.
Ultima modifica di DON FERRANTE in data sab, 24 ott 2020 16:30, modificato 3 volte in totale.
Noctisdomina
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Noctisdomina »

In un registro sorvegliato si dovrebbe sostituire l'imperativo con il futuro semplice?
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Marco1971
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Marco1971 »

DON FERRANTE ha scritto: sab, 24 ott 2020 16:22 A meno che si voglia interpretare l'enunciato effettivamente come anterioriorità, e quindi "quando = dopo che", e il futuro anteriore sarebbe più… di casa.
Quando avrai ricevuto il tecnico indica per forza l’anteriorità. Quando avrai ricevuto il pacco, non aprirlo subito, è evidente che prima si riceve il pacco e poi si considera la sua apertura o no. Quando avrai finito il lavoro, telefonami. Ecc.
Noctisdomina ha scritto: sab, 24 ott 2020 16:28 In un registro sorvegliato si dovrebbe sostituire l'imperativo con il futuro semplice?
L’imperativo può anche appartenere a un registro aulico e poetico, ma dipende dal verbo, da ciò che si esprime. In genere, nella lingua formale, si evita l’imperativo perché appare spesso troppo brutale, e si ricorre a formule del tipo La preghiamo di..., La invitiamo a..., o, eventualmente, a un futuro.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
DON FERRANTE
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di DON FERRANTE »

Appunto per questo. Se l'interpretiamo come simultaneità, che è quanto abbiamo provato a fare, cosa dovrei anteriorizzare?
Ed ecco lo stridore; e quindi opziono il futuro semplice. A meno che... quanto sopra.
Avatara utente
Marco1971
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Re: Futuro anteriore in correlazione con l’imperativo

Intervento di Marco1971 »

Non ho mai parlato di simultaneità nel mio primo messaggio.

Il futuro anteriore può esprimere la simultaneità solo rispetto a un altro futuro anteriore (Quando Lei avrà finito di pettinarmi, io avrò finito di odiarla, Saint-John Perse, traduzione mia a memoria), struttura poco usuale. In tutti gli altri casi, esprime anteriorità.

E credo che possiamo chiudere qui questo filone.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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