«Uno dei pochi che ha/hanno»

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DON FERRANTE
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«Uno dei pochi che ha/hanno»

Intervento di DON FERRANTE »

Provo a riproporre e stimolare qualche ipotesi al riguardo.
Il caso è la doppia opzione (singolare/plurale) nella relativa, che talune grammatiche spiegano, senza prescrizione normativa, con la concordanza grammaticale (pochi che hanno) o la concordanza a senso (uno... che ha).
Un esempio tra i molteplici:
Andrea è uno dei pochi che ha/hanno gli occhiali.
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Marco1971
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Re: «Uno dei pochi che ha/hanno»

Intervento di Marco1971 »

E che cosa vuole aggiungere che non sia già stato detto e dimostrato nell’altro filone?

La potrà forse rassicurare quel che dice Grevisse, per il francese, facendo linguistica comparativa:

Le pronom relatif est précédé de un de + nom ou pronom pluriels : Il répondit à un des professeurs qui l’INTERROGEAIT... ou ...qui l’INTERROGEAIENT. (Grevisse, Le bon usage, De Boek, Bruxelles, 2008, § 931, d), 2, p. 1157)

Sono possibili entrambi gli accordi, in italiano come in francese. Non ci sono ipotesi da formulare.

Mi sembra che questo filone non contribuisca in modo alcuno all’approfondimento dei fenomeni linguistici ma sia stato aperto «tanto per scrivere qualcosa», ragion per cui lo chiudo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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