«La sola Giulia»

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Moderatore: Cruscanti

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Utente cancellato 1998

«La sola Giulia»

Intervento di Utente cancellato 1998 »

Buonasera,
ho sentito la frase seguente
Stefano e Giulia sono in comunione di beni. La sola Giulia ha di recente ereditato un immobile.

Mi (e vi) domando se (la sola...) sia un uso conforme.

Grazie e auguri a tutti.
valerio_vanni
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Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
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Re: «La sola Giulia»

Intervento di valerio_vanni »

Al mio orecchio suona male.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: «La sola Giulia»

Intervento di Marco1971 »

Benché appaia inusuale il solo/la sola + nome proprio, invece corrente coi nomi comuni, qualche esempio si trova:

Ma tempo è già d’entrare nel sentimento morale e teologico di questo poema; qual sentimento, se io per le sue parti volessi esporre, verrei sopra il solo Dante a consumar interamente l’opera mia. (Gravina, Della ragion poetica, 1708)

E per esempio di quella celeste naturalezza colla quale ho detto che gli antichi esprimevano il patetico, può veramente bastare il solo Petrarca ch’io metto qui fra gli antichi... (Leopardi, Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, 1818)

Come, avendo letto fra i lirici il solo Petrarca, mi pareva che dovendo scriver cose liriche, la natura non mi potesse portare a scrivere in altro stile ec. che simile a quello del Petrarca. (Leopardi, Zibaldone, 1832)

Osserviamo che il sintagma non compare, in questi esempi, come invece nell’esempio con Giulia, in funzione di soggetto. Non so se c’entri qualcosa, ma quando qualcosa suona un po’ strano, meglio ricorrere a una formulazione piú abituale: solo Giulia ha di recente ereditato...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Utente cancellato 1998

Re: «La sola Giulia»

Intervento di Utente cancellato 1998 »

Ringrazio di cuore per le risposte.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: «La sola Giulia»

Intervento di Marco1971 »

È comunque interessante osservare come la funzione grammaticale, oltreché la sua posizione, possa influire sul grado di naturalezza o accettabilità in certi casi:

(1) ?La sola Giulia ha ereditato un immobile.

(2) L’immobile è stato ereditato dalla sola Giulia.

(3) ?Il solo Carlo ricevette un ringraziamento.

(4) Il ringraziamento andò al solo Carlo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Utente cancellato 1998

Re: «La sola Giulia»

Intervento di Utente cancellato 1998 »

Sono perfettamente d'accordo con la sua osservazione, signor Marco. Per puro spirito di conoscenza (e di pignoleria), mi piacerebbe sapere se il sintagma in questione, in funzione di soggetto, sia corretto, per quanto anomalo all'orecchio.
Continuerò a scandagliare i miei testi...
Grazie ancora!
Avatara utente
Infarinato
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Re: «La sola Giulia»

Intervento di Infarinato »

Curzio ha scritto: gio, 24 dic 2020 9:57 Sono perfettamente d'accordo con la sua osservazione, signor Marco. Per puro spirito di conoscenza (e di pignoleria), mi piacerebbe sapere se il sintagma in questione, in funzione di soggetto, sia corretto, per quanto anomalo all'orecchio.
Come ognun sa, la norma grammaticale è determinata dall’uso [cólto contemporaneo], quindi, se a noi tutti parlanti nativi quelle frasi risultano un po’ anomale, faremo bene a fidarci della nostra competenza linguistica. ;)

Tuttavia, a ben guardare, negli esempi letterari riportati da Marco, Petrarca è un cognome [illustre], non un prenome (per cui si può dire anche il Petrarca senz’aggettivi), e nel primo è pure soggetto.

Quanto ai prenomi, almeno in teoria, dovrebbe valere la regola generale enunciata dal Serianni (Grammatica italiana, §IV.21, p. 169):
[s]i usa l’articolo quando il nome sia specificato: «il buon Titiro» (Tasso), «la buona Agnese» (Manzoni), «ieri ho visto la Franca dei suoi giorni migliori», «il Virgilio dell’Eneide è ben diverso dal poeta delle Bucoliche».
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