Sostantivi giustapposti

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Olya
Interventi: 46
Iscritto in data: dom, 16 mar 2014 12:04
Località: Russia

Sostantivi giustapposti

Intervento di Olya »

Buongiorno!

Vorrei chiedere un aiuto su un fenomeno che non trovo nei libri di grammatica ma incontro spesso nei libri, giornali e nel parlato. Sostantivi appaiati, cioè le costruzioni "sostantivo + sostantivo" in cui il secondo sostantivo funge da aggettivo e non concorde con il primo.

Di esempi ne ho tanti.
In alcuni vedo la preposizione sottintesa, per esempio: "sala riunioni" → "sala per riunioni", "condizioni base" → "condizioni di base", ecc. ("pausa (di) pranzo", "abiti (da) donna", "allerta (per) neve"...)
In altri invece la preposizione non c'è, neanche implicita.
Per esempio: "asilo nido", "busta paga", "maschio alfa", "offerta lampo", "ragazza squillo", "bambino prodigio", "porta finestra", "cane segugio", ecc.

Mi sembra strano il fatto che il secondo sostantivo di solito non cambia né nel genere, né nel numero. Ad esempio, il "bambino prodigio" nel plurale diventa "bambinI prodigiO", il "cane segugio" fa "canI segugiO". Per analogia con la mia lingua madre mi viene sempre da cambiare anche il secondo nome, dire "bambini prodigi", "cani segugi" e simile. Mi sto ancora abituando all'idea di lasciare invariata la seconda parola.

Nello stesso tempo non sono sicura come si fa nei casi come "ragazza madre". La ricerca su Google mi trova 187.000 risultati per "ragazzE madrE" (virgolettato) e 1.200.000 risultati per "ragazzE madrI" (sempre virgolettato). 36 risultati per "leprI femminA" e 312 risultati per "leprI femminE". Come se il secondo sostantivo deve concordare con il primo. Mentre ricordo un esempio da un libro di Alessandro Baricco, Emmaus, “Cresciamo, nell’idea di essere degli eroi – ma tuttavia di un tipo strano, che non discende nella tipologia classica dell’eroe – non amiamo infatti le armi, né la violenza, né la lotta animale. Siamo eroi femmina, per quel nostro insinuarci nella bagarre a mani nude, forti di un candore infantile..." L'autore usa la stessa costruzione, "eroi femmina", non cambiando il secondo sostantivo.

Insomma, sono confusa.
Volevo chiedere se esistesse una regola alla quale appoggiarmi.
Come posso sapere in quali casi è possibile formare una costruzione simile? Esiste "un’offerta lampo", "una rapina lampo", "un treno lampo". Posso allo stesso modo formare "un risultato lampo" per un risultato che arriva subito? Una "sensazione lampo" per una sensazione fulminea? Una "metamorfosi lampo" per quando qualcuno si trasforma in un attimo? Eccetera.
E poi, come posso sapere se devo cambiare il secondo sostantio oppure deve rimanere invariato?

Grazie in anticipo per ogni risposta!
valerio_vanni
Interventi: 1312
Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
Località: Marradi (FI)

Re: Sostantivi giustapposti

Intervento di valerio_vanni »

Olya ha scritto: mer, 20 gen 2021 13:38 In alcuni vedo la preposizione sottintesa, per esempio: "sala riunioni" → "sala per riunioni", "condizioni base" → "condizioni di base", ecc. ("pausa (di) pranzo", "abiti (da) donna", "allerta (per) neve"...)
Segnalo una cosa: il penultimo non appartiene allo scritto né al parlato, si può trovare sulla cartellonistica dei negozi.
Olya ha scritto: mer, 20 gen 2021 13:38 In altri invece la preposizione non c'è, neanche implicita.
Per esempio: "asilo nido", "busta paga", "maschio alfa", "offerta lampo", "ragazza squillo", "bambino prodigio", "porta finestra", "cane segugio", ecc.

Mi sembra strano il fatto che il secondo sostantivo di solito non cambia né nel genere, né nel numero. Ad esempio, il "bambino prodigio" nel plurale diventa "bambinI prodigiO", il "cane segugio" fa "canI segugiO". Per analogia con la mia lingua madre mi viene sempre da cambiare anche il secondo nome, dire "bambini prodigi", "cani segugi" e simile. Mi sto ancora abituando all'idea di lasciare invariata la seconda parola.
Sono un po' diversi: il segugio è un cane, il prodigio non è un bambino.
Quindi il primo può passare facilmente a semplice aggettivo riferito al cane: "cani segugi".
Olya ha scritto: mer, 20 gen 2021 13:38 Nello stesso tempo non sono sicura come si fa nei casi come "ragazza madre". La ricerca su Google mi trova 187.000 risultati per "ragazzE madrE" (virgolettato) e 1.200.000 risultati per "ragazzE madrI" (sempre virgolettato). 36 risultati per "leprI femminA" e 312 risultati per "leprI femminE". Come se il secondo sostantivo deve concordare con il primo.
"Femmina" è anche attestato come aggettivo, quindi non ci sono problemi a declinarlo.
In "ragazza madre", la testa del composto rimane "ragazza", ma il valore sostantivale di "madre" rimane abbastanza forte: si può dire che è una ragazza e che è una madre allo stesso tempo.
Olya ha scritto: mer, 20 gen 2021 13:38 Mentre ricordo un esempio da un libro di Alessandro Baricco, Emmaus, “Cresciamo, nell’idea di essere degli eroi – ma tuttavia di un tipo strano, che non discende nella tipologia classica dell’eroe – non amiamo infatti le armi, né la violenza, né la lotta animale. Siamo eroi femmina, per quel nostro insinuarci nella bagarre a mani nude, forti di un candore infantile..." L'autore usa la stessa costruzione, "eroi femmina", non cambiando il secondo sostantivo.
Secondo me non ci sono problemi a declinarlo: "eroi femmine".
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5085
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Re: Sostantivi giustapposti

Intervento di Ferdinand Bardamu »

In quest’intervento d’Infarinato c’è una risposta alla sua domanda. Qui invece si riporta la classificazione del Dardano, autore citato nel filone a cui rimando sopra. Nello specifico, in riferimento ai suoi dubbi, si può dire che:
  • il composto del tipo uccello mosca (o offerta lampo) si compone di un sostantivo che funge da determinato e di un altro sostantivo che fa da determinante ed è considerabile alla stregua di un aggettivo. Quest’ultimo non si declina al plurale: offerta lampo ~ offerte lampo;
  • il composto del tipo busta paga è il solo tra i due che provenga «dall’insieme di elementi uniti originariamente con la preposizione» (cit. dal documento riportato sopra, p. 21): ossia, busta paga può essere svolto con la busta è della paga (ma offerta lampo non deriva da *offerta del lampo). Anche in questo caso, il secondo elemento che funge da determinante è invariabile: busta paga ~ buste paga, punto vendita ~ punti vendita.
Occorre notare che raramente a questi ultimi composti si affianca la forma con la preposizione: punti di vendita si dice comunemente, ma busta della paga no e nemmeno ufficio dei sinistri (= incidenti) per ufficio sinistri.

Ciò perché questo tipo di composti generalmente nasce già senza preposizione in àmbito burocratico o commerciale, seguendo un modello di formazione delle parole ormai consolidato in quei contesti.

Per quanto riguarda, invece, l’estensione del tipo offerta lampo, io direi che in una lingua formale stonerebbe un po’: a metamorfosi lampo preferirei senza dubbio metamorfosi istantanea o fulminea. Ricorrerei insomma al normale aggettivo declinabile. (Ma questo è solo il mio parere stilistico, non riguarda la correttezza, tant’è che si trovano numerosi esempi di metamorfosi lampo nel motore di ricerca).
Olya
Interventi: 46
Iscritto in data: dom, 16 mar 2014 12:04
Località: Russia

Re: Sostantivi giustapposti

Intervento di Olya »

Grazie per le risposte e per aver rinominato il filone! Non sapevo il termine giusto.
Scusate se tardo a rispondere. Mi serve un po' di tempo per studiare attentamente le fonti citate. È esattamente quello che volevo trovare, grazie!
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 32 ospiti