Ausiliare di «saltare»

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Noctisdomina
Interventi: 395
Iscritto in data: dom, 15 set 2019 2:31

Ausiliare di «saltare»

Intervento di Noctisdomina »

Buonasera,
voi direste Tizio è saltato più in alto o Tizio ha saltato più in alto?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Ausiliare di «saltare»

Intervento di Marco1971 »

Seguendo l’indicazione del Treccani,

essere per salti singoli e con compl. o avverbî di luogo, avere per movimenti continuati o per il salto sportivo (saltare 1. c.)

direi ha saltato piú in alto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Noctisdomina
Interventi: 395
Iscritto in data: dom, 15 set 2019 2:31

Re: Ausiliare di «saltare»

Intervento di Noctisdomina »

La ringrazio.
La locuzione più in alto può integrare un complemento di moto a luogo?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Ausiliare di «saltare»

Intervento di Marco1971 »

Veramente, non considererei piú in alto o piú a destra, ecc. complementi di moto a luogo, ma di distanza. Nel caso del verbo saltare, come di altri verbi quale correre, s’impone l’ausiliare avere quando si insiste sull’azione: ho saltato, ho corso. Quando invece l’attenzione si sposta sul movimento e la meta, si passa a essere: sono corso a casa, sono saltato sul treno.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 9 ospiti