«Da» + infinito

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Enzo
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«Da» + infinito

Intervento di Enzo »

"Quali cose ti restano da fare" dovrebbe equivalere, penso, alla frase "Quali cose ti restano che devi fare", che a loro volta dovrebbero, credo, anche essere riformulate con un ordine diverso:
-Quali cose da fare ti restano?
-Quali cose che devi fare ti restano?

Per rispondere alle domande in questione direi:
-Mi restano due cose da fare.
-mi restano due cose che devo fare.

Però, c'è anche un altro costrutto, che pone il "da+infinito" esattamente dopo il verbo "restare" e non dopo il sostantivo:
- mi restano da fare due cose.

Io non penso che qui si tratti di una relativa, perché volgendo la stessa frase in una frase contenente il che relativo, verrebbe fuori " mi restano che devo fare due cose" che non mi pare sintatticamente corretta, ma potrei chiaramente sbagliarmi.

Ora, come va visto in analisi logica questo particolare caso?

Ringrazio già da ora tutti coloro che interverranno e vi auguro calorosamente una buona serata.
Graffiacane
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Graffiacane »

Luca Serianni, nella sua grammatica (XIV.127c), parla di espressioni con valore «a metà tra il finale e il consecutivo».
Enzo
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Enzo »

Graffiacane ha scritto: dom, 17 ott 2021 20:20 Luca Serianni, nella sua grammatica (XIV.127c), parla di espressioni con valore «a metà tra il finale e il consecutivo».
Leggendo qua e là mi pare di aver capito che il costrutto "infinito+da" può anche essere un verbo fraseologico.
Se così fosse:
"Mi restano due cose da fare"

Ma
"Mi resta due cose da fare"

Al pari di
"Ci sono dei piatti da lavare"

"C'è da lavare dei piatti"

Sono costruzioni diverse, immagino.
Da una parte una relativa (quelle al plurale) e dall'altra invece un costrutto unico, che quindi resta al singolare.
Quindi, non "ci sono da lavare I piatti"
Graffiacane
Interventi: 388
Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21

Re: «Da» + infinito

Intervento di Graffiacane »

Per quanto concerne le frasi al plurale, direi che la classificazione come subordinate relative è sicuramente quella piú diffusa, almeno stando alle grammatiche che ho avuto modo di consultare (si veda anche qui e qui); tuttavia, è un'interpretazione che Serianni confuta, secondo me a ragione.
Circa la frase C'è da lavare dei piatti, concordo sul carattere fraseologico del costrutto; invece la frase Mi resta due cose da fare non mi sembra grammaticalmente accettabile a causa del mancato accordo tra soggetto e predicato.
Enzo
Interventi: 91
Iscritto in data: sab, 15 mag 2021 15:38

Re: «Da» + infinito

Intervento di Enzo »

Graffiacane ha scritto: dom, 24 ott 2021 19:21 [L]a frase Mi resta due cose da fare non mi sembra grammaticalmente accettabile a causa del mancato accordo tra soggetto e predicato.
Correggo:
"Mi resta da fare due cose".
A causa della fretta ho invertito l'ordine delle parole. 😨
Graffiacane
Interventi: 388
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Graffiacane »

A me pare che il plurale (Mi restano da fare due cose) sia certamente corretto; onestamente, non so esprimermi sulla correttezza del costrutto impersonale, che per quanto mi riguarda adopero, nel caso di restare, solo in forma negativa e nelle frasi reggenti di subordinate eccettuative (es. Ormai non mi resta che andarmene; Non ci resta che piangere).
Enzo
Interventi: 91
Iscritto in data: sab, 15 mag 2021 15:38

Re: «Da» + infinito

Intervento di Enzo »

Non saprei.
Leggendo sul Treccani m'è parso di capire che sia un costrutto fraseologico.
"Io sono contenta e sarò pronta. Tu hai solo da parlare" (Fenoglio, La malora, p. 66).

Non so se si possa applicare ad altri casi, ma non ho trovato altri esempi.
Graffiacane
Interventi: 388
Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21

Re: «Da» + infinito

Intervento di Graffiacane »

Avere da è senz'altro un costrutto fraseologico, su questo non ci piove. Ma per restare, a mio giudizio, il discorso cambia completamente.
Enzo
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Iscritto in data: sab, 15 mag 2021 15:38

Re: «Da» + infinito

Intervento di Enzo »

Quindi, possiamo dire che:
  1. Le cose che mi restano da fare = relativa infinitiva;
  2. Le cose che mi resta da fare = non è chiaro come classificarla, ovvero se come costrutto fraseologico o un costrutto che regge quella preposizione in funzione di soggettiva infinitiva.
Facendo delle ricerche su Internet ho trovato anche "mancare da + infinito" o "dare da+infinito"con lo stesso utilizzo della seconda:
-Mi manca da finire due cose.
-Ti do da mangiare due panini.

Qui però non so se si tratti di un uso sbagliato, perché non trovo corrispondenze del costrutto.
Graffiacane
Interventi: 388
Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21

Re: «Da» + infinito

Intervento di Graffiacane »

Analizzerei cosí la frase 1:
che mi restano = subordinata relativa
da fare = subordinata finale-consecutiva (o, se seguiamo l'interpretazione piú diffusa, subordinata relativa).

La frase 2 e la frase Mi manca da finire due cose secondo me non ammettono il costrutto impersonale (scriverei restano e mancano).

La frase Ti do da mangiare due panini è corretta.
Carlo_Porta04
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Carlo_Porta04 »

Nel GDLI si trova questo: (punto sette d'interesse) http://www.gdli.it/JPG/GDLI15/00897.jpg . Per quanto riguarda "mancare" non ho trovato nulla, cosicché è da ritenere errato dire "Mi manca da finire due cose".
Avatara utente
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Infarinato »

Non mi è ben chiaro cosa proverebbe quanto riportato dal GDLI:?
Carlo_Porta04
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Carlo_Porta04 »

Proverebbe che il verbo restare può avere un valore impersonale, quindi dire "Mi resta da finire due cose" è giusto perché da finire è la completiva soggettiva e due cose è il complemento oggetto.
Avatara utente
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Infarinato »

Assolutamente no: se ci fermiamo alla mera terminologia, rischiamo di travisare completamente la realtà dei fatti.

In mi resta(no) da finire due cose, due cose sarà sempre il soggetto della frase [principale], cosí come in c’è / ci sono da lavare dei piatti il soggetto è sempre e soltanto dei piatti. Semplicemente, nelle frasi in cui il soggetto [di 3ª plurale] occupa la posizione posverbale (segnatamente coi verbi inaccusativi), in italiano antico (= fiorentino dugentesco, e quindi anche nell’italiano letterario fino almeno a tutto il XIX sec.) e in alcune varietà odierne d’italiano (fra cui, ovviamente, il toscano e molte varietà d’italiano popolare) l’accordo è al singolare. ;) (Non ho tempo ora di darle tutt’i riferimenti bibliografici, ma ce n’è a iosa. :-))
Enzo
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Re: «Da» + infinito

Intervento di Enzo »

Se ho capito bene, si può indifferentemente usare sia l'una che l'altra costruzione, quindi "c'è/ci sono da lavare I piatti", sbaglio?
Avrei dato per scontato che il plurale fosse un errore del parlato.
Mi sembra chiaro che in base alla collocazione del soggetto, se post o preverbale, cambia anche il tipo di costruzione verbale:
-ci sono/restano dei piatti da lavare= relativa implicita.
-c'è/ci sono/resta/restano dei piatti da lavare= costrutto fraseologico(?) come "avere da+infinito".

Spero di non aver travisato quanto da lei scritto.

Buona serata 😄
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