del menga...

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Moderatore: Cruscanti

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irene
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del menga...

Intervento di irene »

sapete da dove deriva il detto: "sei un... del menga"???
e a chi si riferisce.
grazie mille
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ho trovato questo nel Dizionario dei modi di dire della lingua italiana di Carlo Lapucci:
La legge del Menga: Chi l’ha in tasca se lo tenga
Legge piú nota e universale di quella di gravità, tanto conosciuta e sperimentata che non ha bisogno di spiegazione. Quasi nulla si sa di questo filosofo che non ha lasciato scritti né opere, ma solo questa legge affidata alla tradizione orale.
Ma attendiamo altri lumi. :)
Ultima modifica di Marco1971 in data lun, 05 dic 2005 0:09, modificato 1 volta in totale.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

E io da qualche mese a questa parte sono talmente immerso nella cultura giapponese che ho letto La legge del manga, che in Brasile di solito si pronuncia mangà, forse anche per distinguere da manga (mango/manica).

Brazilian dude
Avatara utente
bubu7
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Intervento di bubu7 »

Alla voce ménga, il Grande Dizionario del Battaglia riporta:
polenta di neccio, castagnaccio.
e nella sezione etimologica:
etim. voce lucchese, abbreviazione del nome femminile Domenica.
Questa etimologia va integrata con quanto afferma Manlio Cortelazzo nel DIDE (I dialetti italiani. Dizionario etimologico) sotto la voce ménega (voce gergale veneta) e in cui è riportata la versione lucchese ménga:
nella formazione della parola contribuisce l’accostamento a menare, nel senso di ‘dimenare, rimestare’.


Ecco infine un proverbio che il Battaglia riporta dal Petrocchi, Novo dizionario universale della lingua italiana (1931), sotto la voce omonima:
“Come disse Mengo alla Menga, chi se l’è preso in tasca, ce lo tenga. (Di male voluto)”.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Gino Zernani
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Intervento di Gino Zernani »

In tutta sincerità io la legge la conoscevo con una esposizione più, come dire, spontanea :D :D . Nella sua essenza è uguale a quanto da voi riportato, con la differenza che "la tasca" è (più efficacemente) sostituita dall'organo preposto all'evacuazione dei rifiuti organici solidi (e che rima con mulo!! :D :D ).
Perdonatemi, non ho resistito!
Avatara utente
Fabio48
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Intervento di Fabio48 »

Non voglio assolutamente contraddire il Grande Dizionario del Battaglia ma, essendo proprio di Lucca, volevo precisare che non ho mai sentito usare la parola "menga" col significato attribuitole. Poi la polenta di neccio ed il castagnaccio sono due cose ben distinte. L'abbreviazione poi del nome Domenica mi risulta essere Ménia.
Grazie per l'accoglienza. :wink:
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
irene
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Località: milano

Intervento di irene »

ma allora perchè a milano diciamo "ah, sei proprio un avvocato del menga", "che lavoro del menga"?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Eufemismo?
Gino Zernani
Interventi: 136
Iscritto in data: lun, 11 lug 2005 18:19

Intervento di Gino Zernani »

Marco1971 ha scritto:Eufemismo?
Touché!
Roberto_P
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Località: Chiasso

Intervento di Roberto_P »

L'origine della parola "menga", usata, in senso sia negativo sia spregiativo, a Milano e in Lombardia, per estensione - per quanto attiene alle altre regioni del nord, non posso esprimermi, in quanto non posseggo gli elementi necessari - penso che derivi dal siciliano "minchia" (organo maschile di riproduzione o pene).
La mia è una mera supposizione, sprovvista di documentazioni alcune.
Penso, altresí, che il termine "menga", in questa accezione, non sia un eufemismo, poiché in sé non abbelisce nulla, sibbene, al pari di "minchia", propone un uso popolare-volgare del termine.
Per finire, un eufemismo del termine "menga" può benissimo essere "cavolo": "È un avvocato del cavolo" (eufemismo per "menga").
uno studioso autodidatta di lingue e linguistica
Gianni Pardo
Interventi: 14
Iscritto in data: gio, 16 feb 2006 10:04

Intervento di Gianni Pardo »

E non potrebbe trattarsi semplicemente di una parola inventata tanto per fare la rima?
Gianni Pardo
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