«Vado a Campione d’Italia, in (I)svizzera»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

valerio_vanni
Interventi: 1317
Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
Località: Marradi (FI)

Intervento di valerio_vanni »

Ivan92 ha scritto: La ringrazio. :) Noto solo ora che qui (tra)scrisse [ˌiniɾɾi'tar:do]. Ma la pronuncia tradizionale non dovrebbe essere proprio [inɾi'tardo]?
Quella era la trascrizione di «In ‹in ritardo›», non di «In ritardo».
Ivan92
Interventi: 1416
Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
Località: Castelfidardo (AN)

Intervento di Ivan92 »

valerio_vanni ha scritto:Quella era la trascrizione di «In ‹in ritardo›», non di «In ritardo».
Ah, ecco svelato l'arcano!!! Grazie! :)
Avatara utente
Sixie
Interventi: 317
Iscritto in data: lun, 18 mag 2015 19:18
Località: Polesine

Intervento di Sixie »

Carnby ha scritto:Nelle parlate settentrionali si usa un contoide nasale velare «attenuato» che si può trascrivere [ŋ] (ma Canepari avrebbe da ridire), il che permette di realizzare più agevolmente sequenze come /-nzv-/.
In cosa avrebbe da ridire, Canepari? Confermo quanto detto sulla 'facilità' di pronuncia di sequenze quali /-nzv-/ e altre ancora, ché la n è velare non solo davanti a una consonante velare (fango), ma anche quando precede qualsiasi altra consonante, compresa la p e la b. E naturalmente, è sempre velare in posizione finale.
In Svizzera, in realtà, non lo so...
Si potrebbe, solo nel caso di questa n velare, definirla un vocoide? Intendo dire: un vocoide indica sempre e in ogni caso un suono vocalico e contoide, uno consonantico? In Trst (Trieste), che cos'è quella r?
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5316
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Sixie ha scritto:In cosa avrebbe da ridire, Canepari?
Per Canepari non è una normale n velare, ma un contoide seminasale (o semicontoide nasale) provelare (in AFI ufficiale sarebbe [ŋ̟˕]).
Sixie ha scritto:E naturalmente, è sempre velare in posizione finale.
Questo vale anche per il toscano, naturalmente nel registro più curato, ché nel registro rustico si preferisce eliminare del tutto la /-n/ (talvolta nasalizzando la vocale precedente) oppure raddoppiando la nasale e aggiungendo la vocale d'appoggio, quindi [-(n)ne] (soluzione tradizionale, ma oggi meno frequente).
Sixie ha scritto:Si potrebbe, solo nel caso di questa n velare, definirla un vocoide?
Ci avevo pensato, ma non tanto per la nasale velare del Nord, quanto per la n sillabica/moraica del giapponese, che forse converrebbe considerarla vocoide sillabico nasale in quanto semplificherebbe la fonologia di quella lingua. Canepari la trascrive come la n velare del Nord Italia, ma con il diacritico di sillabicità.
Sixie ha scritto:Intendo dire: un vocoide indica sempre e in ogni caso un suono vocalico e contoide, uno consonantico?
Detto in poche parole, sì (a differenza dei fonemi vocalici e consonantici che possono avere realizzazioni differenti): ma non c'è accordo completo su cosa sia un fono vocalico e cosa sia un fono consonantico. O meglio, per una buona parte dei casi non ci si pone nemmeno il problema: ma quando si parla di casi dubbi (approssimanti, contoidi sillabici ecc.) la faccenda si complica alquanto.
Sixie ha scritto:In Trst (Trieste), che cos'è quella r?
Questione dibattuta. Per Canepari un contoide sillabico. Altri fonetisti non sono d'accordo.
Ultima modifica di Carnby in data gio, 26 mag 2016 13:43, modificato 1 volta in totale.
Ivan92
Interventi: 1416
Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
Località: Castelfidardo (AN)

Intervento di Ivan92 »

Carnby ha scritto:
Sixie ha scritto:E naturalmente, è sempre velare in posizione finale.
Questo vale anche per il toscano.
Ma vale anche per l'italiano?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5316
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Ivan92 ha scritto:Ma vale anche per l'italiano?
No, il DOP non prevede nessuna nasale velare in posizione finale, per esempio in casi come Manin.
Ivan92
Interventi: 1416
Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
Località: Castelfidardo (AN)

Intervento di Ivan92 »

Carnby ha scritto: No, il DOP non prevede nessuna nasale velare in posizione finale.
Ciò mi rincuora. La ringrazio. :)
Avatara utente
Sixie
Interventi: 317
Iscritto in data: lun, 18 mag 2015 19:18
Località: Polesine

Intervento di Sixie »

Ciò che rincuora Ivan un po' mi sconforta, ma ringrazio Carnby per le spiegazioni esaurienti. :)
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5316
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Sixie ha scritto:Ciò che rincuora Ivan un po' mi sconforta
Se può rincuorarla, le ricordo un aneddoto: abituato a pronunciare nel toscano «colto» ogni n finale come velare non riuscivo a distinguere la differenza tra le due parole inglesi sin e sing, non tanto perché (come affermavano i libri) «l'italiano non ha il fonema /ŋ/», ma perché le pronunciavo tutte e due con [ŋ] senza accorgermene, anzi tendevo a dire rispettivamente ['siŋ] e ['siŋɡe̥]. :)
Ivan92
Interventi: 1416
Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
Località: Castelfidardo (AN)

Intervento di Ivan92 »

Carnby ha scritto:[A]bituato a pronunciare nel toscano «colto» ogni n finale come velare
Sa che non mi torna? Voglio dire, perché il toscano colto dovrebbe prevedere una n velare finale se l'italiano non lo permette? O forse si riferisce soltanto alla sua varietà di toscano?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5316
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Ivan92 ha scritto:Sa che non mi torna? Voglio dire, perché il toscano colto dovrebbe prevedere una n velare finale se l'italiano non lo permette?
Perché l'italiano (ricordiamo, storicamente più lingua scritta che parlata) teoricamente non prevede uscite in consonante e quando si trova il caso eccezionale di un'uscita consonantica non sa che pesci pigliare: la soluzione teorica consigliata dagli ortoepisti è stata quella di pronunciarla «normalmente», ovvero con [n] alveolare. Il toscano è come l'italiano, ma con una differenza: essendo una lingua parlata, può trovarsi effettivamente con casi dubbi e sceglie soluzioni di volta in volta: in bocca toscana una /-n/ finale è la più tollerata di tutte le consonanti finali (esiste anche il caso estremo del lucchese rustico dove le vocali finali che seguono una /n/ cadono e così abbiamo finali [velari] in fine d'enunciato) e, come ho detto, la n velare è solo una possibilità per realizzare /-n/: probabilmente è percepita più simile al dileguo tipico degli accenti più rustici.
Ivan92
Interventi: 1416
Iscritto in data: gio, 28 nov 2013 19:59
Località: Castelfidardo (AN)

Intervento di Ivan92 »

Tutto molto chiaro! La ringrazio. :)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 6 ospiti