«Ella», «egli»

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olaszinho
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«Ella», «egli»

Intervento di olaszinho »

Seppur raramente, è ancora possibile incontrare il pronome soggetto egli in alcuni articoli di giornale, in particolare quando ci si riferisce a personaggi storici o a figure eminenti. Lo stesso può dirsi per i saggi e i manuali scolastici. Mi pare invece che il pronome ella sia divenuto rarissimo, se non addirittura inesistente. Da qui nasce la mia domanda: il pronome ella può considerarsi scomparso nella lingua scritta contemporanea, anche molto formale? L'uso di ella, anche in un testo letterario, è da considerarsi antiquato e desueto, insomma da evitare?
Grazie.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Avatara utente
Carnby
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Re: «Ella», «egli»

Intervento di Carnby »

olaszinho ha scritto:L'uso di ella, anche in un testo letterario, è da considerarsi antiquato e desueto, insomma da evitare?
Direi di no. In un registro assai formale lo userei.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Concordo. Ecco un esempio, riferito al papa, tratto dal Corriere della Sera (2003):

Santità, la ricorrenza del XXV anniversario del suo pontificato è un evento straordinario: esso tocca da vicino l'Italia che convive, felicemente e costruttivamente, con la Chiesa Cattolica.
In questi venticinque anni, Ella ha compiuto uno sforzo, al limite della possibilità umane, per indirizzare i popoli e gli Stati ad una piena assunzione di responsabilità nel superare le divisioni del XX secolo e nell'affrontare le sfide del XXI secolo.


Ma, come ha detto Carnby, è estremamente formale o letterario.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Animo Grato
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Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

Marco1971 ha scritto:Concordo. Ecco un esempio, riferito al papa, tratto dal Corriere della Sera (2003):

Santità, la ricorrenza del XXV anniversario del suo pontificato è un evento straordinario: esso tocca da vicino l'Italia che convive, felicemente e costruttivamente, con la Chiesa Cattolica.
In questi venticinque anni, Ella ha compiuto uno sforzo, al limite della possibilità umane, per indirizzare i popoli e gli Stati ad una piena assunzione di responsabilità nel superare le divisioni del XX secolo e nell'affrontare le sfide del XXI secolo.


Ma, come ha detto Carnby, è estremamente formale o letterario.
Sì, ma qui siamo al cospetto di una cintura nera della formalità: addirittura l'ella di cortesia al posto del lei. :wink:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
olaszinho
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Iscritto in data: ven, 23 ago 2013 12:36
Località: Ostra (AN)

Intervento di olaszinho »

Sì, infatti io mi riferivo più che altro all'uso di ella come pronome personale soggetto, riferito a persone di sesso femminile.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ecco allora un piú pertinente esempio, sempre tratto dal Corriere della Sera (2011):

Se qualcuno le si avvicina, ella lancia occhiate «perfide come di gatta selvatica». (Fonte)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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