«Essere compatibile con»

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domna charola
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Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Eccolo, l'esempio fresco fresco di cronaca.

In questo caso ad esempio il termine che si accorda con quello già registrato per la parte es ha esattamente il significato che deve avere: la parte ovest mostra un degrado t, ovvero un'alterazione delle caratteristiche dei materiali analoga e in qualche modo prevedibile/ovvia, dato che le due parti della struttura condividono la medesima storia nel medesimo ambiente.
Cioè, il suo degrado, appena scoperto, è in accordo con quanto già osservato e, in sostanza, ce lo si poteva aspettare.

Niente a che vedere con rapporti di causa/effetto, né sostituibile con "non esclude"; abbastanza impreciso tutto sommato anche "collima", "combacia" o altre locuzioni simili.

Secondo me, non si può nemmeno affossare un termine italiano solo "perché suona simile a un termine inglese, quindi è sicuramente un anglicismo."
Il problema è quando si inizia a sentirlo usare diffusamente mentre si è in coda dal panettiere, applicandolo a qualsiasi situazione; resta però da stabilire se l'uso scorretto derivi da un'effettiva frequentazione di ambienti anglofoni, o solo da una effimera, italianissima, moda lanciata dalla solita stampa.
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