«D’altronde» ha valore solo avversativo?

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Moderatore: Cruscanti

filothewanted
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«D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di filothewanted »

Ciao a tutti. Volevo chiedervi un parere sulla correttezza sull'uso della parola d'altronde:

Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa e non sente il peso del tempo quando si impegna in ciò che ama. D'altronde è anche molto tenace, cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi.

Io qui uso "d'altronde" per confermare ciò che dico prima, relazionando la qualità del perfezionismo (prova sempre a migliorare) con la tenacia (non arrendersi). Ma nel Sabatini viene descritto avente valore avversativo-limitativo a una frase e mi sembra che questo non sia il mio caso. Dunque vorrei capire meglio se nel mio caso è corretto o no. Grazie.
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Marco1971
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Marco1971 »

Ma lei è proprio ossessionata da queste congiunzioni testuali (da una parte, peraltro... e ora d’altronde). :D

D’altronde non è, mi pare, necessariamente avversativo, ma ci si aspetta che introduca un che di nuovo. Direi che nella sua frase può star bene, perché il concetto di tenacia nel raggiungere i propri obbiettivi potrebbe costituire un’aggiunta non ridondante.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Dario G
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Dario G »

In effetti, d'altronde è spesso usato con valore confermativo-aggiuntivo. In tal caso la congiunzione anche mi sembra pleonastica.
filothewanted
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di filothewanted »

Sì, le sto ripassando in questo periodo :D Ho eliminato "anche" e cambiato il posto di "d'altronde":
"Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa e non sente il peso del tempo quando si impegna in ciò che ama. E' d'altronde molto tenace, cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi."
E' sempre corretto, giusto?

E una curiosità, come mai i dizionari non riportano l'uso confermativo-aggiuntivo? Ad esempio, dal Zecchini:
D’altronde, Da un canto, Dall’altro canto, Del resto - D'altronde vale per altro, cioè per altra ragione; indica sempre un lato, una parte speculativa: da un canto, dall'altro canto si corrispondono quasi sempre, se non espressamente, almeno per sottinteso; il primo concede, il secondo oppone: da un canto avete ragione, ma dall'altro no, assolutamente. Questi due primi possono esprimere cosa tutta speculativa, ma eziandio cosa materiale; il d'altronde, no. Del resto sembra far abbandono di ciò che precede e non occuparsi proprio che del rimanente.
Anche nel Sabatini viene menzionato solo il suo valore "avversativo/limitativo", nell'esprimere qualcosa di antitetico a ciò che è detto in precedenza.
E' dunque un'uso più recente forse?

Grazie della vostra cortesia.
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Marco1971
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Marco1971 »

Il Tommaseo, nel suo Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana (articolo 2047), dice di d’altronde che «s’usa per accennare a un’idea o sentimento alquanto diverso, o opposto a quello di cui si parlava.»

Possiamo considerare che nella seconda frase l’idea di tenacia sia l’elemento nuovo alquanto diverso dal perfezionismo e dall’assenza di noia presenti nella prima.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
filothewanted
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di filothewanted »

Allora credo di aver espresso la mia intenzione nel modo sbagliato, in quanto io volevo sottolineare l'affinità fra il "cercare ad ogni costo di migliorare qualcosa, perseverando nella ricerca", del primo periodo con il concetto di "tenacia", del non arrendersi, del secondo. Dunque rafforzare ciò che ho detto, il fatto che Marco prova sempre a migliorare ciò che fa, adducendo come ulteriore prova di questo l'elemento della sua tenacia. Dunque non ci sarebbe nulla di "alquanto diverso". :roll: Ma credo che forse il mio ragionamento sia troppo contorto :lol:
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Marco1971
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Marco1971 »

Ecco perché è importante scegliere bene queste connessioni logiche, altrimenti l’intenzione può essere interpretata in maniera diversa. Per sottolineare l’affinità di concetti, nel caso specifico, userei i due punti:

Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa e non sente il peso del tempo quando si impegna in ciò che ama: è molto tenace, cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Tecumseh
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Tecumseh »

Oppure, mi pare, potrebbe sostituire d'altronde con infatti, appunto.
Dario G
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Dario G »

Credo che la definizione offerta dal Tommaseo vada integrata e precisata: anche inoltre può usarsi per introdurre qualcosa di «alquanto diverso», ma si distingue nettamente da d’altronde.
Qual è la differenza?
Mentre inoltre ha valore incrementativo, d’altronde si usa (oltreché per introdurre una contrapposizione) per restringere la portata di un concetto espresso in precedenza mediante una ulteriore argomentazione: il concetto è, dunque, confermato ma entro certi limiti (anche giustificanti).
Ad esempio:
È il primo della classe; d’altronde è molto seguito dagli insegnanti (= è il primo della classe non soltanto per le sue capacità ma anche perché è molto seguito dagli insegnanti).
È molto geloso; d’altronde ha una moglie bellissima (la sua gelosia è in qualche misura giustificata dalla bellezza della moglie).

Riguardo al caso specifico, la tenacia è caratteristica diversa dal perfezionismo, ma non ne limita la valenza, sicché l’uso di d’altronde non è corretto.
Formulerei la frase in questo modo:
Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa e non sente il peso del tempo quando si impegna in ciò che ama; inoltre è molto tenace: cerca sempre di raggiungere i suoi obiettivi.
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Marco1971
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Marco1971 »

Dario G ha scritto: mer, 17 giu 2020 23:50 Riguardo al caso specifico, la tenacia è caratteristica diversa dal perfezionismo, ma non ne limita la valenza, sicché l’uso di d’altronde non è corretto.
A me sembra che in questo come in altri casi non ci sia un «corretto» opposto a un «non corretto» (non si violano regole grammaticali). Tutto dipende dal rapporto che s’intende stabilire tra i concetti, cioè dall’intenzione del locutore. Bisogna poi valutare se l’intento iniziale dell’autore e la sua realizzazione linguistica concreta coincidano e abbiano quindi buone probabilità di essere interpretati dal destinatario nel senso inteso dall’autore.

Nella frase oggetto di questo filone d’altronde non rappresenta forse la scelta migliore, ma appare accettabile se s’intende considerare la tenacità come un qualcosa di diverso dal perfezionismo (anche se spesso le due cose sono consussistenti).

Il nesso tra le idee è in funzione di ciò che si vuole esprimere. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Dario G
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Dario G »

Certo, Marco, intendevo dire che d'altronde non mi sembrava appropriato alla luce delle indicazioni offerte da filothewanted.
Prendo però atto, come sempre, delle sue puntuali osservazioni. :)
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lorenzos
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di lorenzos »

Anch'io vedrei meglio anche o inoltre.
In tutta franchezza, penso che quel d'altronde lì ci stia come i cavoli a merenda, soprattutto perché distante da ciò cui si riferisce. Secondo me potrebbero andare:
- Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa; d'altronde è anche molto tenace...
- Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa e non sente il peso del tempo quando si impegna in ciò che ama. D'altronde è un giovane pensionato / libero da impegni familiari e può dedicarsi anima e corpo alle sue passioni.

Sul nesso semantico non mi esprimo, ma non credo si possa legittimare tutto a seconda dell'intenzione del locutore. Cioè si potrà forse dire:
- Aurelio è un tipo molto paziente, d'altronde è anche molto religioso e cerca di far sue le parole "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore"
ma non
- Aurelio è un tipo molto paziente, d'altronde la domenica va sempre a messa.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
filothewanted
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di filothewanted »

Sì adesso che ho inteso meglio l'uso di d'altronde, direi che non era l'ideale e le altre proposte sono nettamente migliori :D
Su "inoltre/anche" però mi è venuto un dubbio:

- Marco è molto perfezionista, prova sempre a migliorare quello che fa e non sente il peso del tempo quando si impegna in ciò che ama. Inoltre è molto tenace, cerca sempre di raggiungere i suoi obbiettivi.

Non sentire il peso del tempo quando ci si impegna in qualcosa che si ama, poter andare avanti per ore a fare qualcosa, non è forse troppo riconducibile al concetto di tenacia e quindi l'inoltre risultare ridondante?
Avatara utente
Marco1971
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Marco1971 »

lorenzos ha scritto: sab, 20 giu 2020 10:06 Sul nesso semantico non mi esprimo, ma non credo si possa legittimare tutto a seconda dell'intenzione del locutore.
Certo, entro i limiti del senso comune, che impedisce la formulazione di enunciati assurdi, come *Questa stoffa è gialla, quindi è rossa.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
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Re: «D’altronde» ha valore solo avversativo?

Intervento di Marco1971 »

filothewanted ha scritto: sab, 20 giu 2020 14:27 Non sentire il peso del tempo quando ci si impegna in qualcosa che si ama, poter andare avanti per ore a fare qualcosa, non è forse troppo riconducibile al concetto di tenacia e quindi l'inoltre risultare ridondante?
Per questo le è stato suggerito infatti o i due punti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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