convitato di pietra: persona o, anche, situazione minacciosa o spiacevole che si cerca di dimenticare o non affrontare, ma che si ripresenta costantemente (dall'episodio del 'don giovanni'di mozart, in cui la statua funebre di un personaggio ucciso dal protagonista si presenta come invitato a un convito rievocando l'assassinio)
La storia del Don Giovanni di Mozart è una delle varianti del mito. Nel Dom Juan di Molière (il cui sottotitolo è Le festin de pierre), che precede l’opera mozartiana, esso stesso ispirato a un’opera di Tirso de Molina, la statua del Commendatore è un inviato di Dio. Nella commedia appare tre volte: durante la visita da parte di Dom Juan e Sganarelle al suo mausoleo; quando bussa alla porta perché invitato a cena; e alla fine, quando il protagonista gli stringe la mano e viene arso da un fuoco invisibile. Ma i costanti avvertimenti venuti dal Cielo a Don Giovanni prendono diverse forme: il suo stesso servitore, la sua respinta moglie Done Elvire, suo padre, e da ultimo uno spettro che gli dà l’ultimo avvertimento per pentirsi. La statua, ossia il convitato di pietra, condensa in sé tutti gli inviati del Cielo, e finalmente uccide Don Giovanni. Per questo mi sembra che si possa parlare di minaccia costante, simboleggiata dalla statua.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Non capisco, caro Marco. Anche nel Don Giovanni di Mozart il commendatore appare tre volte, una da vivo e due da morto, ma da convitato solo una.
Posso incontrare tutti i giorni il cognato antipatico a tutti, ma diventa (potrebbe diventare) convitato di pietra solo in una riunione familiare dalla quale fosse escluso. E lo sarebbe anche se questo avvenisse una volta sola.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.