«Paesi frugali»

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Ferdinand Bardamu
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«Paesi frugali»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Quando parlano di Paesi «frugali», politici e giornalisti adottano un calco semantico che proviene direttamente dall’inglese. Frugal, infatti, in inglese in genere non significa ‹sobrio nel cibarsi›, bensí ‹parsimonioso›. Ne parla Michele Cortelazzo sul sito del Treccani.
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Millermann
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Re: «Paesi frugali»

Intervento di Millermann »

Ne ha recentemente parlato anche la terminologa Licia Corbolante sul suo bloggo. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Paesi frugali»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie. Sull’esempio della Corbolante, è importante notare come, nella lingua moderna, frugale si accompagni solitamente con sostantivi quali pasto, cena, pranzo, cibo e simili. Di qui una cert’aria di stranezza che molti avvertono in Paesi frugali; ma, come comprova la voce del Tommaseo-Bellini cui rimando su, l’aggettivo può riferirsi anche a persone (e quindi a entità astratte personificate).
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Marco1971
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Re: «Paesi frugali»

Intervento di Marco1971 »

E non dimentichiamo l’accezione 3 del Battaglia (colonna centrale). :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Paesi frugali»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie anche a te. Del resto, l’estensione di significato da ‹sobrio nel mangiare› a ‹sobrio, parsimonioso, economo› in generale mi sembra del tutto naturale.
DON FERRANTE
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Re: «Paesi frugali»

Intervento di DON FERRANTE »

Di sicuro in inglese è funzionale l'allitterazione: FRUGAL FOUR come i famosi FAB FOUR. Poi distorta per scopi politico-economici. FRUGALE è da FRUX, latino FRUTTO della terra: come frugale era un pasto parco e sobrio, altrettanto per metonimia lo è diventato chi quel pasto e quella dieta faceva d'abitudine.
Un chilo agro e stentato? :lol:
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