«Recupero ore»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
rossosolodisera
Interventi: 198
Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30

«Recupero ore»

Intervento di rossosolodisera »

Nel mio linguaggio "sindacale" il termine recupero ore è proprio di quando occasionalmente l'orario di lavoro di un dipendente è ridotto di una parte della giornata (uscire prima del solito ovvero entrare dopo) oppure di una o più giornate, a compenso di un "monte ore" in positivo maturato rispetto a quello previsto.

Siccome ci è stato proposto di partecipare a un progetto occasionale, solo per questo mese, i dipendenti che aderiscono dovranno, in due date di novembre, effettuare la "timbratura" della giornata anteponendo una causale numerica, finalizzata a identificare il tipo di prestazione, differenziando quelle ore da quelle dall'orario ordinario, ed estraniandole da esso.

Siccome un collega sostiene che quelle ore debbano essere recuperate, col significato, secondo lui, di caricare l'orario degli altri giorni del mese in modo da mantenere anche il debito orario ordinario, io l'ho ripreso: a mio parere è termine usato impropriamente, in quanto quelle ore ordinarie che vengono concentrate, di fatto, in meno giorni (lavorando un po' di più qualche altro giorno, tanto per intenderci) sono ore compensate, non recuperate. A meno che il verbo recuperare non sia un'enantiosemia.

Sempre che mi sia io spiegato, voi che ne dite?
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Recupero ore»

Intervento di domna charola »

Non so dal punto di vista della lingua, però nel mio ufficio (meccanismo praticamente uguale, se ho capito bene...) se faccio più dell'orario previsto - 8 ore - il di più posso metterlo a straordinario pagato, oppure a "recupero", che significa che le accantono per recuperare delle ore che non sono riuscita a "lavorare" - linguisticamente "lavorare un'ora, complemento oggetto mi fa inorridire, ma il gergo è così - in altre giornate, in cui sono uscita prima. In questo senso diventano "a recupero" di altre ore. Però poi, sul SIOP - il programma di gestione degli orari - compare anche la dicitura, equivalente, di "ore accantonate", cioè messe da parte per utilizzarle come recupero.
Quindi mi sembra alla fine una questione di punti di vista.
Cioè, nel momento in cui le faccio in più, sono "ore accantonate", quando le utilizzo sono "ore di recupero" che vanno a "compensare" "ore non lavorate"...
Non so se ho capito, o se il suo sistema sia diverso, a me però mi è suonato parecchio familiare.
Comunque, il linguaggio burocratico è un mondo a sé stante... in 25 anni di ufficio ho visto cose che voi umani... :roll: :lol:
Avatara utente
marcocurreli
Interventi: 624
Iscritto in data: ven, 25 set 2009 22:36
Località: Cagliari

Re: «Recupero ore»

Intervento di marcocurreli »

Dal punto di vista della lingua non mi pare che ci sia un'enantiosemia.
Recuperare significa tornare in possesso di qualcosa; e nel caso in esame tornare in possesso delle ore di lavoro contrattuali, indipendentemente che uno sia in credito o in debito d'orario.
Siccome la causale "recupero ore" dev'essere indicata da tutti i partecipanti al progetto (e non solo da chi è in debito o in credito d'orario), detta causale significa che l'amministrazione non intende pagare straordinari.
Linux registered user # 443055
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 43 ospiti