Il nesso /rJi/ in Toscana

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5245
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Il nesso /rJi/ in Toscana

Intervento di Carnby »

Sto leggendo il libro di Beppe Severgnini L'italiano - lezioni semiserie. Al di là del contenuto del libro, mi piacerebbe parlare del cognome dell'autore. In toscano la sequenza [rJ] esiste solo come possibilità rustica di /rnjV/ (per esempio corniolo); nel caso di /rJi/ la pronuncia mi sembra del tutto innaturale e devo sforzarmi per pronunciarla con un accento italiano (devo immaginarmi qualcosa come */rnji/). Questa particolarità è solo del toscano o è comune anche a altri dialetti? Si può considerare /rJi/ una sequenza fonotatticamente possibile in italiano?
Ultima modifica di Carnby in data gio, 11 set 2008 16:49, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: Il nesso /rJi/ in Toscana

Intervento di Infarinato »

Carnby ha scritto:Si può considerare /rNi/ una sequenza fonotatticamente possibile in italiano?
Tradizionalmente lo si fa, ancorché la sequenza /-rJ-/ sia relativamente rara in italiano: classico esempio è il toponimo Gargnano.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5245
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: Il nesso /rJi/ in Toscana

Intervento di Carnby »

Infarinato ha scritto:Tradizionalmente lo si fa, ancorché la sequenza /-rJ-/ sia relativamente rara in italiano: classico esempio è il toponimo Gargnano.
Però nel caso di Gargnano c'è la vocale /a/, quindi non è così differente da /-rnja/. Il problema secondo me nasce in casi come Severgnini, dove la vocale è /i/ e una sequenza /ji/ non è fonotatticamente possibile in italiano.
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: Il nesso /rNi/ in Toscana

Intervento di Infarinato »

Carnby ha scritto:Però nel caso di Gargnano c'è la vocale /a/, quindi non è così differente da /-rnja/. Il problema secondo me nasce in casi come Severgnini, dove la vocale è /i/ e una sequenza /Ji/ non è fonotatticamente possibile in italiano.
E perché mai? Io direi che la sequenza /-(C)Jj-/ non è possibile in italiano; anzi, non lo è mai stata. Ma /Ji/ non direi proprio… O ogni, allora? ;)
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5245
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: Il nesso /rJi/ in Toscana

Intervento di Carnby »

Infarinato ha scritto:E perché mai? Io direi che la sequenza /-(C)Jj-/ non è possibile in italiano; anzi, non lo è mai stata. Ma /Ji/ non direi proprio… O ogni, allora?
A dire il vero avevo scritto /ji/ e non /Ji/ nel messaggio originale...
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: Il nesso /rJi/ in Toscana

Intervento di Infarinato »

Carnby ha scritto:A dire il vero avevo scritto /ji/ e non /Ji/ nel messaggio originale...
È vero… ma allora non vedo proprio il nesso. Voglio dire: credo d’aver compreso il senso del suo intervento iniziale, ma è proprio questo che non mi torna. Lei sembra voler far derivare [neanche troppo stringentemente, per la verità] un’ostruzione fonotattica (che, come abbiamo visto, diacronicamente non esiste) dalla correlazione [sincronica] tra /-(C)nj-/ e /-(C)J-/ nel toscano odierno, fra l’altro tra due varietà diastraticamente diverse. :?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5245
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Forse mi sono espresso male. Quello che volevo dire è che riesco a pronunciare [rJ] solo quando dopo c'è una vocale differente da /i/. La sequenza /rJi/ mi pare «strana», non italiana e sicuramente non toscana, mentre non ho particolari problemi a pronunciare [rJ] in /rnjV/ (con /V/ differente da /i/) come in Gargnano.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Non so se ho capito bene né se serva, ma ho qui la lista dei lemmi (trentotto) contenenti il nesso -rgn- (alcuni sono forestierismi e molti nomi di abitanti):

argnone, bargnese, borgno, Buergner, capergnanichese, cargnola, cavargnese, cergnaghese, corgnale, corgnolese, corgnolo, cuorgnatese, fargna, gargnanese, impaturgnato, insorgnirsi, insorgnito, ipergnosia, lorgnette, lorgnone, margnese, margnuccona, margnuccone, orgnesina, orgnesino, padergnona, padergnone, pedergnaghese, quargnentana, quargnentano, quargnentina, quargnentino, reedmergnerite, savorgnanina, savorgnanino, sergnanese, sorgnanese, urgnanese.

Infatti ce ne sono solo due con -rgni-.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
fiorentino90
Interventi: 263
Iscritto in data: lun, 09 apr 2012 1:22

Intervento di fiorentino90 »

Carnby ha scritto:Forse mi sono espresso male. Quello che volevo dire è che riesco a pronunciare [rJ] solo quando dopo c'è una vocale differente da /i/. La sequenza /rJi/ mi pare «strana», non italiana e sicuramente non toscana, mentre non ho particolari problemi a pronunciare [rJ] in /rnjV/ (con /V/ differente da /i/) come in Gargnano.
Nel mio dialetto (calabrese) e forse anche in un italiano regionale (calabrese) trascurato, auguri si pronuncia /auˈɡurji/. Stessa cosa per studi e esempi, cioè viene usato il plurale alla latina in -ii (realizzato come /ji/ e non /ii/). Insomma, si toglie /o/ dal singolare e s'aggiunge /j/ per formare il plurale.
fiorentino90
Interventi: 263
Iscritto in data: lun, 09 apr 2012 1:22

Intervento di fiorentino90 »

fiorentino90 ha scritto:Insomma, si toglie /o/ dal singolare e s'aggiunge /j/ per formare il plurale.
Ho sbagliato a scrivere: s'aggiunge /i/, non /j/: /auˈɡurjo/ (singolare), /auˈɡurji/ (plurale).
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 9 ospiti