I nessi «-ct-», «-ft-» e «-mn-»

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

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Honorem Habens
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I nessi «-ct-», «-ft-» e «-mn-»

Intervento di Honorem Habens »

Esiste, nella lingua italiana, una parola che ha al suo interno il fonema "CT" o "FT" o "MN"? Perchè sono quasi sicuro che "CT" sia tradotto con "TT". Esempio: Dictator - DiTTatore.
Per quanto riguarda "FT", non sono sicuro, ma la parola "Oftalmico" può considerarsi italiana anche se è di origine greca?
E "MN", anche questa non so se sia italiana, "Rilevatore Mnemonico" esiste nella nostra lingua?


Saluti.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non si tratta di fonemi ma di nessi consonantici. Vero è che tali nessi non sono prettamente italiani, ma ricorrono in voci dòtte, tratte dal latino e piú spesso dal greco. Si sarebbero potuti adattare: per esempio psicologia si sarebbe potuto rendere con sicologia. Sennonché il lessico tecnico-scientifico, purtroppo, è restío all’assimilazione totale. Benché presentino qualche difficoltà articolatoria per molti italiani, sono nessi accettabili e quei vocaboli vanno considerati italiani a tutti gli effetti.
Ultima modifica di Marco1971 in data ven, 22 mag 2009 3:54, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Honorem Habens
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Intervento di Honorem Habens »

Non sono quindi termini da classificare al 100% italiani?
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Come diceva Bruno Migliorini, ci sono parole italiane di categoria A e parole italiane di categoria B. Quelle che cita lei sono di categoria B. :)

E di categoria C, aggiungo io, o meglio Z, sono quelle parole monche con terminazione uni o pluriconsonantica (il tipo sport, film).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Honorem Habens
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Intervento di Honorem Habens »

Sono completamente d'accordo! :P
Avatara utente
Polveracchio
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Intervento di Polveracchio »

È un discorso estremamente interessante.
A parte l’assimilazione di psicologia in sicologia, che trovo spontanea e naturale, dove si può reperire un breve elenco di codesti nessi consonantici non italiani che riporti un loro possibile adattamento in italiano? Dichiaro subito il mio intento: sarebbe di grande utilità in un lavoro di adattamento dei toponimi stranieri (e non solo di quelli).
MN, per esempio, penso subirà un trattamento diverso in funzione della sua posizione nella parola: mnemonico diventerebbe memonico? E amniotico? Anniotico?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Polveracchio ha scritto:MN, per esempio, penso subirà un trattamento diverso in funzione della sua posizione nella parola: mnemonico diventerebbe memonico? E amniotico? Anniotico?
Non so perché, a me verrebbe spontaneo, invece, nemonico; e abbraccerei anniotico, come prammatico, ecc. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Polveracchio
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Località: Salerno

Intervento di Polveracchio »

Marco1971 ha scritto:a me verrebbe spontaneo, invece, nemonico; e abbraccerei anniotico, come prammatico, ecc. :)
Congruente: come anamnesi diventa anannesi, mnemonico diventa nemonico.
Grazie!
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Polveracchio ha scritto:...dove si può reperire un breve elenco di codesti nessi consonantici non italiani che riporti un loro possibile adattamento in italiano?
Posso indicarle i nessi ammessi dall’italiano, aggiungendo che, nell’assimilazione, è la seconda consonante a assorbire la prima.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
dado9090
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Intervento di dado9090 »

ctonio?
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Distenebrar potria l’appensar suo?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
dado9090
Interventi: 3
Iscritto in data: mer, 25 ago 2010 10:38

Intervento di dado9090 »

mi domandavo come si potesse italianizzare il nesso consonantico di ctonio o autoctono (autottono?), etc.
Avatara utente
Decimo
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Iscritto in data: ven, 18 ago 2006 13:45
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Intervento di Decimo »

Per normale processo di assimilazione totale regressiva avremmo tònio e autòttono, che sono però, a mio giudizio, non [piú] proponibili. Ho avuto modo di spiegarne brevemente i motivi in un passato intervento di cui riporto uno stralcio:
Decimo ha scritto:Bisogna riconoscere che la mancata assimilazione di gruppi consonantici «estranei», nel preciso caso di grecismi e latinismi (ma non solo) in àmbito tecnico, è una tendenza ormai normale dell’italiano contemporaneo —…— e, a mio modesto avviso, una forma d’arricchimento.
La variante con assimilazione, qualora fosse attestata e registrata (e.g. «crittare», «enimmatico»), potrebbe avere ancora, tuttavia, un margine d’uso.

P.S. È consuetudine di questo spazio di discussione rispettare l’ortografia, perciò la prego d’iniziare i suoi interventi coll’iniziale maiuscola.
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
dado9090
Interventi: 3
Iscritto in data: mer, 25 ago 2010 10:38

Intervento di dado9090 »

Chiedo venia.
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