Accentazione dei nomi geografici

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Perfetto, la ringrazio! Insomma, riassumendo la pronuncia corretta sarebbe Ucraìna. Anche se molti dicono Ucràina, pronuncia riportata anche da dizionari, e considerata, a torto, la pronuncia russa.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Brazilian dude ha scritto:Non capisco. Mi sembra irrelevante l'esistenza del verbo. Il fatto è che esiste l'aggettivo florido, che si pronuncia piano, tanto in spagnolo quanto in portoghese.
Beh, certo, non è d'importanza capitale. E il nudo fatto della sua esistenza e della peculiarità della sua pronuncia dovrebb'essere sufficiente. Però cosí, per pura curiosità intellettuale, vorrei capirne l'origine.

Se, poi, il suo intervento era un rimprovero per il fuori tema, allora mi taccio e le do ragione. :lol:
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

No, non lo era, era solo un tentativo di capire le sue motivazioni. Non mi sembra nemmeno impossibile che l’aggettivo florido sia entrato nella lingua direttamente dal latino già come aggettivo indipendentemente da un verbo correlato e che ci sia stato uno spostamento dell’accento per influenza dei participi passati in ido, che sono tutti piani.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Andrea Russo ha scritto:Sarebbe forse interessante sapere l'accentazione del nome proprio (forse raro) Florida. A me pare di ricordare che sia Flòrida
In italiano è Flòrida (cfr. De Felice, Dizionario dei nomi italiani) mentre in ispagnolo il nome, piuttosto raro, ha una pronuncia piana. Da una rapida ricerca con Google, sembra che flórida esista solo in portoghese.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Quanto alla pronuncia di Florida, io credo che vi sia anche l'influsso dell'aggettivo italiano, omografo ma non omofono del corrispettivo spagnolo

Sono d'accordo, però credo che la ragione principale sia l'accentazione inglese. Per fare un altro esempio, la pronuncia «all'inglese» di Canada ha soppiantato quella ultimale, nonostante il francese e lo spagnolo concordino in questo caso e qualche decennio fa fosse probabilmente più comune Canadà.
Ferdinand Bardamu ha scritto:che non è un cultismo derivante dal latino florĭdus come l'italiano, ma, a quanto mi sembra, un participio passato.
È un aggettivo, probabilmente originato da un participio passato di un verbo oggi in disuso o forse dallo stesso latino flōridus, con uno spostamento d'accento per analogia con parole simili: l'albero è fiorito si dice nello spagnolo d'oggi, el árbol ha florecido. In ogni modo, anche florido/florecer sono parziali cultismi: cfr. l'esito originario di fl- latino in llama «fiamma».
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie a Brazilian dude e Carnby per le spiegazioni.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Niente di nuovo rispetto a quello che già s'è detto, ma riporto comunque un collegamento su Florida e Canada.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Andrea Russo ha scritto:Niente di nuovo rispetto a quello che già s'è detto, ma riporto comunque un collegamento su Florida e Canada.
È la stessa cosa che dice il Gabrielli, rovesciandone però le conclusioni.
Aldo Gabrielli ha scritto:Flòrida e Cànada ovvero l'influenza americana

In fatto di anglicizzazione di nomi geografici abbiamo visto nel capitolo precedente il caso di Waterloo. Ora osserviamo come l'anglofilia possa determinare una curiosa danza di accenti. Per esempio in Florìda e Canadà, diventati rispettivamente Flòrida e Cànada.
Florida non è, come qualcuno potrebbe pensare, il femminile dell'aggettivo flòrido, ma è nome spagnolo, dato alla penisola americana dal suo scopritore, Juan Ponce de León, che vi approdò il giorno della domenica delle Palme del 1513, giorno che gli Spagnoli chiamano Pascua florida, cioè «Pasqua fiorita», così detto per la benedizione dei rami fioriti in luogo dei tradizionali ramo d'ulivo o di palma. Rimasto spagnolo per tre secoli, quel territorio dopo varie vicende fu annesso agli Stati Uniti nel 1819, e i nuovi padroni non gli cambiarono già il nome, solo lo pronunziarono secondo le loro leggi fonetiche, trasformandolo in qualcosa che suona come «flòridë».
Quanto a Canadà, la pronunzia tronca ripete quella francese, ché tutto francese era in origine quel territorio, e anche oggi gli abitanti di lingua francese sono milioni. Canadá continuano a pronunziar gli Spagnoli, [scrivendolo, nota mia] con tanto di accento acuto sull'ultima a. Il nome deriva da canada o canata, nome dato alle loro «capanne» dalle popolazioni indigene. Come avranno pronunziato questo nome quei lontanissimi nativi? Non certo «kènëdë» come dicono oggi, press'a poco, Americani e Inglesi.

Aldo Gabrielli, Il piacere dell'italiano, Milano, Mondadori, 1999.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Anche se la pronuncia corretta è Vietnàm, si sente ancora troppo spesso Viètnam, purtroppo anche nei doppiaggi. Il DOP non segnala la pronuncia errata, come fa in moltissimi altri casi.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Andrea Russo ha scritto:Anche se la pronuncia corretta è Vietnàm, si sente ancora troppo spesso Viètnam, purtroppo anche nei doppiaggi. Il DOP non segnala la pronuncia errata, come fa in moltissimi altri casi.
Forse perché non ha molto senso parlare di «pronuncia corretta» o «errata» per un esotismo di questo genere? Tra l'altro, in vietnamita, Việt-Nam è pronunciato con un tono medio-basso sulla prima sillaba (cricchiata) e medio sulla seconda, [˧˩ˀviət˧nam]. L'unica ragione valida per prescrivere normativamente la pronuncia tronca è la tradizione italiana che vuole i nomi terminanti in consonante (specialmente nasale) accentati sull'ultima sillaba, tuttavia esiste una tendenza alla ritrazione dell'accento (a cui si accompagna la classica e paragogica del toscano e dell'italiano mediano).
Ultima modifica di Carnby in data mer, 17 ott 2012 19:22, modificato 1 volta in totale.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Grazie della precisazione. :wink:
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SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Caro Carnby,
mi sembra che la maggioranza degli esotismi orientali (sia toponimi che nomi di persona) diventino tronchi nella pronuncia italiana.

A mio modesto avviso, mi pare che in italiano siano poche le terminazioni in consonante nasale (a parte le preposizioni).
Vi sono parole dialettali, specialmente cognomi veneti, terminanti in nasale che sono pronunciate tronche.
Tuttavia, proprio gli esonimi terminanti in nasale (quasi tutti) hanno la ritrazione dell'accento per la maggioranza dei parlanti: Íran, Afgànistan, Kazàkistan, ecc. come anche Ìslam.
Forse anche Vietnam rientra tra questi.
Ma è strano per un esonimo orientale, visto che ad esempio Hong Kong è pronunciato /on'kon(g)/, il fiume Yangtze Kiang /jantse'kjan(g)/, così come il mio nome Yangfan è pronunciato da tutti /jan(g)'fan/ ecc.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

SinoItaliano ha scritto:A mio modesto avviso, mi pare che in italiano siano poche le terminazioni in consonante nasale (a parte le preposizioni).
Certo, però queste non sono sconosciute nemmeno a certi dialetti toscani (lucchese), dove sono realizzati con consonante nasale velare o nasalizzazione dell'ultima vocale. Inoltre non ci dimentichiamo del troncamento dell'ultima vocale finale, molto comune in poesia anche a fine del verso, specialmente nella produzione moderna (ma c'è almeno un esempio anche in Dante – Purg., IV, vv. 68 sgg.).
SinoItaliano ha scritto:Vi sono parole dialettali, specialmente cognomi veneti, terminanti in nasale che sono pronunciate tronche.
Tuttavia, proprio gli esonimi terminanti in nasale (quasi tutti) hanno la ritrazione dell'accento per la maggioranza dei parlanti: Íran, Afgànistan, Kazàkistan, ecc. come anche Ìslam.
Forse anche Vietnam rientra tra questi.
E anche Bènetton, che non è asiatico. :)
SinoItaliano ha scritto:Ma è strano per un esonimo orientale, visto che ad esempio Hong Kong è pronunciato /on'kon(g)/, il fiume Yangtze Kiang /jantse'kjan(g)/, così come il mio nome Yangfan è pronunciato da tutti /jan(g)'fan/ ecc.
Ho l'impressione che per i toponimi e antroponimi cinesi sia ancora avvertita la composizione, a differenza di altri casi. La scrittura staccata di molti di essi rafforza la mia ipotesi.
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SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Grazie Carnby, mi ero dimenticato dei troncamenti in poesia. :)
Se non sbaglio, Benettòn era di origine veneta e si dovrebbe pronunciare piano, ma siccome il marchio è americano, lo pronunciamo all'inglese Bènetton.
Cosí come Michelín che pronunciamo tutti Miscelèn. (ma in questo caso pronuncia francesizzante, per cui mantiene la pronuncia tronca...)

In realtà anche Vietnam in lingua originale è scritto staccato, con tanti diacritici. :D
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

SinoItaliano ha scritto:Se non sbaglio, Benettòn era di origine veneta e si dovrebbe pronunciare piano, ma siccome il marchio è americano, lo pronunciamo all'inglese Bènetton.
Si dovrebbe (anzi si deve!) pronunciare tronco, ossia con l'accento sull'ultima sillaba: Benettón infatti dovrebbe corrispondere a un italiano (centrale) Benedettóne; inoltre anche il marchio è veneto (sede a Ponzano Veneto, presso Treviso), quindi nessuna eccezione possibile. :)
SinoItaliano ha scritto:Cosí come Michelín che pronunciamo tutti Miscelèn. (ma in questo caso pronuncia francesizzante, per cui mantiene la pronuncia tronca...)
Mi risulta che André Michelin fosse francese; è pur vero che Michelìn è un cognome molto diffuso in Veneto, ma non credo che abbia qualche relazione con l'industriale della gomma, se non molto alla lontana.
SinoItaliano ha scritto:In realtà anche Vietnam in lingua originale è scritto staccato, con tanti diacritici.

Sì, è vero (avevo anche riportato la grafia originale qualche intervento più sopra, Việt-Nam), ma sui giornali italiani è (quasi) sempre stato scritto tutto attaccato (e così anche all'estero, almeno a guardare quello che scrive Wikipedia).
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Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

SinoItaliano ha scritto:Se non sbaglio, Benettòn era di origine veneta e si dovrebbe pronunciare piano, ma siccome il marchio è americano, lo pronunciamo all'inglese Bènetton.
Cosí come Michelín che pronunciamo tutti Miscelèn.
Veramente, secondo il DiPI l’unica pronuncia accettabile è [miʃˈlɛnː], non [ˌmiʃʃeˈlɛnː]. :wink: Quanto a Benetton, il DiPI riporta tutt’e tre le pronunce —Benettòn, Benettón, Bènetton— e consiglia maggiormente la prima.
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