Esito di «n» finale nel Nord Italia

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5254
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

[FT] «Sinico» vs ??«Sinitico»

Intervento di Infarinato »

SinoItaliano ha scritto:Wikipedia nelle note di margine cita l'«OED» come unica fonte per la parola «sinitico», quindi è un calco dall'inglese?
Mi sa di sí… Magari Marco (con calma) ci potrà illuminare con l’aiuto del Battaglia e del [nuovo] GRADIT:mrgreen:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sinitico – ho appena controllato – non è nel GRADIT né nel Battaglia (e neanche nel supplemento 2004). Si tratta quindi d’un termine d’introduzione recente in italiano, e felicemente adattato (anche se non era difficile :D).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5254
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:Sinitico – ho appena controllato – non è nel GRADIT né nel Battaglia (e neanche nel supplemento 2004). Si tratta quindi d’un termine d’introduzione recente in italiano, e felicemente adattato (anche se non era difficile :D).
Sarà anche «felicemente adattato» (per cui il purista strutturale è contento), caro Marco, ma morfologicamente non è ben formato (per cui il neopurista storce un po’ il naso): il suffisso -itico presuppone (sincronicamente o diacronicamente) un -ita o un -ite (al contrario dell’inglese -itic, che sembra godere di una sua autonomia)… :?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ma, se si tratta di un adattamento dell’inglese (d’altronde Google Libri rivela che è nell’uso specialistico non proprio da ieri), la questione della corretta formazione non si porrebbe, a mio avviso. Si porrebbe se il termine fosse una formazione indigena. O sbaglio? :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5254
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Non sbagli, ma (1) esistendo già sinico in italiano e (2) trattandosi d’una formazione colta in cui è ben individuabile la radice, ci si sarebbe aspettati una maggiore consapevolezza linguistica da parte di coloro che hanno introdotto/accettato il neologismo nella nostra lingua… Chiedo troppo?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ah, avevo trascurato il fatto dell’esistenza di sinico. In tal caso sinitico mi appare sotto altra luce: buttiamolo via! ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
SinoItaliano
Interventi: 384
Iscritto in data: mer, 04 gen 2012 8:27
Località: Pechino

Intervento di SinoItaliano »

Un altro dizionario in linea (non trovo piú il collegamento) dice che sinitic si è formato in inglese per analogia con semitic.
Forse avremmo dovuto dire anche *semico?

Attualmente, sinitico è maggioritario nei testi che trattano di linguistica, ma in rete ho trovato anche qualche articolo che parla di «lingue siniche».

Su Wikipedia invece, soltanto la versione in portoghese cita l'alternativo línguas* sínicas accanto a línguas* siníticas.
Nella versione russa, sembra che parlino semplicemente di lingue cinesi, ma non sono sicuro visto che non so il russo.

Ed è perfettamente accettabile, essendo sinico e sinitico formazioni dotte, che non hanno significati differenti da «cinese».

*P.S. aggiunte le s del plurale che mi erano sfuggite. Grazie a Brazilian Dude!
Ultima modifica di SinoItaliano in data lun, 26 mar 2012 15:33, modificato 4 volte in totale.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5254
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

SinoItaliano ha scritto:Un altro dizionario in linea (non trovo piú il collegamento) dice che sinitic si è formato in inglese per analogia con semitic.
Forse avremmo dovuto dire anche *semico?
Via, non faccia torto alla sua [e alla nostra!] intelligenza: si dice semita, no? *Sinita non esiste.
Avatara utente
SinoItaliano
Interventi: 384
Iscritto in data: mer, 04 gen 2012 8:27
Località: Pechino

Intervento di SinoItaliano »

:( Chiedo scusa, non ci avevo pensato... (la stanchezza serale e la dieta mi fanno brutti scherzi. :()

Anzi, avevo fatto questo ragionamento giorni prima quando leggevo il suo intervento, e poi mi è sfuggito qualche minuto fa quando scrivevo.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Brazilian dude
Moderatore «Dialetti»
Interventi: 726
Iscritto in data: sab, 14 mag 2005 23:03

Intervento di Brazilian dude »

u Wikipedia invece, soltanto la versione in portoghese cita l'alternativo língua sínicas accanto a línguaS siníticas.
A chi possa interessare: sinítico non è attestato in portoghese; sínico, invece, lo è.
Avatara utente
SinoItaliano
Interventi: 384
Iscritto in data: mer, 04 gen 2012 8:27
Località: Pechino

Intervento di SinoItaliano »

Purtroppo adesso la maggior parte degli studi di ricerca sono condotti in inglese.
I traduttori spesso traducono male dall'inglese, con calchi linguistici, adattamenti diretti, senza pensare alle parole attestate nella propria lingua.
E queste traduzioni verranno usate anche da altri studiosi in materia, e passano cosí alle enciclopedie, su Wikipedia e perfino nel Treccani.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 17 ospiti