«Persuadérti» o «persuàderti»

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almamater
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«Persuadérti» o «persuàderti»

Intervento di almamater »

Un dubbio mi assilla sulla corretta accentazione da utilizzare con il verbo persuadére.
Si tratta di un verbo sovrabbondante e alterna l’accento piano a quello sdrucciolo.
Quando l'infinito è accompagnato da particelle riflessive (-mi, ti, -si) rimane piano (persuadérti) oppure diviene sdrucciolo (persuàderti)?
Grazie!
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Le do il mio benvenuto su Cruscate. :)

Persuadere non è un verbo sovrabbondante, perché l’accentazione sdrucciola è errata e non comporta un cambio di coniugazione. Quindi, si dirà sempre e solo persuadére, persuadérti, ecc.
almamater
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aa

Intervento di almamater »

Grazie per il chiarimento!
Cercando nella rete avevo trovato su questa pagina del corriere della sera:
http://www.corriere.it/Rubriche/Sciogli ... resh_ce-cp

che “persuadere” è verbo sovrabbondante e alterna l’accento piano a quello sdrucciolo, anche se per quest’ultimo qualche dizionario ne sconsiglia l’uso.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

De Rienzo buonanima non sempre dava risposte corrette. Se desidera avere a disposizione una grammatica agile e affidabile, le suggerisco quella di Luca Serianni.
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Fra l'altro un verbo sovrabbondante non è un verbo che ha due pronunce, ma un verbo che ha due forme sinonimiche tipo annerare/annerire.
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Ferdinand Bardamu
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[FT] Verbi sovrabbondanti

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Ferdinand Bardamu ha scritto:De Rienzo buonanima non sempre dava risposte corrette.
Anche la distinzione tra verbi "regolari" e "irregolari" esemplificata nella stessa risposta (“Additare” è verbo regolare e dunque l’accento rimane piano (addìta). La stessa cosa non accade per “violare”, verbo irregolare, dove il presente indicativo anticipa l’accento sulla “i”) mi sembra piuttosto peregrina.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Concordo: dove starebbe l’irregolarità dell’uno e la regolarità dell’altro? Eppoi i verbi irregolari si discostano dalla maggioranza degli altri verbi per la loro coniugazione, non per la posizione dell’accento. :?
almamater
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Intervento di almamater »

Ritornando al dilemma sulla pronuncia corretta dell'infinito persuadére+particella, poichè il verbo all'infinito ingloba la particella enclitica (nell'esempio "ti") l'accento non dovrebbe piuttosto spostarsi di una sillaba? In tal caso è corretto pronunciare "persuàderti", perché deve far posto alla particella enclitica (cioè senza accento)?
Grazie!
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

almamater ha scritto:…[P]oich[é] il verbo all'infinito ingloba la particella enclitica (nell'esempio "ti") l'accento non dovrebbe piuttosto spostarsi di una sillaba? In tal caso è corretto pronunciare "persuàderti", perché deve far posto alla particella enclitica (cioè senza accento)?
Non esiste una regola di codesto genere in italiano: intravedére → intravedérti, temére → temérti, sostenére → sostenérti etc., quindi anche persuadére → persuadérti. ;)
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Non riesco a capire cosa si intenda per "far posto": non ci sono aggiunte, il numero di sillabe non cambia in questi composti.
/te'me.re/ -> /te'mer.ti/

Altre volte c'è l'aggiunta, ma non sposta l'accento: /'a.ma/ -> /'a.ma.ti/.
A dire il vero mi viene da pensare che l'aggiunta di una particella in fondo alla parola dovrebbe provocare un avanzamento dell'accento, non una retrazione.

Ma non accade né l'uno né l'altro: i clitici in italiano sembrano trasparenti per l'accento tonico. Rimane al suo posto anche con più clitici.

Penso che la parola formata con i clitici non vada considerata una parola unica a tutti gli effetti.
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