«Carnaúba» o «carnàuba»?

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«Carnaúba» o «carnàuba»?

Intervento di Millermann »

Ho ascoltato, in un documentario televisivo (il cui doppiaggio appariva molto ben curato), la pronuncia «cera carnaúba», e ho quasi "sussultato": «possibile che finora abbia sempre sbagliato?» :oops:
Cosí ho dato mano ai vocabolari in Rete per chiarire quale fosse la corretta pronuncia, e... non ci sono riuscito! Nel senso che quello in questione s'è rivelato uno dei termini che meno mettono d'accordo i linguisti.
Andiamo con ordine: i principali dizionari prendono posizioni contrastanti; propendono per carnaúba il Treccani, il Gabrielli, e anche il mio vecchio Zingarelli cartaceo; per carnàuba, invece, il Sabatini-Coletti, il De Mauro, Sapere de Agostini (che aggiunge, come nota d'uso, «La pronuncia corretta è
carnàuba; sconsigliabile carnaùba»).
E i dizionari di pronuncia? Sono piú tolleranti, e prevedono entrambe le possibilità. Il DiPI propone

Codice: Seleziona tutto

karˈnauba. -aˈu-
ovvero, tradotto dal... «dipiano», carnàuba come pronuncia moderna e carnaúba come tradizionale; il DOP ammette, invertendo l'ordine, [karnaùba o karnàuba].

Etimologicamente, l'accento del termine originale brasiliano sarebbe carnaúba (o carnaíba), però ritengo che, in italiano, carnàuba appaia piú naturale. Poi, pensando a parole come cadauno e balaustra, la mia convinzione s'è affievolita. :?
Perciò vorrei sentire il vostro parere: voi quale pronuncia preferite, o quale consigliereste? :)
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Da quello che posso leggere, si tratta un caso simile a Caraibi e a guaina (considerazioni etimologiche a parte). La pronuncia migliore è carnaùba, ma è pochissimo diffusa, se non quasi sconosciuta, e allora anche i dizionari di pronuncia hanno ceduto. Questa convinzione mi è rafforzata dalla seconda edizione cartacea del DOP, dove compare solo carnaùba.
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Carnby ha scritto:La pronuncia migliore è carnaùba, ma è pochissimo diffusa, se non quasi sconosciuta, e allora anche i dizionari di pronuncia hanno ceduto.
Concordo sulla pronuncia migliore, che rispecchia quella originale: i termini brasiliani carnaúba e carnaíba, derivanti da «karana'iwa», che in lingua tupi significa «albero del caranà», con riferimento alla palma chiamata Copernicia prunifera, da cui si ricava, appunto, la cera di carnaúba.

Non mi pare neppure cosí "sconosciuta", se è stata usata in un documentario in cui, sicuramente, mai si sarebbero sognati di pronunciare in modo analogo «Caraíbi»!
Inoltre, il DiPI la marca come pronuncia tradizionale, e non (ancora?) come intenzionale. Insomma, forse è proprio il caso di preferire l'accentazione piana... trattandosi d'una pianta, poi, fa rima con carrúba, parola ben piú nota qui da noi, seppur anch'essa di origine "esotica". ;)
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Millermann ha scritto:Non mi pare neppure cosí "sconosciuta", se è stata usata in un documentario in cui, sicuramente, mai si sarebbero sognati di pronunciare in modo analogo «Caraíbi»!
C’è anche da considerare il fatto che per l’italofono medio Caraibi (dal francese Caraïbes, dallo spagnolo Caribe, entrambi accentati sull’i, a sua volta da una variante dell’arawak karibna ‘persona’, da cui anche cannibale) è una parola molto più conosciuta di carnauba, anche se spesso usata senza pensare troppo a cosa si riferisca in realtà.
Di passaggio e sempre a proposito di America tropicale, segnalo il caso speculare di Maracàibo, diventato popolarmente *Maracaìbo a causa della canzoncina.
Millermann ha scritto:Inoltre, il DiPI la marca come pronuncia tradizionale, e non (ancora?) come intenzionale. Insomma, forse è proprio il caso di preferire l'accentazione piana... trattandosi d'una pianta, poi, fa rima con carrúba, parola ben piú nota qui da noi, seppur anch'essa di origine "esotica".
Il sostantivo è un arabismo, ma il carrubo è una pianta diffusissima al Sud, dove fa parte addirittura della flora spontanea (insieme all’oleastro).
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Millermann
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Grazie delle precisazioni. A proposito della pronuncia Caràibi, assodata la provenienza da un termine in lingua arawak passato poi attraverso lo spagnolo, continuo a chiedermi quale sia l'origine di quella a prima della i di Caribe, recepita poi dal francese Caraïbe(s).
Secondo lei, è attendibile quanto riporta la Guichipedia (italiana), secondo cui:
«La parola "Caribe" letta in inglese diventava "caraibi", pronuncia che è poi entrata nell'italiano come nome dell'area geografica, come anche nel francese (Caraïbes).»? :?
(A me sembra una spiegazione alquanto bizzarra, un po' come adottare la grafia «satellàite» anziché «satèllite» perché cosí si legge in inglese... :P)
Carnby ha scritto:l carrubo è una pianta diffusissima al Sud, dove fa parte addirittura della flora spontanea (insieme all’oleastro).

È vero, lo confermo. ;)
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Millermann ha scritto:Secondo lei, è attendibile quanto riporta la Guichipedia (italiana), secondo cui:
«La parola "Caribe" letta in inglese diventava "caraibi", pronuncia che è poi entrata nell'italiano come nome dell'area geografica, come anche nel francese (Caraïbes).»?
(A me sembra una spiegazione alquanto bizzarra, un po' come adottare la grafia «satellàite» anziché «satèllite» perché cosí si legge in inglese...
No, non mi torna. Più tardi consulto il DEI, ma mi risulta che in inglese Carib si pronunci [ˈkʰæɹɪb] e mi pare impossibile come da questo si sia arrivato a Caràibi. Molto più logico pensare a una derivazione dal francese Caraïbes con successivo spostamento «comodo» dell’accento.
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