«Wikipèdia» o «Wikipedía»?

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

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Decimo
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«Wikipèdia» o «Wikipedía»?

Intervento di Decimo »

Non so quanto fondato sia il mio dubbio... Fra i miei conoscenti, i più pronunciano Wikipèdia, così come anche di recente si è sentito in un programma televisivo (non so se è il caso di menzionarlo). Sebbene anch'io abbia in passato fatto uso di quella forma, adesso nutro numerose perplessità.

Intendendo Wikipedia come fusione fra wiki- ed (enciclo)pedia, non riesco a giustificare l'accento tonico sulla e.
Né è possibile reinviare a un'improbabile pronuncia latina, così come tentarono tempo fa di convincermi: anzitutto perché la forma latina contemplerebbe il dittongo -ae-, quale risultanza del greco -ai-, all'interno del vocabolo, e dunque *Wikipaedia e, in secondo luogo, perché nella traslitterazione in latino il greco -ei- ha esito -i- lunga, contravvenendo alla regola (non priva però di eccezioni) che afferma che vocalis ante vocalem corripitur: segnalo che in periodo tardoimperiale lo scrittore Marziano Capella fa una prosopopea della sapienza personificandola nella figura di Paedía (con la i lunga).

Vi chiedo di intervenire a seguire su come voi pronunciate Wikipedia e su come spieghereste l'accento grave sulla -e-.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Caro Decimo, ho le stesse sue perplessità, e solo di recente un’amica m’ha fatto notare che si deve dire wikipedía, per la logica ragione da lei stesso esposta.

L’accentazione wikipèdia mi sembra logicamente riconducibile all’inglese /wIkI'pi:dI@/, esattamente come /InsaIkl@'pi:dI@/.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Decimo
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Intervento di Decimo »

Marco1971 ha scritto:L’accentazione wikipèdia mi sembra logicamente riconducibile all’inglese /wIkI'pi:dI@/, esattamente come /InsaIkl@'pi:dI@/.
Noto, dalla lettura di questa pagina.
Ma ciò non estingue il mio stupore davanti al mancato intervento dei dotti inglesi per correggere la pronuncia di encyclopædia, tuttavia questo è un forum di italianistica e lungi da me l'indagare sui labirintici errori linguistici d'oltralpe...
Concludendo: noi di Cruscate dobbiamo raccomandare la pronuncia Wikipedía?
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Ma perché non vi unite ai lusofoni e ispanofoni, che pronunciamo uichipèdia, pronuncia basata sul portoghese enciclopédia e lo spagnolo enciclopedia e così contribuiamo al panlatinismo? :)
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Decimo
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Intervento di Decimo »

Brazilian dude ha scritto:Ma perché non vi unite ai lusofoni e ispanofoni, che pronunciamo uichipèdia, pronuncia basata sul portoghese enciclopédia e lo spagnolo enciclopedia e così contribuiamo al panlatinismo? :)
Senz'offesa... ma spero stia scherzando...
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Decimo ha scritto:Concludendo: noi di Cruscate dobbiamo raccomandare la pronuncia Wikipedía?
Direi di sí, per coerenza interna. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
Moderatore «Dialetti»
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Intervento di Brazilian dude »

Senz'offesa... ma spero stia scherzando...
No, non sto scherzando. Se non le piace il suggerimento, va bene, ma l'ho scritto seriamente.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ecco come si pronuncia. Non v’è dubbio che si debba preferire wikipedía. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Brazilian dude ha scritto:Ma perché non vi unite ai lusofoni e ispanofoni, che pronunciamo uichipèdia, pronuncia basata sul portoghese enciclopédia e lo spagnolo enciclopedia e così contribuiamo al panlatinismo? :)
Caro Brasilian, la sua intenzione è buona e fate bene a pronunciare in codesto modo visto che pronunciate enciclopédia.
Ma in italiano tutte le parole composte col confisso -pedia si pronunciano coll'accento sulla i finale. E in questo l'italiano rispetta la pronuncia del latino (moderno) a sua volta derivata dal greco -paideìa.
Quindi sebbene la pronuncia neutra nelle Aggiunte al DiPI sia /wiki'pEdja/, mi unisco a coloro che consigliano /wikipe'dia/ (pronuncia segnata nelle Aggiunte come intenzionale [freccia verso l'alto] e frequente [variante preceduta dalla virgola]. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Federico
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Intervento di Federico »

Ho sempre detto vichipedía banalmente per assonanza con enciclopedía; in seguito ho scoperto che la parola hawaiana trascritta wiki in realtà si pronuncia all'incirca vichi, e ciò mi ha rafforzato nella mia scelta.
La pronuncia piú comune (uichipédia) mi sembra una parodia.

Rimando anche ai due sondaggi svoltisi recentemente: uno e due.
PapZ
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Intervento di PapZ »

Tornando intempestivamente sull'argomento, dico la mia: considerando la lingua in cui questa parola s'è formata — l'inglese —, non sarebbe più consono pronunciarla proprio secondo la fonetica inglese (pertanto: «uichipìdia»)?
E comunque, pure a voler pronunciare «wiki» come «vìchi», per tener fede alla fonetica hawaiana, perché parlare di «pedìa» all'italiana e non di «pìdia» all'inglese?

Aggiungo per completezza: pur nella mia immensa imperfezione, io cerco continuamente di parlare un italiano corretto — la mia permanenza sui vari forum di linguistica ne è testimone —, ma credo che a volte, in presenza di nomi propri stranieri, bisognerebbe considerare la fonetica della lingua di provenienza.

Sbaglio?
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Non sbaglia. Perché, in fin dei conti, è un fatto di scelte personali.
Io mi limito ad alcune considerazioni, personali anch'esse.

Il voler mantenere inalterato l'originale è, per me, sbagliato per due ragioni
1) Per un fatto personalissimo di gusto, trovo brutto saltare da una lingua all'altra, in un discorso. Come se un musicista che suona il pianoforte, d'improvviso, prendesse in bocca un piffero e seguitasse a sonare la melodia col nuovo strumento, per poi saltare nuovamente al pianoforte. Magari, talvolta, l'effetto può pure risultare gradevole (in fondo, tutti indulgiamo nell'uso di qualche forestierismo o locuzione straniera, qua e là, per dar "colore"). Cionnondimeno, non dovrebbe essere un atteggiamento abitudinario.
2) Per far come lei dice, si dovrebbe diffondere una conoscenze a mio avviso utopistica delle lingue straniere. Nel senso che, se dobbiamo mantenere intatti i termini originali (che siano parole di uso comune, toponimi, nomi propri di persona, marche ecc.) evidentemente dobbiamo conoscere le lingue di provenienza dei termini a bastanza bene da non scadere in ridicole storpiature. Il che mi sembra sinceramente improbabile per un singolo, figuriamoci come abitudine di massa! Lei mi risponderà, forse, che in fin dei conti basterebbe imparare l'inglese, dacché la maggior parte delle questioni riguarda proprio parole inglesi. E che diffondere la conoscenza della lingua inglese è una cosa positiva a prescindere. Sarei pure d'accordo, ci mancherebbe. Ma... Perché un italiano dovrebbe conoscere l'inglese, per parlare un buon italiano? ;)
PapZ
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Intervento di PapZ »

methao_donor ha scritto:Ma... Perché un italiano dovrebbe conoscere l'inglese, per parlare un buon italiano? ;)
Non dovrebbe, infatti.
Il problema si pone quandunque si debba pronunciare un nome proprio in una lingua straniera: in questi casi, mi pare doveroso conoscere la pronuncia autentica. Oppure italianizziamo tutto (un po' alla Francesco Bacone, per dire), e tagliamo la testa al toro; anche se la cosa, francamente, mi fa inorridire.

Quanto all'esempio del pianista, sono perfettamente d'accordo con lei se intendeva sostenere la necessità di non usare forestierismi inutili quanto piuttosto i loro traducenti italiani. E' orribile, oltreché linguisticamente improprio.

In breve, il mio pensiero sul punto: pronuncia italiana per parole italiane, e straniera per parole straniere (limitandole allo stretto necessario), quali che siano le nazionalità dei parlanti.

P.s.: In tema, una piccola battuta: una volta, ad una conferenza sul futuro delle telecomunicazioni italiane, mi dovetti sorbire una frase di questa fatta: «Bisogna monetizzare l'italian life-style, fino a farlo diventare un brand». Mancò poco allo svenimento ;)
methao_donor
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Località: Finlandia

Intervento di methao_donor »

Beh, direi che è una questione personalissima di gusti.
La cosa fondamentale, come giustamente lei stesso sottolinea, è evitare quei forestierismi inutili e gratuiti.
Per i nomi propri, personalmente non ho alcun problema a italianizzare; m'avvedo, tuttavia, come questo ormai non sia nell'uso e, in genere, mi adeguo all'uso del nome originale, a meno che non vi sia un nome italianizzato tradizionale e ben noto.
Ma mi tolga una curiosità. Lei dice (o preferirebbe dire) persino London o England?

PS: Tempo fa aprii un filone proprio su questo tema. Per evitare di andare fuori argomento, magari sarebbe meglio proseguire qui

PPS:
P.s.: In tema, una piccola battuta: una volta, ad una conferenza sul futuro delle telecomunicazioni italiane, mi dovetti sorbire una frase di questa fatta: «Bisogna monetizzare l'italian life-style, fino a farlo diventare un brand». Mancò poco allo svenimento Ammiccante / Wink
E come darle torto? :lol:
Bue
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Intervento di Bue »

methao_donor ha scritto:Ma mi tolga una curiosità. Lei dice (o preferirebbe dire) persino London o England?
E lei ne tolga una a me: lei dice Persia e Mesopotamia invece di Iran e Iraq? Bisanzio o Costantinopoli invece di Istanbul?

Io dico Londra e Parigi (e in un libro che ho tradotto sono stato costretto a correggere tutti i Copenhagen in Copenaghen) ma non posso fare a meno di prendere atto che la tendenza - che mi pare mondiale - è sempre più quella di chiamare cose, luoghi (e soprattutto persone) col loro nome proprio originale.
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